Centro autismo, anche la Lega dice no:
«Basta strumentalizzare le famiglie»
Maggioranza spaccata in due

CIVITANOVA - Ciarapica e Troiani da una parte, Fdi e Carroccio dall'altra. Pollastrelli, Polverini e Turchi annunciano la contrarietà alla variante e appoggiano la proposta di Sergio Marzetti sull'ipotesi Stella Maris. Accuse ai colleghi: «L'opera è necessaria ma dopo anni di immobilismo è legittimo chiedersi perché oggi, guarda caso a pochi mesi dalle elezioni regionali, parta una frenetica corsa ad approvare questa e una sfilza di altre varianti urbanistiche»

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I consiglieri della Lega Giorgio Pollastrelli e Fabiola Polverini e il civico Pierpaolo Turchi formano un gruppo unico

di Laura Boccanera

Anche la Lega più civici si mette di traverso sulla variante per il centro per l’autismo: 2 a 2, palla al centro. Il consiglio comunale attualmente non avrebbe i numeri per l’approvazione del progetto. Dopo lo stop di FdI e il “richiamo invece alla responsabilità” da parte di Forza Italia e Vince Civitanova, il gruppo consiliare composto da Giorgio Pollastrelli, Fabiola Polverini e dal civico Pierpaolo Turchi, assieme alla segretaria comunale Lega Veronica Fortuna, annuncia la propria contrarietà e accusa i colleghi di consiglio di «strumentalizzare i bisogni delle famiglie».

«La nostra priorità è dare risposte reali, in tempi rapidi, a chi vive situazioni di fragilità, non certo cementificare anche una delle aree più pregiate e naturalistiche a ridosso del borgo di Civitanova Alta – sottolineano – sulla necessità di realizzare un centro per l’autismo siamo tutti d’accordo. È necessario e urgente, ma dopo anni di immobilismo, è legittimo chiedersi perché oggi, guarda caso a pochi mesi dalle elezioni regionali, parta una frenetica corsa ad approvare questa e una sfilza di altre varianti urbanistiche. Condividiamo dunque le perplessità espresse da Fratelli d’Italia sui tempi incerti legati a un progetto ex novo del Paolo Ricci, e riteniamo intelligente la proposta di Sergio Marzetti: riqualificare lo Stella Maris per fini pubblici. Siamo e restiamo dell’idea che in questo momento sia del tutto inopportuno portare oltre 20 varianti urbanistiche in consiglio comunale. Anche perché la nuova legge urbanistica regionale obbliga i comuni a riscrivere i piani regolatori nei prossimi anni. Tutto ciò che è già previsto può andare avanti, ma per il resto dovranno essere i cittadini, con il voto alle prossime comunali, a decidere la direzione. Basta con fughe in avanti a meno che Vince Civitanova ieri e Forza Italia oggi vogliano votare le varianti con i gruppi di minoranza. Lo dicano con chiarezza. Perché quel voto, se arriverà, sarà una scelta politica netta e inequivocabile. E la città saprà giudicare chi costruisce con serietà e chi gioca a fare il regista dietro le quinte strumentalizzando un reale bisogno di tante famiglie».

 

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