Un rendering del progetto del nuovo centro commerciale a Piediripa
di Luca Patrassi
Lega, lista civica “Pensiero e Azione” e Fratelli d’Italia schierati, o quasi, per il no al centro commerciale proposto dalla Flli Simonetti a Piediripa, Forza Italia e Udc favorevoli. Queste le posizioni emerse ieri sera nella riunione di maggioranza convocata per discutere i temi dei prossimi Consigli comunali, dal bilancio al centro commerciale. Mentre la discussione sul bilancio non ha registrato elementi di novità, e ci si è soffermati maggiormente sulla presenza di un numero di consiglieri utile a garantire il numero legale, sul centro commerciale Simonetti sono iniziate a emergere le posizioni dei vari partiti. La melina in corso da mesi tra Fratelli d’Italia e Lega per far uscire l’altra allo scoperto si è risolta con Fratelli d’Italia che ha valutato negativamente l’ipotesi dell’insediamento del centro commerciale criticando anche le recenti esternazioni dell’imprenditore Alberto Simonetti, quelle per le quali l’azienda avrebbe optato per la realizzazione dei capannoni in caso di bocciatura del nuovo piano commerciale. La posizione della Lega – alla riunione c’era il capogruppo Aldo Alessandrini – a quel punto è stata quella di accodarsi ai meloniani, nel senso di dire che se la maggioranza era per il no era bene assumere tutti quella posizione. Favorevoli alla realizzazione invece i rappresentanti di Forza Italia e dell’Udc. All’incontro ha partecipato, in silenzio, anche il coordinatore della lista civica Gianluca Micucci Cecchi mentre a dichiarare la contrarietà del gruppo al centro Simonetti è stata la consigliera Cristina Cingolani. Dunque, a meno di ribaltoni nelle prossime due settimane, si marcia verso la bocciatura della delibera di approvazione del piano di lottizzazione per la realizzazione del centro commerciale Simonetti con prevedibili strascichi giudiziari per gli annunciati risarcimenti dei danni che l’azienda dice di aver subìto dal Comune in questi lunghissimi anni di procedura.
Barbara Antolini e Sandro Montaguti, consiglieri di Forza Italia
Diversamente dal silenzio di Lega e di Fratelli d’Italia, i consiglieri di Forza Italia (Barbara Antolini e Sandro Montaguti) e dell’Udc Antonella Fornaro) hanno pensato di ufficializzare il loro pensiero: «La questione posta all’attenzione di noi consiglieri – si legge nella nota – non è votare a favore o meno alla costruzione del centro commerciale Simonetti, ma decidere se approvare la variante che permetterà il miglioramento di un progetto esistente e autorizzato. Inutile richiamare l’excursus perché ormai è ben nota a tutti l’origine del percorso nato e cresciuto nelle amministrazioni dei sindaci Meschini e Carancini. Sappiamo già che il primo progetto presentato e oggi realizzabile prevedeva un Retail Park tradizionale, sul genere del Corridomnia, mentre con il nuovo progetto il centro commerciale si svilupperebbe in un’unica struttura, simile al Cuore Adriatico a Civitanova, riducendo quindi la superficie di quasi 34.000 mq e migliorando non solo la struttura e l’impatto, ma anche tutto il sistema viario della zona». Le ragioni del sì secondo Fi e Udc: «Questo non è soltanto un progetto importante per il territorio, ma è la risposta necessaria al degrado che caratterizza l’area da oltre 30 anni. Simonetti ha il diritto di andare avanti e di realizzare questo programma, tenuto anche conto che ha già versato alla precedente Amministrazione un acconto notevole di oneri di urbanizzazione per realizzare, insieme alla Provincia, una viabilità di servizio. Prima della realizzazione del Centro Commerciale questi interventi infrastrutturali sarebbero ultimati e renderebbero migliore tutto il sistema viario. Non da ultimo riteniamo che un nuovo centro commerciale possa essere un’attrattiva per la città, nonché una grande opportunità per catene commerciali o grandi marchi che vogliano approdare a Macerata. La concorrenza tra centri commerciali resta, per la comunità, un fenomeno positivo; nuove