«Nel bilancio irregolarità e privacy violata»
Consiglio annullato, la maggioranza
vota la mozione di Buldorini

APPIGNANO - Secondo l'esponente leghista, «sono stati trasmessi atti riservati tramite la casella Pec  appartenente a un ente terzo, utilizzata da un assessore per ricevere documentazione comunale, anche di natura sensibile»

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Luca Buldorini

«Gravi irregolarità amministrative e violazioni della normativa sulla privacy nella gestione del rendiconto 2024». Con queste motivazioni Luca Buldorini, vicepresidente della Provincia e consigliere comunale in quota Lega, ha presentato una mozione per chiedere l’annullamento della seduta del consiglio comunale di mercoledì scorso, che avrebbe dovuto approvare il bilancio consuntivo dell’anno passato. Mozione che, a sorpresa, è stata votata anche dalla maggioranza.

«Con quell’atto ho dimostrato, con documentazione e riferimenti normativi chiari, che non è stato rispettato il termine di 20 giorni previsto dalla legge per la messa a disposizione del rendiconto ai consiglieri; sono stati trasmessi atti riservati tramite la casella Pec appartenente a un ente terzo, utilizzata impropriamente da un assessore per ricevere documentazione comunale, anche di natura sensibile; mancavano pareri istruttori nei termini e il procedimento si presentava gravemente viziato – spiega Buldorini – l’intero Consiglio, sindaco incluso, ha votato a favore della mia mozione, ammettendo così la fondatezza delle criticità sollevate. Un fatto politico rilevante: la maggioranza ha condiviso un atto che certifica la propria responsabilità e la propria inadeguatezza».

Buldorini mette in guardia sulle conseguenze possibili di un ritardo nell’approvazione del bilancio 2024: «L’approvazione della mozione ha comportato l’annullamento della seduta e il rinvio della delibera, con conseguenze importanti per il Comune: se il rendiconto non verrà approvato entro il 30 aprile, scatteranno limitazioni alla normale attività amministrativa, dal blocco dei lavori pubblici all’impossibilità di apportare variazioni di bilancio o assumere nuovo personale. Alla luce di quanto emerso e formalmente riconosciuto, mi riservo di richiedere all’ente terzo di cui sopra  e al suo direttore chiarimenti ufficiali in merito all’utilizzo della casella Pec dell’associazione per ricevere documenti riservati del Comune: se tale utilizzo fosse autorizzato, con quale finalità, da parte di chi, e con quali garanzie per la sicurezza dei dati? Ho inoltre trasmesso la mozione approvata al Prefetto di Macerata e al Garante per la protezione dei dati personali, affinché si proceda agli accertamenti previsti dalla legge. Se non ci fosse un’opposizione seria, competente e determinata, oggi Appignano rischierebbe di approvare documenti illegittimi, di violare la privacy dei cittadini e di operare nell’illegalità amministrativa. Io non posso e non voglio permetterlo».

(L. Pat.)



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