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Violenza sessuale su una 14enne,
lei e l’amica confermano le accuse

CIVITANOVA – Sono state ascoltate oggi pomeriggio al tribunale di Macerata per due ore e mezza e hanno riferito sui fatti avvenuti nell'agosto dello scorso anno. Al termine dell'udienza il difensore dell’imputato ha commentato: «È una vicenda che avrà bisogno dei suoi approfondimenti alla luce dei dati obiettivi emersi dall'analisi forense»

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carabinieri-lungomare-sud-civitanova-4-325x206di Alessandro Luzi

Una testimonianza durata circa due ore e mezza quella della 14enne che la sera dell’8 agosto scorso, a Civitanova, sarebbe stata vittima di violenza sessuale. Oggi la ragazzina, della provincia di Ancona, ha confermato la versione che aveva dato durante l’incidente probatorio. Per quei fatti è imputato un 25enne marocchino, anche lui oggi presente in aula. Oltre alla giovane i giudici del Tribunale di Macerata hanno sentito anche l’amica che quella sera si trovava con la 14enne. Anche lei ha confermato le accuse.

Secondo i fatti descritti nel capo d’imputazione, il nonno quella sera avrebbe accompagnato sua nipote, della provincia di Ancona, e un’amica a Civitanova. A fine serata, dice il pm Francesco Carusi, le due ragazzine avrebbero incontrato il giovane che le avrebbe convinte prima a seguirlo in un bar e poi ad accompagnarlo in una zona boschiva nelle vicinanze, tra la chiesa e la pista ciclabile del Castellaro.
Lì, prosegue l’accusa, il giovane avrebbe costretto la ragazzina ad avere un rapporto con lui colpendola al braccio e approfittando del fatto che la minorenne avesse assunto alcolici e cocaina (droga che gli avrebbe offerto il giovane). Al 25enne viene anche contestato, oltre che la violenza sessuale, di aver fatto assumere droga ad una minorenne.

Insieme alle due ragazzine, i giudici hanno ascoltato anche il comandante del Norm di Civitanova all’epoca dei fatti, Cristian Mucci (oggi capo del Norm di Firenze), un ufficiale della polizia giudiziaria che hanno svolto le indagini.

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L’avvocato Domenico Biasco

L’imputato, difeso dall’avvocato Domenico Biasco, ha sempre respinto le contestazioni.

«È una vicenda che avrà bisogno dei suoi approfondimenti alla luce dei dati obiettivi emersi dall’analisi forense, soprattutto in merito alla credibilità della versione offerta e sostenuta dalla persona offesa e dall’amica» ha detto il legale a margine dell’udienza. Il 25enne era stato arrestato per la presunta violenza sessuale (ora si trova in carcere a Pesaro) e sin dall’udienza di convalida il suo avvocato aveva parlato di «incongruenze nel racconto della 14enne». Incongruenze che, secondo la difesa, sarebbero legate a dei messaggi scambiati dalle due ragazzine quella sera. La tutrice della 14enne si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Sara Sbarbati. I giudici hanno rinviato l’udienza al primo luglio per ascoltare l’imputato ed i testimoni della difesa e della parte civile.

Nella scorsa udienza era stato sentito il nonno della 14enne. In aula aveva confermato che la sera dell’8 agosto aveva accompagnato sua nipote e un’amica a Civitanova per trascorrere una serata. Quando è andato a riprenderle all’orario e al luogo concordato, le due ragazzine lì non c’erano.

«Violenza sessuale su una 14enne» Sentita la versione del nonno



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