Ricostruzione post-sisma, scontro in Consiglio regionale sui maggiori costi a carico dei cittadini. Il consigliere Romano Carancini (Pd) attacca la Giunta Acquaroli: «Avete abbandonato la ricostruzione». L’assessore Brandoni difende l’operato regionale e critica gli effetti distorsivi del superbonus.
Botta e risposta acceso in consiglio regionale sulla ricostruzione post terremoto 2016 e il nodo degli accolli a carico dei proprietari. Durante la discussione dell’interrogazione 1524, presentata dal gruppo consiliare del Pd con primo firmatario il consigliere di minoranza Romano Carancini, è emerso un duro scontro politico con l’assessore regionale Goffredo Brandoni.
L’assessore regionale Goffredo Brandoni
Al centro del dibattito la disparità di trattamento tra la ricostruzione del sisma dell’Aquila del 2009 e quella del cratere marchigiano del 2016, con i cittadini delle Marche costretti a sostenere maggiori costi per la ricostruzione delle proprie abitazioni.
L’assessore Brandoni ha spiegato che «la struttura di missione preposta alla gestione del sisma dell’Aquila 2009 e gli uffici speciali di ricostruzione regionali istituiti dopo il sisma 2016 prevedono sistemi contabili diversi».
Ha inoltre sottolineato come «per limitare l’accollo di spesa a carico dei beneficiari sono state individuate misure mirate» culminate nell’ordinanza del commissario straordinario numero 222 del 31 gennaio 2025, che ha aggiornato i costi parametrici e definito incrementi in favore dei beneficiari.
Brandoni ha anche puntato il dito contro il superbonus 110%, sostenendo che «l’applicazione del superbonus ha distorto la ricostruzione post terremoto nella misura in cui si sono concentrate risorse e attenzioni su altri aspetti piuttosto che sulla sicurezza sismica».
Il consigliere regionale Romano Carancini
La replica del consigliere Carancini è stata durissima: «Non ci sono parole per quello che lei ha dichiarato e soprattutto che il superbonus sisma ha prodotto un effetto distorto. Mi piacerebbe che lei andasse a dirlo nelle aree del sisma quello che ha dichiarato, è un fatto molto grave».
Il consigliere ha evidenziato la sostanziale differenza di trattamento: «Sul sisma dell’Aquila andrete a coprire complessivamente tutte le spese fino alla concorrenza del costo degli interventi, mentre per le Marche avete coperto fino a 400 milioni totalmente assorbiti e oggi ci sono tantissimi progetti incagliati di persone che non riescono a ricostruire».
L’affondo finale di Carancini è stato questo: «Voi avete abbandonato la ricostruzione. I cittadini delle aree del sisma devono sapere che il governo di Francesco Acquaroli ha abbandonato la ricostruzione. Fate gli splendidi con i soldi che vi hanno recuperato, ma in realtà avete abbandonato la ricostruzione sisma, avete sancito la disuguaglianza fra questo nostro terremoto e quello dell’Aquila».
Il consigliere ha anche criticato la mancata proroga della zona franca urbana e l’esclusione del superbonus 110% per il sisma nelle Marche: «Non solo non avete rinnovato la zona franca urbana, ma gli operatori economici sono in ginocchio e voi ve ne siete fregati. Ci avete retrocessi alla fine del mondo».
E già accolli elevati ;ma a chi interessa!
Voi non l'avevate nemmeno iniziata!!! Carancini e PD ma quando sparate caxxate vi rendeto conto di quello che dite? Ma pensate che la gente non ha visto e saputo cosa che non avete fatto dal 2016 al 2020?
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Quanto dichiarato all’assessore Brandoni è veramente fuori dalla grazia di Dio. L’ordinanza 222 è un colpo mortale alla ricostruzione, un colpo voluto tra l’altro. Il merito della ricostruzione è tutto di Legnini, non ho mai visto introdurre norme che creano una disparità vergognosa tra chi ha avuto la propria pratica presentata fino a una determinata data e chi ha avuto solo la sfortuna di dover aspettare.
Lasciando da parte il caso specifico, mi chiedo come mai non sia stato affrontato e discusso, come uno Stato Pieno di debiti, in futuro, possa pagare e rimediare a tutte le disgrazie, terremoti, inondazioni, dissesti idrogeologici, disastri dei più disparati che con cadenza regolare, avvengono in questo paese. Auspico che almeno per le abitazioni, alla stregua delle auto, ci sia un’assicurazione obbligatoria che copra eventi come terremoti frane e inondazioni. Non per far arricchire le assicurazioni ma perchè lo Stato NON li ha tutti questi soldi nè tantomeno ha intenzione di risparmiare, si veda come è finita con le Province ( in aumento) e spending review.