Romano Mari
di Giulia Sancricca
«Un’opportunità per gli studenti? Macché, con le strutture che abbiamo attualmente non sono sufficientemente garantiti formazione e tutoraggio». È il pensiero di Romano Mari, presidente dell’Ordine dei medici di Macerata, che contattato da Cronache Maceratesi esprime la sua posizione e quella dell’ordine in merito alla proposta dell’università privata Link University di avviare due corsi di laurea in Medicina e chirurgia (Ascoli e Fano) e uno in Odontoiatria (Macerata) già a partire dal prossimo anno, con il parere favorevole della Regione.
Una posizione, quella del rappresentante dei medici della provincia, in linea con la Federazione nazionale e altri Ordini riguardo i corsi di laurea in Medicina offerti da atenei privati.
«Queste università private – spiega Mari – debbono garantire anche adeguate attività di formazione e tutoraggio, dunque mi chiedo come possano essere messe in pratica per Medicina ad Ascoli e per Odontoiatria a Macerata senza avere neanche una clinica odontoiatrica». Il presidente dell’Ordine maceratese ne fa quindi principalmente una questione di preparazione: «La formazione del medico deve essere qualitativamente perfetta e adeguata – aggiunge -, ma senza il tutoraggio faccio fatica a immaginare la formazione di professionisti nati da corsi online e in presenza. Il percorso per diventare medico è lungo e complesso, non credo che sia percorribile al di fuori di strutture adeguate».
Difficile quindi sostenere, secondo il professionista, che l’apertura dei corsi di laurea dell’ateneo privato possa sopperire alle criticità legate al reclutamento del personale medico: «Abbiamo già le nostre valide università – evidenzia -. Se la questione avesse riguardato solo i numeri, allora sarebbe bastato aumentare il numero di iscritti ad Ancona, ma questo non è pensabile: quell’ateneo, con quel policlinico, ha la capacità di formare dignitosamente non più di 350 medici. Io vengo dalla realtà del policlinico Gemelli di Roma e conosco l’Università Cattolica, una delle prime in Europa. Quanti medici dovrebbe formare? Migliaia? No, non ne vengono reclutati più di 380 perché ogni professionista deve avere una sua carriera formativa adeguata per il lavoro che dovrà svolgere in seguito». Infine il lato economico: «Su questo non dovrei intervenire – conclude – ma è bene comunque ribadire che università del genere costano circa 20mila euro l’anno e io non penso che ci siano molte persone capaci di poter pagare 120mila euro in sei anni. Noi ovviamo dobbiamo tutelare la professionalità, la dignità e la capacità operativa dei nostri colleghi».
Anna Casini
Intanto sul tema interviene anche la capogruppo regionale del Partito democratico Anna Casini: «La domanda – dice -, più che lecita, è: con quali strutture sanitarie stabilirà una convenzione la Link University per garantire la formazione pratica dei propri studenti e a quali tutor clinici affiderà la responsabilità didattica? Siamo sicuri che l’attuale connubio tra Sistema sanitario regionale e università continuerà a essere in grado di mantenere gli alti standard formativi odierni o, come è facile immaginare, entrambi i due poli pubblici, sanità e università, saranno destinati a un ridimensionamento, come del resto dimostrano molte esperienze simili in Lombardia e Veneto? Sarebbe bene che nessuno si dimenticasse che la privatizzazione della sanità inizia quasi sempre dalla privatizzazione della formazione».
Un ateneo privato nelle Marche: l’ex rettore Unicam Esposito: «Si rischia di snaturare l’università»
Hanno sfruttato il disagio della gente per favorire solo privati e benestanti. Spero che proprio dalla regione in cui è iniziato questo incubo politico arrivi il segnale che ne decreterà la fine alle prossime elezioni regionali.
Roba da matti..
Sarà un problema della nascente università privata sapere e/o definire con chi farà le convenzioni, no? Perché lo deve saper oggi ?
Il presidente dellalbo dei medici si preoccupa si!!! Gli viene meno la casta!!!
Una domanda, ma le universita' private sono a numero chiuso ? Perché anche li potrebbe essere l'inghippo.
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Se qualcuno non li ferma, ti fanno diventare chirurgo con Tik-Tok, Odontoiatra con Instagram e Dottore generico con Facebook. Poi affidati a questi…ci ritroveremo tanti Brega Massone che alla clinica Santa Rita di Milano ti operavano solo per prendere i rimborsi anche se stavi bene.
Caro Romano, ma se il pluriesperto sanitario Saltamartini dice che va bene… non so…. pensa bene a ciò che dici!!!!
Costituzione, Art. 41
L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali [cfr. art. 43].
Credo che il mondo accademico debba uscire dalle secche in cui si trova e domandarsi senza indugi sul perchè in Italia e nel mondo attecchiscono le università private; solo allora dopo una seria valutazione e riflessione si potrà dimostare l’inefficacia di queste ultime. Mai negare il diritto all’esistenza ai vari soggetti in qualsiasi forma e manifestazione, all’interno di regole e leggi condivise e scritte. La formazione e l’educazione scolastica necessita di altro che di possibili invettive sulle competenze e capacità divulgative. Alcune critiche stigmatizzate al mondo scolastico devono consentire un approfondimento non a senso unico ma capace di fornire tutti gli elementi per un confronto libero da pregiudizi.
Sandro Scipioni segretario provinciale psi
Come non essere d’accordo con le considerazioni del dottor Romano Mari che pur difendendo la professione medica che rappresenta come presidente dell’ordine dei medici della provincia di Macerata, fa delle considerazioni di molto buon senso che mi sento di condividere totalmente.
Il governo della regione Marche, di fronte ai problemi palesi e gravi del sistema sanitario (strutture, carenza di personale, liste di attesa), si balocca creando 6 aziende sanitarie (AST) dove collocare un rilevante e superpagato numero di dirigenti, presenta a Macerata il filmino con il rendering del nuovo ospedale che non vedrà la luce mai e fa il gioco delle tre carte con il personale, soprattutto medico, ricorrendo senza pudore ai medici a chiamata delle cooperative, pagandoli tre volte una analoga figura dipendente del SSN e non pretendendo da loro neanche la specializzazione.
Ora arriva la ciliegina sulla torta: mancano i medici quindi autorizziamo l’università privata di cui non sappiamo nulla (anzi sappiamo troppo per quanto riguarda la proprietà), costerà molto quindi è destinata agli studenti che potranno permettersela (non a chi ha voglia di fare bene il medico) e i medici che eventualmente ne uscissero alle condizioni attuali si guarderebbero bene dal lavorare per il SSN ma andrebbero nelle strutture ospedaliere private.
E il cerchio si chiude con la fine del Servizio Sanitario Nazionale universale e gratuito per tutti i cittadini italiani !