«Siamo sulla via dell’acqua pubblica,
a Sciapichetti ho risposto coi fatti»

NODO GESTIONE - Il presidente dell'Aato3 dopo la fumata bianca di mercoledì: «Siamo sulla strada giusta, continuerò a monitorare il processo sino alla sua conclusione. Imbarazzante confusione da parte del segretario provinciale Pd»

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Alessandro Gentilucci alla riunione dell’Aato3

Aato3 sulla questione della gestione dell’acqua in provincia il presidente dell’Aato3, Alessandro Gentilucci, torna sulla questione e replica al segretario provinciale del Pd Angelo Sciapichetti «con i fatti». Lo fa, dice, dopo che mercoledì si è registrato un passo importante sulla gestione, «a meno di una settimana dal suo comunicato».

L’incontro di mercoledì ha registrato «un passo definitivo per l’affidamento della gestione del servizio idrico. Se chi scrive senza sapere, avesse partecipato ad almeno un’assise dell’Aato3 avrebbe evitato brutte figure e apprezzato che il suggerimento, che ho promosso nel 2023, è il medesimo su cui oggi si è trovato l’accordo. È poi risaputo che la proposta per la costituzione di una società in house può farla solo una società di gestione, nonostante ciò, si tenta di imputare al sottoscritto una responsabilità che non poteva né può avere».

Gentilucci definisce «imbarazzante la confusione dimostrata da parte di chi, dal 2015 al 2020, ha rivestito un ruolo apicale quale quello di assessore regionale alle risorse idriche. Infatti, Sciapichetti, in vari interventi sui media, ha dapprima caldeggiato una consortile di secondo livello, poi una gestione ispirata al modello Cosmari, infine ha criticato le società di gestione per la eccessiva frammentazione e i costi elevati salvo poi elogiarle nell’ultima sua uscita definendole eccellenze. Una linea politica da far girare la testa che, se fosse stata seguita, avrebbe portato la gestione del servizio idrico direttamente nelle mani dei privati. Questo spiega la sua totale inerzia durante il suo mandato, quando poteva agire e non lo ha fatto: evidentemente lo schema era mantenere un atteggiamento silente nei suoi anni di assessorato e poi, una volta “libero”, confondere le acque. I fatti di mercoledì scorso dimostrano, ed è ciò che a me interessa, che siamo sulla via dell’acqua pubblica. Lo dico con orgoglio, ma senza eccessivi entusiasmi e, soprattutto, con grande senso di responsabilità, consapevole che continuerò ad attenzionare e monitorare il processo sino alla giusta conclusione. Su questo i sindaci sono coesi come coese sono le società di gestione: la strada è tracciata, e nonostante qualche necessario aggiustamento, l’obiettivo è, e rimane, quello dell’acqua pubblica in mano pubblica, con la costituzione della consortile più grande della provincia e con l’ulteriore garanzia ai lavoratori che diverranno, anche loro, dipendenti pubblici».

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