«A De Padova manca la preparazione,
il bilancio è una materia complessa:
no pressappochismo e superficialità»

MACERATA - La replica di Romina Leombruni (FdI) alle critiche della consigliera del gruppo misto: «Consiglio di leggere la relazione dei revisori dove si precisa in modo chiaro che le previsioni di cassa rispecchiano gli effettivi andamenti delle entrate e delle spese»

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Romina Leombruni

«Il dibattito sul bilancio? Sì, ma non con pressappochismo e superficialità». Così la consigliera di FdI Romina Leombruni replica alla consigliera del gruppo misto Sabrina De Padova, che aveva attaccato l’amministrazione sul bilancio preventivo appena approvato dal Consiglio di Macerata. L’ex esponente della civica di Parcaroli aveva puntato il dito su quelle che considera discrepanze del documento economico e ha chiesto di fare chiarezza sui conti, presentando un’interrogazione.

«La volontà della consigliera De Padova di analizzare e capire un bilancio – replica Leombruni – non è sufficiente senza un’adeguata preparazione tecnica di base. Prima di tutto dovrebbe sapere che il bilancio di previsione del Comune viene predisposto dagli uffici rispettando regole specifiche utilizzando criteri di prudenza, veridicità e trasparenza. Attenzione quando si dice che: “Un altro aspetto fondamentale riguarda la necessità di adeguare il bilancio alla realtà. Non si può continuare a lavorare con cifre puramente speculative o basate su stime approssimative” perché così si punta il dito contro gli uffici che lavorano alacremente e professionalmente, a prescindere dalla parte politica che si trova a governare. Secondo, gli uffici redigono il bilancio di previsione molto prima di arrivare in Consiglio comunale, anche più di un mese prima, e devono tenere conto di entrate e uscite presunte fino al 31 dicembre di ogni anno. Quindi il valore di cassa del bilancio di previsione non può essere immediatamente confrontato con i flussi inviati al sistema Siope, che sono dati già maturati e definitivi al 31 dicembre. Un dato previsionale con uno definitivo non sono comparabili».

«Consiglio di leggere la relazione dei revisori dove si precisa in modo chiaro che le previsioni di cassa rispecchiano gli effettivi andamenti delle entrate e delle spese – aggiunge l’esponente di FdI –  Se la Consigliera ritiene che un collegio di revisori con esperienza e professionalità possa agire in mala fede, mi permetto di suggerire una riflessione più profonda sul metodo con cui affronta questa tematica. Terzo, la variazione significativa degli importi delle opere pubbliche da un anno all’altro, con una riduzione notevole nel 2026 e nel 2027. Dovrebbe sapere che le opere pubbliche messe in cantiere in questi anni, sono state finanziate tramite fondi Pnrr e fondi Sisma, che sono soggetti a specifici vincoli temporali e finanziari. Le opere finanziate con il Pnrr dovranno essere completate entro giugno 2026, quelle con i fondi Sisma tra il 2026 e il 2027 ecco perché vediamo una riduzione negli anni successivi al 2025, che coincide con la conclusione dei progetti legati a questi fondi specifici. La complessità di un bilancio comunale richiede delle competenze tecniche che non possono essere acquisite senza una preparazione adeguata. Consiglio alla consigliera di concentrarsi su questioni che può affrontare senza addentrarsi in materie complesse come il bilancio e senza insinuare che il bilancio sia stato scritto dagli uffici sotto dettatura della parte politica. Per la prossima occasione è bene che si faccia consigliare meglio».

 

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