Carabinieri a Civitanova
di Gianluca Ginella
Violenza sessuale su una 14enne a Civitanova, per l’imputato niente rito abbreviato, si va a processo con rito ordinario. Oggi il gup del tribunale di Macerata non ha accolto la richiesta di rito abbreviato condizionato ad alcune attività istruttorie avanzata dalla difesa che a quel punto ha deciso di andare al processo ordinario.
La procura in precedenza aveva chiesto il giudizio immediato, poi la difesa aveva fatto richiesta di abbreviato condizionato e c’è stata l’udienza di oggi davanti al giudice Claudio Bonifazi. All’esito di questa udienza si torna alla richiesta di giudizio immediato, ora verrà fissata la data del processo.
I fatti contestati ad un 25enne marocchino, che si trova in carcere per questa vicenda, risalgono all’agosto dell’anno scorso. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Vincenzo Carusi, il 25enne avrebbe costretto la ragazza, della provincia di Ancona, ad avere un rapporto con lui colpendola al braccio e approfittando del fatto che la minorenne avesse assunto alcolici e cocaina (droga che gli avrebbe offerto il giovane). Al 25enne viene anche contestato, oltre che la violenza sessuale, anche di aver fatto assumere droga ad una minorenne.
L’avvocato Domenico Biasco
La 14enne era arrivata a Civitanova con un’amica, accompagnate dal nonno, la sera tra il 6 e il 7 agosto per trascorrere la serata in un locale. A fine serata, le due ragazzine avrebbero incontrato il 25enne che le avrebbe convinte dapprima a seguirlo in un bar e successivamente ad accompagnarlo in una zona boschiva nelle vicinanze, tra la chiesa e la pista ciclabile del Castellaro. Lì sarebbe avvenuta la violenza sessuale.
Fatto che il giovane, difeso dall’avvocato Domenico Biasco, ha sempre negato con forza. Sin dall’udienza di convalida dell’arresto l’avvocato Biasco aveva parlato di «incongruenze nel racconto della 14enne».
Oggi dopo l’udienza il legale ha spiegato: «avevo chiesto il rito abbreviato condizionato ad una serie di attività istruttorie per colmare le lacune sia in fase di indagini che in incidente probatorio per l’accertamento dei fatti. Le richieste così come articolate sono state ritenute incompatibili per l’economia del giudizio abbreviato e quindi si è deciso di procedere al dibattimento. Ci difenderemo al dibattimento, attendiamo la fissazione dell’udienza» Oggi si è costituito parte civile il tutore della ragazza, assistito dall’avvocato Sara Sbarbati.
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