Il Castello di Lanciano si fa bello:
pronti oltre 11 milioni

CASTELRAIMONDO - Il via libera è arrivato dall'Usr Marche. I lavori riguarderanno l’intero complesso

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Il Castello di Lanciano

Arrivano oltre 11 milioni di euro per la riqualificazione del Castello di Lanciano. Il via libera è arrivato dall’Usr Marche. Ad annunciarlo il commissario alla ricostruzione post sisma Guido Castelli. «Ho appreso con grande gioia per la comunità locale la notizia del decreto di concessione di 11,17 milioni per riportare al pieno splendore il Castello – afferma Castelli -, uno dei gioielli del territorio dell’Appennino centrale marchigiano».

L’intervento ricade nell’ambito della ricostruzione privata: il Castello è infatti di proprietà della Fondazione di Religione Maria Sofia Giustiniani Bandini Ma.So.Gi.Ba, dell’arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche. I lavori riguarderanno l’intero complesso, costituito da sette unità strutturali, e includeranno anche il muro di cinta che delimita la corte esterna.

Il sisma del 2016 aveva provocato gravi danni all’intero edificio, comprese le decorazioni pittoriche storiche. Il progetto prevede un articolato lavoro di ripristino strutturale e il completo recupero delle finiture e delle decorazioni, con un livello di miglioramento sismico molto elevato.

«Voglio ricordare che il Castello ospita anche il museo Giustiniani Bandini, chiuso dal sisma insieme al resto del complesso – aggiunge Castelli -, il quale grazie a questo intervento sarà non solo ripristinato ma anche rinnovato, con l’eliminazione delle barriere architettoniche per renderlo più accessibile e inclusivo. La ricostruzione, per come l’abbiamo da sempre intesa con il Presidente Francesco Acquaroli e con i sindaci, e ringrazio in particolare per l’occasione il sindaco di Castelraimondo Patrizio Leonelli, si conferma ancora una volta uno strumento fondamentale per tutelare l’identità di un territorio, apportando al tempo stesso quelle innovazioni di cui una comunità ha bisogno per guardare al futuro. Va inoltre elogiato il grande lavoro svolto dalla Fondazione e dal presidente Luigi Tapanelli e dall’arcivescovo Francesco Massara. Questa è davvero un’opera frutto di una filiera che cammina insieme nella stessa direzione».

L’arcivescovo di Camerino-San Severino Francesco Massara dichiara: «Accanto alla ricostruzione materiale degli edifici di culto, è essenziale proseguire nel percorso di riparazione sociale e culturale, che passa anche attraverso la tutela dei beni storici e architettonici. La Chiesa continua a essere un punto di riferimento, non solo spirituale, ma anche identitario, per comunità che trovano nelle proprie radici la forza per guardare al futuro. Un sentito ringraziamento va al commissario Guido Castelli e all’Ufficio speciale per la Ricostruzione per l’impegno costante e la preziosa sinergia».



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