«I teatri storici delle Marche candidati
a Patrimonio mondiale dell’umanità»

L'ANNUNCIO del governatore Acquaroli dopo il via libera arrivato da un summit interministeriale: «Un altro grande risultato, ora lavoreremo per l'obiettivo finale». Per il Maceratese figurano quelli di Macerata, Tolentino, San Severino, Potenza Picena e Recanati

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Il presidente della Regione Francesco Acquaroli

«Il dossier dei Teatri condominiali all’italiana promosso dalla Regione Marche sarà candidato a Patrimonio mondiale dell’umanità». E’ quanto ha detto nella serata di ieri il governatore Francesco Acquaroli.

La decisione è stata presa nel corso di una riunione interministeriale a Roma per il rinnovo degli organi della Commissione nazionale italiana per l’Unesco ed è stata annunciata da Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura con delega all’Unesco. La candidatura riguarda 18 teatri italiani, di cui 14 marchigiani: i teatri di Ascoli, Offida, Fermo, Porto San Giorgio, Urbania, Pesaro, Fano, Fabriano, Jesi, Macerata, Tolentino, San Severino, Potenza Picena e Recanati per le Marche, a cui si sono aggregati Bagnacavallo e Sant’Agata Feltria per l’Emilia Romagna e Spoleto ed Amelia per l’Umbria. Ora la candidatura sarà sottoposta all’esame degli organismi consultivi del Comitato del patrimonio mondiale e poi, nel 2026, alla valutazione finale.

«Un grande risultato – ha aggiunto Acquaroli – frutto di un enorme lavoro portato avanti in questi anni per il quale ringrazio tutti coloro che si sono adoperati e il ministero della Cultura e il ministero per gli Affari esteri. In particolare, ringrazio Giorgia Latini, già assessore regionale alla Cultura, per aver avuto questa intuizione e Chiara Biondi, attuale assessore, per aver portato avanti questo dossier. La scelta è avvenuta oggi pomeriggio in sede della competente riunione interministeriale. Parte la corsa per Parigi dove la candidatura sarà sottoposta all’esame degli organismi consultivi del Comitato del patrimonio mondiale e poi, nel 2026, alla valutazione finale. I teatri all’italiana di cui la nostra regione può vantare una densità unica e degli esempi dall’eccezionale valore architettonico e culturale rappresentano una testimonianza del genio italiano racchiusa in luoghi meravigliosi che sono il cuore pulsante delle nostre comunità. Un altro grande risultato per le Marche, ora lavoreremo per l’obiettivo finale».



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