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«Violenza sessuale su una 14enne»
Sentita la versione del nonno

CIVITANOVA - L'uomo ha confermato di aver accompagnato sua nipote e l'amica (che saranno sentite la prossima udienza) a trascorrere una serata in un locale. Quando è andato a riprenderle nel posto e nell'orario concordati lì non c'erano. Imputato al tribunale di Macerata un 25enne, lui nega le contestazioni

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carabinieri-lungomare-sud-civitanova-3-325x244di Alessandro Luzi

Violenza sessuale su una ragazzina di 14 anni a Civitanova, il 27 maggio verranno sentite lei e l’amica con cui si trovava la notte in cui avvennero i fatti ora contestati in un processo che si sta svolgendo al tribunale di Macerata. Oggi è stato ascoltato il nonno che ha confermato di aver accompagnato sua nipote e un’amica per trascorrere una serata in un locale di Civitanova. Quando è andato a riprenderle all’orario e al luogo concordato, lì non c’erano. 

Per quei fatti che risalgono all’8 agosto scorso, è imputato un 25enne marocchino che oggi era presente in aula durante l’udienza. Oltre al nonno, sono state sentite le versioni del perito che ha svolto l’analisi forense dei cellulari e la genetista forense.

Secondo i fatti descritti nel capo d’imputazione, il nonno quella sera avrebbe accompagnato sua nipote, della provincia di Ancona, e un’amica a Civitanova. A fine serata, dice il pm Vincenzo Carusi, le due ragazzine avrebbero incontrato il giovane che le avrebbe convinte prima a seguirlo in un bar e poi ad accompagnarlo in una zona boschiva nelle vicinanze, tra la chiesa e la pista ciclabile del Castellaro.

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L’avvocato Domenico Biasco

Lì, dice l’accusa, il giovane avrebbe costretto la ragazzina ad avere un rapporto con lui colpendola al braccio e approfittando del fatto che la minorenne avesse assunto alcolici e cocaina (droga che gli avrebbe offerto il giovane). Al 25enne viene anche contestato, oltre che la violenza sessuale, di aver fatto assumere droga ad una minorenne.

L’imputato, difeso dall’avvocato Domenico Biasco, ha sempre respinto le contestazioni. Il 25enne era stato arrestato per la presunta violenza sessuale e sin dall’udienza di convalida il suo legale aveva parlato di «incongruenze nel racconto della 14enne». Durante l’apertura del processo l’avvocato aveva chiesto e ottenuto di poter ascoltare le due ragazzine che avevano già dato la loro versione nell’incidente probatorio. La tutrice della 14enne si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Sara Sbarbati.



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