L’articolo di ieri
di Luca Patrassi
Telefoni infuocati ieri sera dopo la pubblicazione della notizia della lettera inviata da un folto gruppo di assessori ai vertici amministrativi del Comune per avere un report dettagliato sullo stato dei maggiori cantieri pubblici in città (leggi l’articolo).
Il sindaco Sandro Parcaroli con Pierfrancesco Castiglioni, capogruppo di Fratelli d’Italia
Il sindaco Sandro Parcaroli ha espresso il suo punto di vista, alcuni assessori avrebbero detto di non aver firmato nulla, altri si sono preparati alla seduta di giunta che si è svolta questa mattina. Argomento principale della discussione l’invio della mail, più che i suoi contenuti. Il sindaco ha fatto presente ai firmatari che le azioni della giunta vanno condivise, discusse e non ci può essere spazio per attacchi che sembrano rivolti a qualcuno in particolare. Secondo voci di corridoio circolate ieri sera, il sindaco si sarebbe detto pronto a misure eclatanti – il ritiro delle deleghe – a carico dei contestatori ma stamattina sembra prevalsa una linea di mediazione. Ci sarà una rendicontazione puntuale delle azioni svolte o in corso per le varie opere ma nessun accesso agli atti che possa far pensare a una ostilità di partenza. Scambio di opinioni a tratti anche vivace – era assente l’assessore Silvano Iommi per dei postumi influenzali – ma il clima di tensione notturno di ieri e iniziale della mattinata di oggi, con scambi di accuse tra assessori e inevitabile ricerca delle talpe, si è infine un po’ stemperato, fatte salve nuove improvvise insorgenze.
Lavori in via dei Velini
Dunque nessuna revoca di deleghe per la questione della mail con richiesta di report su alcune opere pubbliche (in particolare il sottopasso di via Roma, il marciapiede di via dei Velini, il centro fiere, la fonte di Pozzo Mercato le piscine) ma i rumors interni riferiscono che il primo cittadino ora sarebbe disponibile a un rimpasto di giunta anche alla luce del dibattito svolto per il bilancio preventivo. Se la civica Pensiero e Azione, coordinata da Gianluca Micucci Cecchi, ha pensato con il voto di astensione di mandare un messaggio al primo cittadino, più chiara la disponibilità manifestata del consigliere ex Lega, ora Gruppo Misto, Claudio Carbonari. Chissà che alla fine la polemica sollevata dai civici di Pensiero e Azione non finisca con il favorire invece Claudio Carbonari.
A casa subito i danni li paghiamo noi !!!
A casa
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Io vorrei capire chi spiffera tutto a CM in qualche caso anche uno starnuto !!
Il comitato Bartolone sindaco si unisce al grido del leader. Fuori gli spifferai dalla giunta. Avanti cosí capo!
Il comitato Bartolone sindaco si unisce al grido del leader. Fuori gli spifferai dalla giunta. Avanti tutta capo!
Caro …lecca tutto…la delazione è sempre stata nel Vs DNA…
I pagliacci almeno fanno ridere…questi al massimo fanno solo pena per loro totale inadeguatezza. Come fanno a non accorgersi quanto sono ridicoli?!
E poi leggo che qualcuno, anziché preoccuparsi del disastro, si lamenta che la notizia sia uscita ed arrivata a CM! La solita storia dello stolto che guarda il dito di chi gli indica la luna!!!!
