Massimo Sartelli
L’Ast di Macerata ha ottenuto dall’Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, il riconoscimento a livello nazionale per una buona pratica clinica che riguarda la prevenzione delle infezioni del sito chirurgico, che permette di garantire la sicurezza delle cure al paziente che si opera nelle strutture ospedaliere dell’azienda sanitaria. Le infezioni del sito chirurgico sono potenziali complicanze associate a qualunque tipo di procedura chirurgica e nonostante si collochino tra le infezioni correlate all’assistenza più prevenibili, hanno ancora un significativo impatto sulla morbilità e mortalità del paziente e sui costi supplementari a carico dei sistemi sanitari. Evidenze di letteratura scientifica hanno dimostrato una potenziale riduzione del tasso di infezioni che va dal 35 al 55% implementando semplici misure di prevenzione.
La buona pratica clinica attuata dall’Ast ha come referente Massimo Sartelli, chirurgo dell’ospedale di Macerata, direttore della Global Alliance for Infections in Surgery e presidente della Società italiana per la prevenzione delle infezioni nelle organizzazioni sanitarie. «Lo scopo di una buona pratica – spiega Sartelli – è quello di migliorare la sicurezza del paziente. Si tratta di una procedura che riguarda i percorsi assistenziali e si basa su standard di qualità e sicurezza, che hanno origine da evidenze, letteratura scientifica e/o da organizzazioni sanitarie. Negli ultimi anni ho dedicato molto del mio tempo libero a studiare i principi di prevenzione e controllo delle infezioni, concentrandomi in modo particolare sullo studio dei determinanti che spingono spesso il sanitario a trascurare questo aspetto così importante nel percorso delle cure. Insieme con l’ex responsabile del Rischio clinico di questo ospedale, Massimo Palazzo che ora è in pensione, abbiamo redatto un documento che raccoglie tutte le misure per prevenire le infezioni del sito chirurgico, che dovrebbe essere rispettato da ogni struttura ospedaliera in Italia».
«Un argomento importante, ma poco discusso sulle infezioni del sito chirurgico è rappresentato dagli effetti che possono avere sui pazienti oncologi operati, che quando incorrono in queste complicanze rischiano di ritardare i trattamenti adiuvanti – aggiunge Sartelli – I batteri stanno diventando sempre più resistenti agli antibiotici rendendo la prevenzione delle infezioni acquisite in ospedale ancora più importante al giorno d’oggi. Spesso queste infezioni sono causate, infatti, da batteri resistenti ai comuni antibiotici. Negli ultimi anni le misure per prevenire le infezioni del sito chirurgico hanno migliorato la sicurezza delle cure dei pazienti, tuttavia, esse rimangono un importante indicatore di qualità per le grosse implicazioni che hanno per i pazienti, i chirurghi e le istituzioni sanitarie. Le misure per prevenire queste infezioni comprendono semplici precauzioni da applicare in fase pre, intra e post operatoria, come garantire che i pazienti si facciano il bagno o la doccia prima dell’intervento chirurgico, il non eseguire la tricotomia o eseguirla, se necessaria, con un rasoio elettrico, l’igienizzarsi adeguatamente le mani, l’effettuare l’antibiotico profilassi nel giusto momento, con gli antibiotici appropriati e per la giusta durata, l’eseguire una antisepsi accurata della cute con soluzioni a base alcolica prima dell’incisione nel sito chirurgico e l’utilizzare le giuste suture. La procedura accettata come buona pratica da Agenas comprende tutte queste misure, si adatta a tutti i tipi di chirurgia e rappresenta una sorta di aggiornamento di precedenti linee guida pubblicate qualche anno fa».
«Desidero ringraziare il dottor Sartelli e tutta l’équipe della Chirurgia Generale di Macerata perché con il riconoscimento della buona pratica clinica da parte dell’Agenas vengono certificate le competenze e la qualità dei nostri sanitari, che ogni giorno lavorano con passione e abnegazione per garantire la sicurezza delle cure ai pazienti che si rivolgono ai nostri Ospedali», dichiara il dg dell’Ast di Macerata Alessandro Marini. «Questo riconoscimento rappresenta un’ulteriore conferma dell’eccellenza della nostra sanità e rende merito all’impegno e alla competenza dei nostri professionisti», dice l’assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini.
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Complimenti Massimo, cominciano a riconoscere la tua professionalità. Tutto meritato da chi, come te, ha lavorato sodo per migliorare e garantire l’assistenza ai pazienti. Grazie per il tuo impegno.