Il Ministro Matteo Piantedosi con Emanuele Prisco
di Laura Boccanera
«Sicurezza priorità per il Governo, non vogliamo arretrare di un metro, confermato l’impiego del reparto prevenzione crimine della polizia, è allo studio un potenziamento dei commissariati sul territorio nazionale, compresi quelli delle Marche. Da qui all’estate avremo un quadro più preciso ma auspico un rinforzo anche per Civitanova, ma va detto, a onor del vero che le Marche hanno un tasso di criminalità tra i più bassi d’Italia».
Parole del sottosegretario al ministero dell’Interno Emanuele Prisco che a Cronache Maceratesi anticipa le misure che saranno oggetto del provvedimento di rinforzo sulla sicurezza a qualche giorno di distanza dall’incontro fra il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli e il ministro Matteo Piantedosi.
Il comitato per l’ordine e la sicurezza che si è svolto a Civitanova
La misura è il frutto di un incontro a seguito di eventi di cronaca avvenuti recentemente in provincia di Macerata e l’ultimo, il più grave a San Benedetto con l’omicidio del 24enne Amir Benkharbouch.
Il Governatore aveva partecipato personalmente anche ai comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica che si erano svolti a Civitanova dopo la recrudescenza di furti, rapine e episodi di aggressione a minorenni da parte di coetanei. «È stata pianificata nell’immediato un’intensificazione delle attività di controllo del territorio attraverso l’assegnazione di numerosi equipaggi dei reparti prevenzione crimine ed operazioni ad alto impatto nelle aree più a rischio – aveva detto Acquaroli a seguito dell’incontro -. Il ministro ha comunicato inoltre il parallelo avvio dell’iter diretto all’elevazione del rango del commissariato di pubblica sicurezza di San Benedetto, che potrà portare anche a un significativo aumento della dotazione organica del presidio ed anche che, a partire dai prossimi mesi, e comunque non oltre il prossimo mese di giugno, saranno assegnati adeguati rinforzi al Commissariato in modo da potenziarne ulteriormente la capacità di risposta e prevenzione».
Il governatore delle Marche Francesco Acquaroli assieme al sindaco Fabrizio Ciarapica
Ma anche Civitanova è al centro dell’azione del Ministero come conferma lo stesso Sottosegretario Prisco nell’intervista a Cm.
L’INTERVISTA – Da tempo le forze dell’ordine lamentano l’esiguità di risorse e uomini da impiegare per il controllo del territorio. In quest’ottica è possibile e come un potenziamento del commissariato di Civitanova? Acquaroli ha annunciato l’elevazione del rango del commissariato di San Benedetto del Tronto, è possibile la stessa misura per Civitanova? Quali le attività di alta intensità che avete in programmazione?
«Intanto, è allo studio un potenziamento dei commissariati sul territorio nazionale, compresi quelli delle Marche, che anche le istituzioni regionali hanno richiesto – ha sottolineato il sottosegretario Emanuele Prisco -. Da qui all’estate avremo un quadro più preciso ma auspico un rinforzo importante anche per Civitanova. Il Governo, sin dal primo giorno del suo insediamento, ha invertito la rotta sulle risorse destinate al comparto sicurezza e ai rinforzi da inviare ai territori. Non dimentichiamo che per per troppi anni si è tagliato sugli organici e ora ci vuole un po’ di tempo per recuperare risorse, ma questa è una priorità per il Governo Meloni. Nonostante i pochi spazi disponibili in bilancio, in questi anni sono stati assunti e indirizzati ai territori tantissimi agenti – 9.642 nel 2023/2024 solo nella polizia – e l’obiettivo è rinforzare ulteriormente le reti territoriali di presidio. La strategia adottata è quella di non lasciare spazio a zone grigie e per farlo servono risorse soprattutto umane, oltre ad una intensa collaborazione con i territori. In quest’ottica anche la provincia di Macerata è oggetto di crescente attenzione nei Comitati di ordine e sicurezza pubblica: dallo scorso ottobre 2024, solo nel territorio di Civitanova sono stati operati 26 controlli straordinari del territorio. Inoltre tutti i sabati viene rafforzato il servizio diurno e notturno per il contrasto ai fenomeni di “malamovida”, rispondendo alle numerose segnalazioni che ci vengono da cittadini ed esercenti. Nelle zone più critiche che hanno fatto registrare episodi di violenza, come furti e danneggiamenti, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli che hanno portato a numerose denunce, allontanamenti e ritiri di patenti. Questo anche grazie al supporto del reparto prevenzione crimine Umbria – Marche, il cui impiego è stato confermato ieri dal ministro Piantedosi ai rappresentanti sindacali. A Porto Recanati, solo da inizio 2025, la questura di Macerata ha disposto già due servizi di “alto impatto” – il 12 febbraio e l’11 marzo. Le due operazioni hanno consentito di identificare 377 persone, per la stragrande maggioranza stranieri, di cui 58 con precedenti, e alcuni stranieri irregolari sono stati oggetto di espulsione. I controlli si sono estesi anche ad alcune abitazioni ed hanno consentito di sequestrare importanti quantità di sostanze stupefacenti».
Il sottosegretario Emanuele Prisco
Sul fronte della microcriminalità che è il fenomeno più visibile, nel maceratese è emersa negli ultimi mesi una recrudescenza di episodi legati a baby gang. Il questore ha richiesto oltre ad attività repressive anche attività di prevenzione. Sono previste misure anche preventive oltre che repressive?