…Macerata granne non c’è trippa per gatti…
Fino a che Parcaroli I avrà il permesso di entrare in comune da parte del portinaio, il sindaco resta indiscutibilmente lui. Comunque visto l’andazzo, bisogna tirare la rete in barca e dare un’occhiata. Tre fedelissimi su cui poter contare ci sono, con i due cheerleader si arriva a cinque, pescando tra i consiglieri si dovrebbe blindare l’amministrazione e spostarla se necessario in altro sito dichiarando Macerata “Citta chiusa”. Telefonare poi alla Meloni, rinnegare con un’abiura tremenda Salvini, chiedendone l’immediato arresto non nel senso di fermarlo ma di murarlo vivo e che se ne occupi un muratore completamente ubriaco e possibilmente smemorato. Può aiutare in questo il ” De Brutto de Citanò” dove il Podestà sentito sentore ,ancora rimasto un mistero se di rivalità o ribellione, senza pensarci due volte comincio a sfoltire la Giunta, non sostituì nessuno, tenne per se le loro deleghe e per due anni a seguire trasformò Civitanova dal punto turistico culturale ( gli ultimi due) in un pianto, cosa che non lo costrinse affatto a rivedere le sue priorità rimaste intatte aspettando sempre il momento opportuno per allargarle. Ultimamente caduto un po’ in disgrazia visto che hanno votato una sua pretesa solamente in due,lui e l’ultimo degli “rmasti” così come vengono chiamati i resti di quella che fu per pochi mesi la succursale dell’Armata Brancaleone che però non avendo come capo il famoso condottiero nursino ma un più rassomigliante prodotto norcino fu da lì a poco contestato dalla plebaglia che convinse i nobili amministratori a bocciargli gli ultimi sogni, spezzandoglieli anzi strappandoglieli come si farebbe con una banconota da uno euro. Qui vale la pena ricordare come nella vicenda che vi sto raccontando, la prima congiurata paranoicamente ritenuta tale, cercò il perdono e un riavvicinamento che la rese ancora più oscena agli occhi degli Dei, che qui non ci sono ma non mancano fior fiori di soggetti che non vorrebbero neppure all’Isola del Diavolo, conosciuta anche come Caienna, il bagno penale di Papillon per intenderci.
Insomma tornando a noi, uno, mi sono stancato, due non mi ricordo di che cosa sto parlando, tre non vedo il sole dalla finestra ma meglio una passeggiata al freddo che darti consigli che non accetteresti.Dopo tutto questo tempo ho capito che non hai ancora capito, quindi chiudo qui con un motto di quelli che scuotono le coscienze che qui non c’entrano niente e la ricerca filosofica di un proprio posto in questa vita che lascia stare, lo cercherai quando c’avrai più tempo che qua se non ti velocizzi il rimpasto lo fanno a te trasformandoti in una “ Pizza Capricciosa “ e pure cotonata e con i bigodini incollati” Volli, sempre volli, fortissimamente volli!” Adesso telefona alla Zanzara visto che ce lo pagate pure a Cruciani e fatti perlomeno suggerire quale profumo “ Indossare “.
Ognuno ha il diritto di essere incompetente, ma qui c’è chi se ne approfitta in modo palesemente eccessivo ….
Qualche tempo fa avevo parlato della “sindrome del sedere morto” (dead butt syndrome) anche detta “amnesia dei glutei” (gluteal amnesia), riferendomi ad un assessore che aveva minacciato le dimissioni se non fosse stato approvato un progetto al quale teneva tanto, progetto scomparso assessore no.
Da quando ci sono circa 6000 “motivi” al mese (il sindaco ne ha 10000), alzarsi dalla poltrona è molto difficile.
Ecco che all’improvviso alla pur flebile minaccia di rimpasto, gli assessori chiamati in causa, masticando la copia cartacea dell’email incriminata, assicurano di non aver mai mandato email, che forse qualcuno ha hackerato il loro profilo e comunque sono stati fraintesi.
I cantieri a Macerata non sono fermi, riposano.
Non hanno infiltrazioni, si lavano.
Non sono inutili, servono a poco.
Non hanno costi eccessivi, sono di marca.
Del resto cantiere che pende cantiere che rende (alla comunità non di sicuro).
Quando si giustifica una spesa inutile dicendo che se non li spendevamo i soldi ritornavano allo stato, abbiamo detto tutto.
La prossima spesa del comune poltrone antidecubito.
Analisi perfetta, Paolo.