Il sindaco Fabrizio Ciarapica assieme al consigliere Gianluca Crocetti e al filosofo Diego Fusaro
Incontro dedicato a “l’età dell’oro”, il sindaco replica alla consigliera Mirella Paglialunga: «nessun supporto economico, ma evento di interesse per la collettività». Fabrizio Ciarapica risponde così all’interrogazione presentata dalla consigliera di “Per Civitanova” che metteva in dubbio l’opportunità di concedere il patrocinio comunale e la sala consiliare all’iniziativa della rassegna Filosofarte e realizzata con il contributo e la presenza di un operatore commerciale privato appartenente al mondo della compravendita oro.
Ma secondo il primo cittadino non c’è nulla di inopportuno nell’evento che anzi viene difeso perché «promuove dibattito e confronto e pluralità di opinioni».
«Il patrocinio concesso – spiega Ciarapica – non implica un supporto economico, è stato concesso esclusivamente come forma di sostegno a un evento che riteniamo di interesse per la collettività, in quanto tratta tematiche che, pur provenendo da un contesto commerciale, possono stimolare riflessioni d’interesse pubblico. Ricordo che il patrocinio non implica una condivisione delle idee espresse dai relatori, ma un riconoscimento al valore dell’iniziativa. Eventi di questa natura, infatti, offrono un spazio di confronto essenziale tra professionisti del settore, che rappresentano una risorsa fondamentale per la crescita economica della città. Civitanova, con la sua forte vocazione commerciale, ha il dovere di sostenere e promuovere iniziative che attraggano e stimolino professionisti, creando opportunità di riflessione e di crescita a più livelli. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con Filosofarte, una rassegna culturale di grande successo che si propone di stimolare il dibattito pubblico su tematiche economiche, sociali, culturali e filosofiche. Si inserisce in un contesto di riflessione e dialogo che sta arricchendo la nostra città, unendo cittadini e professionisti del settore in un confronto produttivo. E la partecipazione del filosofo Diego Fusaro, figura di riconosciuto spessore intellettuale, conferisce prestigio e rilievo all’iniziativa. Mi sorprende, dunque, che la consigliera Paglialunga, in qualità di rappresentante istituzionale, metta in discussione il ruolo del comune nel promuovere il dibattito, il confronto e la pluralità di opinioni. La sua preoccupazione sembra dettata più da pregiudizi personali che da una valutazione oggettiva dei contenuti. Pertanto invito la consigliera Paglialunga a superare i propri preconcetti e a partecipare al convegno, la cui data, causa rinvio, sarà comunicata a breve, per valutare di persona il valore dell’iniziativa».
Patrocinio ad azienda di compravendita oro: Paglialunga presenta un’interrogazione
Tutti fanno la morale al contrario senza coerenza con i fatti
Con la scusa della libertà di opinione..... Tutti filantropi
Le fake news non sono opinioni. Sono un pericolo per la collettività. Poi ci sono partiti politici che grazie alle fake news hanno raggiunto la maggioranza della popolazione italiana e del governo.
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Questa nefandezza a cui solo con un grande disprezzo verso buona parte dei civitanovesi si vorrebbe ammantare di chissà quale purissima vetta da raggiungere con la ricerca filosofica con l’ausilio del Cruciani, la “Cavalletta “, aveva già con se tutti i presupposti per essere giudicata. Questo, avendo avuto il benestare del sindaco, garanzia di tutto quello che ha come fine la ricerca del bene, non quello sentimentale ma quello inteso come oggetto materiale. Come il polisportivo da spostare che né Ciorro senza Verga e Macchia Nera riescono più a contenere il desiderio dei “milanesi” nonostante cresca il dissenso verso questa operazione a cui loro due vanno incontro fregandosene altissimamente del giudizio altrui. Evidentemente non si sono ancora accorti che anni fa c’era solo un piccolo rigagnolo a contrastarli, adesso trasformato da piogge di grande ridicolo e forte avversità da chi non vuole essere solo un sasso ma un cittadino che vuole dire la sua sulla città che vive,
dove abita e gli appartiene. Si sta trasformando in fiume a cui loro a forza di barzellette cercano di fermane l’impetuosità crescente. Mi perdoni El Ciorro la licenza poetica.