Giorno della Memoria a Civitanova,
focus su Etty Hillesum e Anna Frank

RICORDO - La docente Clara Ferranti ha ripercorso il pensiero della scrittrice olandese e l'attualità delle sue riflessioni sul male. L'assessore Barbara Capponi ha annunciato la distribuzione del famoso diario per gli studenti delle scuole cittadine

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La Giornata della memoria parla a Civitanova attraverso le parole di Etty Hillesum, scrittrice olandese ebrea vittima dell’Olocausto. E’ lei la figura scelta dalla docente Clara Ferranti per parlare ai ragazzi dei licei da Vinci della Shoah. Si è svolta questa mattina nell’auditorium dei licei di via Mandela la giornata della memoria nell’ottantesimo anno dalla liberazione di Auschwitz.

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La celebrazione ufficiale è iniziata alle 8.30 con la deposizione di una corona d’alloro all’ex ghetto ebraico in vicolo della Luna a Civitanova Alta ed è proseguita nella sede dei liceo da Vinci, alla presenza di studenti, insegnanti, autorità civili, politiche e militari. Presenti per l’amministrazione comunale il presidente del consiglio Fausto Troiani, il vicesindaco Claudio Morresi e l’assessore alle scuole Barbara Capponi.

«Ricordare le vittime dell’Olocausto è un dovere trasversale che ci richiama all’essenza del nostro essere uomini e donne al servizio del bene comune». Così ha aperto la discussione il presidente Troiani. Barbara Capponi, assessore ai servizi educativi ha annunciato che presto verranno distribuiti in tutte le scuole copie de “Il diario di Anna Frank”, un libro simbolo dell’Olocausto in omaggio agli studenti. 

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È stata poi la docente Clara Ferranti, ricercatrice Unimc  a raccontare la figura di Etty Hillesum, scrittrice olandese ebrea vittima dell’Olocausto. «Etty – ha spiegato – è una figura simbolo della Shoah, un emblema di resistenza spirituale. Ci insegna che esiste un altro modo di reagire al male. Nei campi di sterminio, riusciva a resistere senza lasciarsi sopraffare dalla morte e dall’orrore che la circondava». Proseguendo, la professoressa ha sottolineato: «Etty è un esempio che parla ancora oggi. La sua voce attraversa il tempo, invitandoci a sviluppare le radici dell’umanesimo. Il suo messaggio ci spinge non solo a ricordare, ma anche a costruire un futuro più consapevole e umano. Ha detto: “la barbarie nazista fa sorgere in noi un’identica barbarie che procederebbe con gli stessi metodi se noi avessimo la possibilità di agire oggi come vorremmo. Dobbiamo respingere interiormente questa inciviltà: non possiamo coltivare in noi quell’odio perché altrimenti il mondo non uscirà di un solo passo dalla melma”. È una voce da seguire».

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A chiudere la giornata i lavori, molto apprezzati, degli studenti dei vari istituti scolastici cittadini, con Elena Bessarione, 5 A dell’istituto Bonifazi, sezione grafica e comunicazione che ha illustrato il manifesto, da lei realizzato, scelto per rappresentare la Giornata della memoria. A seguire l’istituto comprensivo Sant’Agostino (classe 3G, scuola Ungaretti), l’istituto comprensivo via Tacito (classi terze della scuola media Mestica, l’istituto comprensivo Via Regina Elena (classe 3D della scuola Pirandello), il liceo Stella Maris (classe 1), l’istituto comprensivo Ugo Bassi (classi 3C e 3D della scuola Annibal Caro), la 2D del liceo Leonardo da Vinci.

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