Sogna il concerto di Jovanotti
ma cade nella rete del truffatore:
spende 1.200 euro e niente biglietti

CIVITANOVA - A cadere nella trappola una 34enne che ha denunciato l'episodio alla polizia postale. Sono in corso le indagini per risalire al presunto truffatore. L'avvocato Andrea Tonnarelli: «La mia assistita ci teneva soprattutto a sensibilizzare sulla necessità di fare attenzione negli acquisti online visto il proliferare di simili raggiri»

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jovanotti-risorgimarche1-325x187di Alessandro Luzi

Sognava di andare al concerto di Jovanotti, cade nella trappola di un truffatore: paga 1.275 euro ma del biglietto non c’è traccia. Ad essere raggirata da un abile malvivente una 34enne di Civitanova che ha denunciato l’episodio alla polizia postale.

La ragazza stava cercando un biglietto per una delle quattro date del cantante toscano a Pesaro tra il 4 e l’8 marzo. Un suo amico, per aiutarla, le aveva segnalato il profilo Facebook di una persona che stava vendendo i biglietti. Così il 6 marzo scorso la ragazza ha contattato quel profilo tramite Messanger. Chi le ha risposto ha promesso due biglietti al prezzo di 150 euro: proposta che la 34enne ha accettato immediatamente.

A quel punto l’uomo ha invitato la 34enne a iscriversi a una piattaforma online per pagare in modo sicuro. Lei ha seguito i consigli ed ha agganciato al sito la sua Postepay e inviato a quel contatto 154,34 euro. Dei biglietti però non c’era traccia. Anzi, poco dopo l’uomo l’ha chiamata su Telegram dicendole, con toni gentili, che i soldi non erano arrivati. Così la 34enne ha provato a fare altri pagamenti con lo stesso modo ma niente da fare. Allora lui le ha chiesto di provare tramite Paypall ma anche stavolta continuava a dirle che i 154,34 euro pattuiti non erano arrivati.

Andrea-Tonnarelli

L’avvocato Andrea Tonnarelli

La fan di Jovanotti voleva vedere a tutti i costi il suo beniamino allora, dopo aver fatto altri tentativi, ha deciso di prelevare dei contanti al bancomat ed ha pagato 600 euro in una tabaccheria.

Intanto l’uomo le chiedeva le foto dei pin stampati sulle ricevute. Le pretese dell’uomo avevano iniziato a insospettire la 34enne. Così lui si è risentito e ha detto alla donna che le avrebbe restituito tramite bonifico i 1.275 euro spesi: rimborso che poi sarebbe risultato fasullo.

A quel punto l’uomo avrebbe iniziato a insultare e minacciare tramite Facebook sia lei che il suo amico. A lui avrebbe detto che se non gli avesse mandato i soldi si sarebbe presentato sotto casa della 34enne per ammazzarla e che conosceva il suo indirizzo perché lo aveva messo sul sito di pagamenti online.

Poi grazie ai dati della ragazza che era riuscito ad ottenere avrebbe creato anche vari profili Facebook a nome della ragazza e avrebbe iniziato a commentare alcuni post della giovane. Intanto avrebbe continuato a minacciarla di morte su Telegram. La 34enne, intimorita dall’atteggiamento, ha deciso di denunciare tutto alla polizia postale. Sono in corso le indagini per risalire al truffatore.

«Cercheremo di individuare il responsabile, abbiamo fornito tutte le indicazioni alla polizia – dice l’avvocato della ragazza, Andrea Tonnarelli -. Posso dire che sono truffe online che coinvolgono sempre più persone. La mia assistita ci teneva soprattutto a sensibilizzare sulla necessità di fare attenzione negli acquisti online visto il proliferare di truffe simili a questa e lo specializzarsi sempre più di queste persone che riescono a trarre in inganno anche chi ha esperienza con l’uso delle nuove tecnologie».



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