«Pista d’atletica e gradinata,
i problemi sono noti da tempo:
inaccettabile non prevederli dall’inizio»

APPALTO - La lista Futuro per Macerata, con in testa Giordano Ripa, critica la perizia di variante approvata dal Comune per lo stadio Helvia Recina che aumenta la spesa di 189mila euro: «Si possono fare solo per cambiamenti arrivati in corso d'opera: ma qui si interviene su situazioni conosciute da anni. Un modus operandi che incrementa i costi a carico dei cittadini»

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Il rifacimento della pista di atletica allo stadio Helvia Recina

Tutti i lavori contenuti nella variante al progetto di riqualificazione dello stadio Helvia Recina di Macerata (anticipato da Cronache Maceratesi) potevano essere previsti sin dall’inizio, invece di arrivare a un azzeramento del ribasso d’asta iniziale. A rimarcarlo sono il consigliere comunale del gruppo misto Giordano Ripa, coordinatore della lista civica Futuro per Macerata, Placido Munafò e Marco Pesaola, esponenti della lista.

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Giordano Ripa

«L’amministrazione comunale, in concerto con la dirigenza dei Servizi tecnici del Comune, ha approvato una variante successiva alla redazione di una perizia da parte della direzione dei lavori che comporta un incremento di spesa pari a 189mila euro, cioè il 5,8% dell’importo dell’appalto integrato dell’opera che inizialmente era di 3,5 milioni di euro, con un incremento di spesa all’incirca pari, guarda caso, rispetto al ribasso d’asta del 5% offerto dalla ditta aggiudicatrice per i lavori di manutenzione straordinaria dello stadio Helvia Recina a causa di “necessità imprevedibili – afferma il trio – le varianti in corso d’opera sono ammesse per eventi naturali, introduzione di innovazioni tecniche vantaggiose, rinvenimenti, cause geologiche, idriche o necessità di servizi e forniture suppletive. In sostanza per cause o eventi imprevedibili in sede di elaborazione del progetto in appalto. Le motivazioni addotte per l’approvazione di detta variante non convincono in quanto si basano sul presupposto di imprevedibilità, quando invece erano tutt’altro che imprevedibili. In sintesi, la variante al progetto appaltato prevede opere strutturali come il consolidamento della fondazione del muro nord della gradinata, per la pista di atletica il consolidamento di una parte della pista corrispondente alla curva sud, l’impermeabilizzazione della gradinata, ma è alquanto singolare non prevedere in sede di elaborazione di un progetto di manutenzione straordinaria che per definizione riguarda prevalentemente interventi strutturali. Per redigere un progetto di manutenzione straordinaria è doveroso rilevare preliminarmente lo stato delle opere. Non prevederle già nel progetto in appalto è una incongruenza a nostro avviso inaccettabile».

Ripa, Munafò e Pesaola entrano poi nei dettagli degli interventi aggiunti. «Per quanto riguarda la pista di atletica, questa già da diversi anni è stata oggetto di diversi interventi da parte delle amministrazioni comunali precedenti, senza però mai risolvere il problema principale che consiste nel cedimento del terreno sottostante alla pista in corrispondenza della curva sud, che in passato l’ha resa non idonea alle gare. Situazione questa ben nota da molti anni che certamente non può essere annoverata come un evento imprevedibile per giustificare una variante al progetto appaltato. Per quanto riguarda l’impermeabilizzazione, da molto  tempo la gradinata presenta problemi di forti infiltrazioni di acque meteoriche negli spogliatoi sottostanti in caso di pioggia consistente. Problema già noto da diversi anni e allora perché non prevederlo nel progetto di manutenzione dato in appalto? Non è ammissibile ricorrere per questi lavori ad una variante in corso d’opera motivandola come da cause imprevedibili in sede di elaborazione del progetto quando le problematiche strutturali erano ben conosciute da molti anni. Inoltre nella variante sono citate la pavimentazione interna della galleria della tribuna coperta e l’asfaltatura del parcheggio e delle strade antistanti lo stadio stranamente non previste in un progetto di manutenzione. Sono lavorazioni che caratterizzano la manutenzione anche ordinaria, non prevederle in sede di progetto è a nostro avviso inaccettabile. Ma oramai le varianti in corso d’opera riguardanti diverse opere pubbliche con incrementi vertiginosi delle spese sono pressoché costanti a discapito delle tasche dei cittadini».

Perizia di variante anche per lo stadio: aumento di spesa di circa 189mila euro



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