«Chiusa la strada per Collevario,
nessun avviso per i commercianti»

MACERATA - La critica di Riccardo Cogliandro, rappresentante locale del Partito Liberaldemocratico: «Sindaco assente nonostante la sua esperienza da imprenditore. Non si sa nemmeno quanto durerà il provvedimento, così i negozianti non possono programmare lavoro e ferie»

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Riccardo Cogliandro

«La gestione dei lavori pubblici a Macerata, e a Collevario in particolare, è a dir poco improvvisata». Il pensiero è di Riccardo Cogliandro, rappresentante locale del Partito Liberaldemocratico che accende i riflettori sul tema anche come figlio di commercianti della città che si trovano in difficoltà per via delle chiusure al traffico e della gestione delle comunicazioni che riguardano le variazioni.

«Oggi – dice -, non sappiamo per quanti giorni, è stata chiusa la strada in entrata e in uscita a Collevario all’altezza del passaggio a livello. Nessuno contesta il lavoro del sottopasso, atteso da troppi anni, ma l’organizzazione da parte dell’amministrazione. Come già avvenuto per la chiusura di via dei Velini, l’assessore competente e i relativi funzionari non hanno comunicato agli operatori economici la chiusura».

Secondo Cogliandro «una amministrazione realmente attenta ai commercianti avrebbe comunicato loro, di persona, il calendario dei lavori e le conseguenti chiusure, così da lasciare agli operatori economici il tempo sufficiente per programmare il lavoro e le ferie. Programmare le ferie nel periodo di maggior danno economico avrebbe evitato perdite inutili».

Non piace, quindi, il modo di fare dell’amministrazione relativo ai lavori pubblici: «Lascia perplessi l’atteggiamento del sindaco, totalmente assente in un ambito in cui la sua storia imprenditoriale avrebbe dovuto invece sviluppare empatia verso i commercianti. Troppo spesso assistiamo a dichiarazioni a favore dei commercianti, all’organizzazione di feste e festival per aumentarne il loro giro di affari (raramente a favore di coloro che operano in periferia), quando invece i commercianti hanno bisogno di altro: comunicazione, coordinamento, meno burocrazia e più libertà di intrapresa – il pensiero di Cogliandro -. Lo stesso dicasi della chiusura da oramai un anno delle rampe pedonali di via Ricci e via Esposito che collegano la zona di Santa Croce e via Roma. Un nostro iscritto, architetto e abitante della zona, Rosso Ceccarelli, ha inviato due mesi fa una lettera al sindaco e all’assessore competente indicando una soluzione per riaprire il transito in una delle due rampe, così da permettere agli abitanti della zona di usufruirne in attesa dell’iter burocratico per la sistemazione definitiva di tutta l’area. Un intervento a bassissimo costo che faciliterebbe la quotidianità di tanti cittadini. Anche in questo caso nessuna risposta. C’è troppa politica sui social e poca politica tra i cittadini».



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