strutture non essere viste come minacce, ma come un’opportunità per offrire nuovi servizi, prodotti, spazi, il progetto prevede anche un servizio di navette per il centro di Macerata. Occorre poi non perdere di vista l’opportunità di assunzione di centinaia di dipendenti residenti nel territorio, oltre alla previsione, all’interno della nuova struttura, di uno spazio per la promozione turistica e culturale della città. In questo modo possiamo tentare di rafforzare l’economia locale e, di riflesso, anche le altre strutture commerciali di Macerata. Se non lo facciamo noi, la risposta a questa esigenza la daranno altri, come già Corridonia e Montecassiano, con un rischio di depauperamento del territorio comunale, crocevia per smistare risorse, tributi e canoni vari ad altri enti territoriali. Sia Forza Italia che Udc possono considerarsi partiti liberali dalla parte della libera impresa e la politica di immobilismo non è la nostra; il rischio è di intraprendere la china che conduce alla desertificazione commerciale per non essere stati in grado di restare al passo con i tempi, per non parlare dell’incapacità di fornire risposte a chi legittimamente intende investire ingenti risorse nel nostro territorio. Il progetto del centro commerciale Simonetti come rivisto va sostenuto senza indugi, Macerata non può più permettersi di ritardare iniziative che, grazie anche alle infrastrutture previste, migliorerà il territorio sotto il profilo economico, urbanistico e sociale, potrà dare lavoro a molte persone, nonché le imposte e i tributi che entreranno nelle casse del Comune permetteranno di migliorare e potenziare la nostra città».
La considerazione finale: «Per Forza Italia e Udc investire è importante per la crescita economica di Macerata, non dobbiamo rimanere indietro. I nostri partiti vogliono attrarre e non respingere chi ha intenzione di investire nel nostro territorio, e questa serie di mal di pancia, lacci e lacciuoli li lasciamo volentieri a chi, per orientamento politico e sensibilità, si è sempre speso a favore di una specie di ‘decrescita felice’ e a chi, nel nome del verde e della natura, sembra non accorgersi che lo spazio che utilizzerebbe il nuovo Centro Commerciale attualmente è un insieme di capannoni in rovina e serpai paludosi. Da ultimo vorremmo sottolineare quanto sia inopportuno e poco avveduto l’intervento del consigliere Perticarari che accusa il sindaco di aver causato danni per i rinvii sulla questione Simonetti quando i ritardi superano il ventennio e sono abbondantemente imputabili ad amministrazioni del suo colore e non del nostro. Il nostro sindaco e l’attuale Amministrazione stanno cercando con prudenza e avvedutezza di risolvere una questione ereditata dalle precedenti nel migliore dei modi, forse è questo il motivo per cui vengono attaccati e criticati proprio da chi ha fatto promesse da marinaio a Simonetti senza poi mantenerle. La politica e soprattutto il centrodestra non devono aver paura di fare scelte coraggiose».
Sabrina De Padova, consigliera del Gruppo misto
Infine Sabrina De Padova, consigliera eletta nella lista Parcaroli ed ora passata al gruppo misto, va all’attacco sul recente incontro tra il sindaco e il coordinatore della sua ex lista civica: «Purtroppo, spesso assistiamo – osserva De Padova – a un distacco dalla realtà e a un’involuzione della politica verso giochi di potere, scambi di favori e accordi dietro le quinte che nulla hanno a che fare con il bene collettivo. Il recente incontro tra Micucci Cecchi e il sindaco Parcaroli rappresenta un esempio emblematico di come, in certe circostanze, la politica possa degenerare in un gioco di ricatti e compromessi che non solo svilisce il valore della politica stessa, ma mina anche la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. L’idea che un bilancio, un atto fondamentale per la gestione delle risorse pubbliche, possa essere votato o sostenuto solo in cambio di vantaggi o di potere è una pratica che non possiamo e non dobbiamo tollerare».
