Marco Belardinelli, segretario del Pd di Camerino
Ieri in Senato è stato bocciato l’emendamento di riconferma della Zona Franca Urbana per le aree colpite dal sisma del 2016. Una proroga che era stata richiesta da più parti negli scorsi mesi e che invece il Governo sembra orientato a non riconfermare, mandando su tutte le furie anche il Pd di Camerino.
«Come spiegato dal nostro circolo poche settimane fa, la Zfu aveva sinora permesso ad artigiani, attività commerciali e piccoli imprenditori di avere quelle agevolazioni fiscali utili a rilanciare un tessuto economico duramente provato che tenta di rilanciarsi – fanno sapere i dem camerti in una nota – il governo, bocciando la Zona Franca Urbana, si disinteressa di questi lavoratori e delle loro famiglie. Per un territorio grande come il nostro rimarrà in difficoltà e sarà costretto a cessare l’attività soprattutto chi soffre nei centri più danneggiati, dai Comuni appenninici a Camerino, rispetto a quelli vicini ai centri medio-grandi. Lo stesso commissario Castelli in un incontro pubblico la scorsa settimana aveva lasciato intendere come misure come la Zfu fossero state importanti ma ormai finite e proprio Fratelli d’Italia, il suo partito, ha preferito cestinare l’emendamento senza neanche discuterlo, dimostrando ancora una volta che a parole dicono di aver a cuore le zone colpite dal sisma, ma lasciano al loro destino le aree interne di questo Paese».
Passo dopo passo, secondo il Pd, si sta evidenziando l’intenzione di abbandonare diversi interventi da parte della Regione e del Governo nazionale. «Fine del Superbonus per il cratere, via la Zfu, chi non si sbriga non può ricostruire e una nuova ordinanza in arrivo dove sembra che la parametrizzazione dei costi verrà fatta sui costi commerciali anziché sul valore di mercato – aggiunge Marco Belardinelli, segretario del circolo di Camerino e responsabile organizzativo Pd Marche – questo è un colpo durissimo, di cui forse non ci si rende bene conto. Finora molte attività, anche familiari o con dipendenti, sono sopravvissute grazie alle agevolazioni fiscali della Zfu in un momento in cui la ricostruzione fisica è ancora lontana dal terminare e la ripresa economica deve cominciare. Resta da vedere se il tema tornerà in discussione o se le agevolazioni saranno definitivamente eliminate. A livello di bilanci è chiaro non si può realizzare sempre tutto, ma qui ci sono giovani che, se andranno altrove per mancanza di lavoro, nessuno potrà biasimare. Dove talvolta mancano anche case e servizi, lo spopolamento si deve combattere con più “armi”. Le ipotesi sono o che da una parte il post-sisma è risolto, o che dall’altra c’è un inizio di progressivo disinteresse».
La ZFU ha dato respiro alle Pmi del cratere in questi anni. È stata tolta come se lemergenza post terremoto fosse già terminata, ma non è così, ma sembra che i nostri politici non se ne accorgano.
Mi aspetto, dopo le chiacchiere e le critiche, le azioni producenti dei giovani che sono potuti restare... ...grazie in anticipo
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Bisogna ascoltare i giovani.