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Regionali, centrosinistra ancora in standby:
veto 5 Stelle su Italia Viva,
Pd in fibrillazione sul terzo mandato

ELEZIONI - Non c'è ancora l'ok dei pentastellati alla candidatura di Matteo Ricci dopo l'ennesima riunione della (potenziale) coalizione. Intanto Elena Leonardi (Fdi) va all'attacco dell'eurodeputato dem sulla sanità: «Affermazioni gravissime circa un presunto clima intimidatorio contro i medici: se è così, denunci»

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Una delle riunioni dei tavoli del centrosinistra

di Luca Patrassi

Il Movimento Cinque Stelle non scioglie ancora la riserva sul sostegno, o meno, al candidato governatore del centrosinistra Matteo Ricci alle prossime elezioni regionali delle Marche.

L’altro ieri  l’ennesima riunione del tavolo non ha partorito posizioni definitive: in casa dem fanno filtrare soltanto che si è trattato di un incontro positivo che ha fatto registrare passi in avanti ma non si specifica quali siano. Silenzio dai 5 Stelle che sembrano per ora volersi nascondere dietro una foglia di (Roberto) Fico. Ricci non incassa ancora il sì dei pentastellati mentre resta ancora in piedi il loro veto sulla presenza di Italia Viva nella coalizione.

Nel Pd, la direzione regionale guidata da Chantal Bomprezzi ha ribadito la validità della regola che esclude la possibilità di candidature per il terzo mandato ma ha anche aggiunto una postilla che consente, in casi eccezionali, alle federazioni provinciali di poter derogare al divieto in presenza di una maggioranza qualificata. Come dire che si lascia ai territori la possibilità di far emergere ulteriormente le divisioni. Accade infatti che il candidato governatore Matteo Ricci non voglia evidentemente privarsi dei primatisti di preferenze (iniziando dal fermano Fabrizio Cesetti) mentre la segretaria regionale Chantal Bomprezzi è rigida sul rinnovamento ottenendo anche di ritrovarsi con una strada abbastanza libera per la sua candidatura anconetana una volta “tolti di mezzo” Antonio Mastrovincenzo e Manuela Bora appunto per via della terza candidatura. Dunque le federazioni Pd andranno al voto per le deroghe e i rumors parlano di spaccature annunciatissime. Nessun problema di terzi mandati a Pesaro, a Macerata (Sciapichetti aveva rinunciato a chiedere deroghe già nel 2020) e ad Ascoli dove Anna Casini ha già detto di non volersi candidare. In attesa dei 5 Stelle, bastano i dem ad accendere il dibattito politico.

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Elena Leonardi, coordinatrice regionale di FdI

Intanto Elena Leonardi, senatrice e coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia, mette nel mirino Matteo Ricci e il suo intervento dall’ospedale di Macerata al fianco di Francesco Migliorelli. «Le affermazioni di ieri di Matteo Ricci, che ha evocato il clima intimidatorio nei confronti dei medici marchigiani, sono gravissime – dice Leonardi – ci auguriamo che siano supportate dai fatti, tali da essere oggetto di denuncia, denuncia che per Ricci, europarlamentare e candidato alla presidenza della Regione Marche, dovrebbe essere un dovere. In caso contrario quello dell’ex sindaco di Pesaro, ricordiamo “assente volontario” nel caso Affidopoli della sua città, sarebbe l’ennesimo stratagemma a favore di telecamere con l’obiettivo di screditare e avvelenare una campagna elettorale ancora agli inizi. Sulla salute dei cittadini non si crea allarme e soprattutto non si specula. Noi preferiamo il confronto sui temi e sui fatti che ad oggi ci danno ragione. Le Marche si confermano regione che garantisce i livelli essenziali di assistenza e i conti della sanità a posto, e senza aver aumentato in questi cinque anni di governo Acquaroli di un euro le tasse ai cittadini. La sanità regionale eroga più prestazioni rispetto al 2019 e riesce per il terzo anno consecutivo a confermare Torrette di Ancona come migliore ospedale pubblico d’Italia. Il centrodestra ha ereditato una sanità depauperata, chiusure su tutto il territorio per perseguire il folle disegno accentratore del Pd degli ospedali unici provinciali. Stiamo lavorando per invertire la rotta, riconsegnando i servizi sanitari sui territori e costruendo ospedali pubblici attesi da decenni come quelli di Pesaro, Macerata, San Benedetto e non solo. La sinistra che negli ultimi anni al Governo ha solo tagliato risorse del fondo sanitario, quella sinistra con Ricci vicesegretario nazionale del Pd, non dia lezioni a chi sta lavorando per risolvere le criticità della mancata programmazione del passato».

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