«Le Marche sono premiate da un tasso di criminalità fra i più bassi d’Italia, anche se mi rendo conto che la microcriminalità è un fenomeno che impatta direttamente sui cittadini, arriva fin sotto casa loro e li colpisce con reati odiosi che richiedono un costante controllo del territorio, anche con finalità di prevenzione. Controllo che deve avvenire anche grazie ad interventi di riqualificazione urbana quanto mai complementari e necessari al lavoro di prevenzione e repressione che svolgono le forze dell’ordine, che colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta. Quanto al fenomeno delle baby gang, è all’attenzione del governo da tempo. Si tratta di aggregazioni occasionali ed estemporanee, dunque non organizzate, di giovani. Per contrastarle è stato messo a punto un sistema mirato di servizi di controllo del territorio, che vede collaborare tutte le istituzioni e numerosi sono anche i recenti provvedimenti normativi. Più nel dettaglio, le aree più “critiche”, quelle maggiormente interessate, vengono sistematicamente monitorate con specifici servizi di controllo intensificati nei fine settimana».
Sul fronte della criminalità organizzata il maceratese è una zona di infiltrazioni? Esistono fenomeni di racket organizzato, riciclaggio di denaro? Qual è la sua opinione sui legami tra speculazione edilizia e criminalità a Civitanova? Esistono problematiche legate a investimenti immobiliari che potrebbero nascondere attività illecite?
«Un territorio in forte espansione dal punto di vista economico, soprattutto del tipo di economia legata al turismo costiero e alla ricostruzione post terremoto, può portare con sé importanti implicazioni di carattere criminale. Una forte affluenza di capitali, che di per sé è un bene, è normale che possa ridisegnare la mappa economica del territorio, orientando gli investimenti nella direzione del settore commerciale e dei servizi, in particolare nell’ambito dei locali di intrattenimento, sorti in gran numero e capaci di richiamare durante tutto l’anno, ed in maniera particolare durante il periodo estivo, migliaia di giovani e giovanissimi da dentro e fuori regione. Può accadere, di conseguenza, che nelle zone della “movida”, sia richiesto un costante aumento dei servizi straordinari di controllo del territorio. Questi hanno ormai già cadenza settimanale. Oltre alla storica presenza di importanti filiere industriali, sono in corso le importanti opere legate alla ricostruzione post terremoto del 2016, che finalmente è partita in modo spedito e che rappresenta il più grande cantiere d’Europa. Su questo è costante l’attività di monitoraggio e controllo da parte delle forze dell’ordine e delle prefetture anche grazie ai nuovi strumenti individuati dalla struttura di prevenzione antimafia del ministero con la struttura commissariale che ha permesso di avviare 29 interdittive antimafia nel 2024 e 5 da inizio 2025, prevenendo così le infiltrazioni. Con cadenza settimanale vengono verificati i vari cantieri del cratere, dove operano centinaia di imprese edili e di movimento terra provenienti da tutta Italia. L’attenzione al rispetto della legalità è il presupposto per ricostruire velocemente, bene, con attenzione alle risorse pubbliche e, dunque, all’interesse dei cittadini e del territorio. Insomma, la partita della sicurezza si gioca mediante un approccio integrato anche con l’attività dei territori. Sicuramente la volontà è di continuare a tenere alta l’attenzione per non mollare un metro ai fenomeni di illegalità. Per questo auspico anche la rapida approvazione delle norme contenute nel Ddl Sicurezza che da un lato tutelano il lavoro delle nostre forze dell’ordine e dall’altro offrono strumenti più efficaci per difendere i cittadini, soprattutto quelli più fragili. L’ostruzionismo di alcune forze politiche su questo sinceramente non lo comprendo: la sicurezza è un presupposto fondamentale per l’esercizio di qualsiasi forma di libertà e soprattutto per una civile e pacifica convivenza. Che poi è quello che ci viene richiesto dai cittadini».
Civitanova, altra colata di cemento in vista: 23 varianti urbanistiche sul tavolo
Ancora?. PREVENIRE non curare. Difficile da capire.. le elezioni son vicine
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Se c’era ancora il questore PIGNATARO usava la tolleranza “zero” anche x le microcriminalità cioe’ le baby-gang come ha fatto x i tossicodipendenti dopo il ritrovamento del corpo sbrembato di PAMELA MASTROPIETRO.
Antonio Pignataro, ex questore di Macerata e attuale dirigente generale di polizia di Stato, è stato premiato per il suo impegno contro il consumo di droghe tra i giovani durante un convegno sull’analisi del fenomeno della criminalità legata alla droga. Credo che sia al corrente dei fatti anche di Macerata e potrebbe intervenire in ogni momento. Ma di fronte a spacciatorelli che usano appartamenti per fumare e vendere coca (che puzza) tutti i giorni, con i corrieri che fanno avanti e indietro più volte al giorno senza impedimenti, il punto è solamente capire perché…
Pignataro, davanti fastidio per i risultati portati, ora ha un incarico più amministrativo, è un uomo che sul campo non.lo ferma nessuno…..solo la politica collusa….
Non si è ancora capito che il problema della ormai radicata penetrazione mafiosa non sta solo nel cratere del sisma (dove, certo, la vigilanza deve essere costante), ma anche nell’entroterra e soprattutto nella costa.