Crocetti dopo la condanna:
«Ho la coscienza a posto,
continuerò col mio ruolo istituzionale»

CIVITANOVA - La Cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso del consigliere comunale ed è diventata definitiva la sentenza della Corte d'appello di Ancona (1 anno e 7 mesi). «Non ho nessuna interdizione, sono una persona trasparente». Il sindaco: «Sono vicende personali che fanno riferimento a molti anni fa, al momento al Comune la prefettura non ha notificato alcuna restrizione per cui il ruolo di Crocetti come consigliere risulti incompatibile»

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Gianluca Crocetti in Consiglio comunale

di Laura Boccanera

«Sono sereno, con la coscienza a posto. Chi mi conosce, sa chi sono, continuerò ad onorare il mio ruolo istituzionale, la sentenza non pregiudica la mia presenza come consigliere, non c’è interdizione dai pubblici uffici», così sostiene Gianluca Crocetti, consigliere comunale di Civitanova, presidente della commissione Cultura all’indomani della sentenza in Cassazione che respingendo il ricorso della difesa (ritenuto inammissibile) ha confermato la condanna ad un anno e sette mesi (pena sospesa) decisa dalla Corte d’appello di Ancona. Il reato contestato è evasione delle imposte.

I fatti che gli venivano contestati riguardano l’evasione di Iva e Ires avvalendosi di fatture relative ad operazioni inesistenti relative agli anni 2012 e 2013. Per la maggior parte delle contestazioni in appello era stata dichiarata la prescrizione. Fatta eccezione per un episodio in cui si parla di una ditta che avrebbe emesso fatture, per l’anno di imposta 2013, per un imponibile di 302mila euro circa e Iva per 63mila euro circa.

Crocetti nel commentare la sentenza si dice “sereno” e rassicura che quest’ultima non pregiudicherà il suo operato come consigliere: «La vicenda giudiziaria risale a oltre 12 anni fa – afferma – si conclude ora dopo un lunghissimo e intricato iter giudiziario. Ma è completamente estranea alla mia attività politica e amministrativa. Mi limito a dire che la realtà dei fatti è più complessa di certe semplificazioni, e che alcune ricostruzioni non corrispondono al vero. Continuerò ad onorare il mio ruolo istituzionale con la stessa dedizione di sempre, il mio impegno per la comunità resta saldo, limpido e trasparente come sempre stato. Ringrazio tutte le persone che in queste ore mi hanno dimostrato la loro vicinanza. La loro stima è la mia forza».

Crocetti, dopo l’uscita da Fratelli d’Italia per fare ritorno all’interno della lista civica del sindaco, in questi ultimi mesi è tornato molto vicino al primo cittadino, gli è sempre al fianco in occasione di inaugurazioni ed eventi mondani. Fabrizio Ciarapica infatti non sembra affatto intenzionato ad ipotizzare scenari di allontanamento a seguito della sentenza: «sono vicende personali – ha commentato il sindaco – che fanno riferimento a molti anni fa e al momento al Comune la prefettura non ha notificato alcuna restrizione per cui il ruolo di Crocetti come consigliere risulti incompatibile».

Imbarazzi visto anche il ruolo in commissione cultura? «Sono vicende personali – prosegue Ciarapica – sono dispiaciuto e Gianluca ha tutta la mia vicinanza, è sempre stato una persona leale e che si è speso per la comunità, io lo valuto da questo punto di vista pur nel rispetto della sentenza». Dimissioni? «Assolutamente no, è un consigliere eletto, così come elettiva è la nomina di presidente in commissione Cultura».

Evasione delle imposte, condannato consigliere comunale. Un anno e 7 mesi a Gianluca Crocetti



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