I titolari del Cave Club ai residenti:
«Facciamo tutto per minimizzare i disagi
e per tenere viva Macerata»

CENTRO - Raffaele Trimarco e Leonardo Evangelisti intervengono dopo l'esposto presentato a carico del locale per la musica alta e gli schiamazzi notturni: «Spegniamo alle 2, in pieno rispetto delle normative sul rumore e per garantire una convivenza serena con la comunità circostante». I due giovani assicurano massima collaborazione: «Abbiamo investito tempo e denaro in questo progetto con l’intento di offrire un luogo di svago, cultura e aggregazione per tutti, nel pieno rispetto delle leggi»

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Vicolo Tornabuoni a Macerata

«Speriamo che Macerata possa riconoscere in noi una risorsa, e non un ostacolo, e che insieme possiamo trovare soluzioni per garantire un ambiente di convivenza serena per tutti». Raffaele Trimarco e Leonardo Evangelisti sono i titolari del Cave Club, locale in vicolo Tornabuoni, accusato dai residenti delle vie adiacenti, in centro storico, di essere fonte di rumore e schiamazzi notturni. E proprio da qui i due giovani esercenti prendono spunto per chiarire la loro posizione: «Il nostro locale si impegna costantemente per minimizzare i disagi per i residenti. Non è vero che teniamo la musica alta fino a tarda notte. La musica viene fermata ogni sera alle 2, in pieno rispetto delle normative sul rumore e per garantire una convivenza serena con la comunità circostante e le serate che facciamo sono due,  a volte una e non tre tutte le settimane. Inoltre, ci teniamo a ribadire che non lasciamo assolutamente sporcizia né tolleriamo comportamenti incivili. La pulizia dell’area è una nostra priorità e ogni sera provvediamo a mantenere l’ordine attorno al locale, come dovrebbe essere per ogni attività seria».

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Raffaele Trimarco

Per quanto riguarda la questione del rumore, Trimarco ed Evangelisti dicono di aver preso in carico le segnalazioni dei residenti. «Dopo il primo esposto – spiega Trimarco – sono stato personalmente a parlare con alcuni di loro per capire le problematiche e cercare di risolverle. In effetti, alcune persone hanno riferito che, pur sentendo la musica, la ritengono sopportabile. Altri, invece, hanno espresso disagio, comprensibile considerando che abitano direttamente sopra il nostro impianto audio. Per questo motivo, abbiamo fatto in modo che l’impianto fosse regolarizzato e sottoposto a una valutazione tecnica acustica, ma siamo sempre aperti a soluzioni che possano migliorare la situazione, se necessario. Tuttavia, ci ha sorpreso e rammaricato un episodio che ha coinvolto un residente, che durante una serata di “Stand-up comedy” ha deciso di lanciare acqua sui nostri clienti dal terzo piano del palazzo. Questo gesto, ripetuto più volte, è stato prontamente segnalato alle autorità e l’individuo è stato identificato dalla polizia. Questo episodio dimostra che non tutti i disagi segnalati derivano esclusivamente dalle nostre attività, ma anche da comportamenti che non rispettano la convivenza civile».

I due gestori sottolineano anche di non voler creare conflitti, ma di avere come obiettivo quello di contribuire alla rinascita di una Macerata che sta attraversando un momento di difficoltà: «Siamo giovani, abbiamo investito tempo e denaro in questo progetto con l’intento di offrire un luogo di svago, cultura e aggregazione per tutti, nel pieno rispetto delle leggi.  Cerchiamo di costruire qualcosa di positivo per la città. Crediamo che il Cave Club possa essere una risorsa per Macerata, non un problema. La nostra piccola realtà, infatti, contribuisce a mantenere viva una città che altrimenti potrebbe rischiare di diventare sempre più vuota. Senza il supporto dell’Università di Macerata, la città perderebbe molta della sua vitalità, e per questo motivo siamo grati agli studenti e alle attività che, come la nostra, cercano di dare un contributo positivo al tessuto sociale e commerciale».

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Leonardo Evangelisti

Ricordano poi che tra gli eventi del club ci sono anche iniziative di beneficenza: «Uno degli esempi è l’organizzazione di mercatini di beneficenza, in cui i proventi vengono destinati a supportare progetti locali e cause solidali. Questi eventi rappresentano per noi un modo per dare indietro alla comunità che ci supporta, contribuendo a migliorare la qualità della vita a Macerata e a sostenere chi ha bisogno». E si aprono alla massima collaborazione: «Stiamo lavorando in stretto contatto con tutte le autorità competenti, come il Suap, la Polizia Locale e la Questura, per assicurarci che tutte le nostre attività siano svolte nel pieno rispetto delle regole. Siamo disponibili a collaborare con chiunque voglia contribuire a migliorare la situazione, come abbiamo sempre fatto, e continueremo a farlo con responsabilità. Infine, invitiamo chiunque voglia confrontarsi con noi a farlo in modo diretto. Finora, abbiamo avuto pochi confronti diretti con i residenti, e crediamo che un dialogo aperto possa sempre portare a soluzioni positive. Noi, come titolari del Cave Club, siamo qui e pronti a metterci la faccia per discutere e risolvere qualsiasi problema in modo costruttivo».

(a. p.)

 

 

«Musica e schiamazzi fino a tarda notte, ma il locale andava autorizzato dall’assemblea condominiale»



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