Simonetti: «Centro di ultima generazione o una serie di capannoni? La decisione spetta al Consiglio»
Converrà considerare che il Sindaco è tacitamente favorevole alla lottizzazione Simonetti. Prima che cedesse la sua azienda si era addirittura ipotizzata la presenza di una boutique della Med nel nuovo centro commerciale. Peraltro l'imprenditore Alberto Simonetti non più tardi di una settimana fa dichiarava alla stampa locale - non smentito - quanto segue: sindaco Parcaroli ha dichiarato di non essere né favorevole né contrario al centro commerciale Simonetti? Ma è sempre stato d'accordo alla sua realizzazione, nel tempo abbiamo avuto 7-10 riunioni con lui, con i suoi tecnici e assessori". Ora Fdi e a ruota la Lega che non ha una sua posizione ma si accoda a Fratelli dItalia dichiara il suo no. Che suona come un commissariamento del Sindaco. Ora se si assomma questa posizione con le difficoltà a far passare il bilancio - curioso peraltro che si approvi un conto di previsione senza avere contezza dei bilanci consuntivi di due partecipate di peso cone Sferisterio e Apm che potrebbero in corso di esercizio riservare sorprese contabili non del tutto favorevoli - se ne deduce che il Sindaco è privo di una qualsiasi autorevolezza, è preda dei partiti che evidentemente non controlla ed ha una maggioranza precaria. Non male come esito di quasi fine mandato!
Converra considerare che il Sindaco è tacitamentefavorevole alla lottizzazione Simonetti. Prima che cedesse la sua azienda si era addirittura ipotizzata la presenza di una boutique della Med nel nuovo centro commerciale. Peraltro limprenditore Alberto Simonetti non più tardi di una settimana fa dichiarava alla stampa locale - non smentito - quanto segue: sindaco Parcaroli ha dichiarato di non essere né favorevole né contrario al centro commerciale Simonetti? Ma è sempre stato daccordo alla sua realizzazione, nel tempo abbiamo avvuto 7-10 riunioni con lui, con i suoi tecnici e assessori". Ora Fdi e a ruota la Lega che non ha una sua posizione ma si accoda a Fratelli dItalia dichiara il suo no. Che suona come un commissariamento del Sindaco. Ora se si assomma questa posizione con le difficoltà a far passare il bilancio - curioso peraltro che si approvi un conto di previsione senza avere contezza dei bilanci consuntivi di due partecipate di peso cone Sferisterio e Apm che potrebbero in corso di esercizio riservare sorprese contabili non del tutto favorevoli - se ne deduce che il Sindaco è privo di una qualsiasi autorevolezza, è preda dei partiti che evidentemente non controlla ed ha una maggioranza precaria. Non male come esito di quasi fine mandato!
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La premessa che va sempre ricordata – come scrivo da circa dieci anni – è che costruire un terzo centro commerciale a Piediripa, a distanza di circa un kilometro da altri due centri commerciali presenti nella zona, è una scelta che non ha e non aveva nè capo nè coda a livello commerciale e ancora meno si giustificava già dieci anni fa a livello urbanistico, quando il centrosinistra a gestione caranciniana volle e fortissimamente volle, e infine approvò, addirittura vantandosene pubblicamente, un siffatto obbrobrio (mentre il centrodestra, allora minoranza, votò compattamente contro).
Nota, e risalente nel tempo (e già allora comunque sussistente), è infatti la gravissima situazione di invivibilità per il traffico asfissiante e per l’inquinamento ambientale della frazione di Piediripa, in particolare nei pressi della rotonda sita a dieci metri dal nuovo ipotizzato centro commerciale. Sia con il vecchio che con il nuovo progetto, il centro commerciale da edificare senza dubbio alcuno andrebbe ad aggravare ulteriormente le condizioni di vita nella frazione che da tempo è la più penalizzata, sotto molteplici profili, della città di Macerata.
A questo punto, non si capisce per quale motivo il centrodestra che oggi governa Macerata avrebbe dovuto prendersi, al posto del centrosinistra, la etichetta di maggioranza cementificatrice a tutti i costi, anche ai danni della collettività (ce li ricordiamo bene i fasti della sinistra del mattone, dal 2000 in poi, ad opera dei sindaci Meschini e Carancini) e intestarsi una iniziativa edificatoria che avrebbe finito per ridurre ancora di più la qualità della vita, già molto compromessa, di Piediripa e dintorni con il progetto approvato a suo tempo da Carancini & Co..
Questa vergogna resti indelebilmente a carico di chi a suo tempo l’ha voluta e l’ha approvata.
Ciò premesso, bene ha fatto Fratelli d’Italia a tenere una posizione ferma di opposizione alla variante proposta dalla ditta Simonetti. Una posizione saggia e responsabile che la cittadinanza sicuramente valuterà favorevolmente.
Quanto alla ditta Simonetti, se vuole, costruisca con il progetto già approvato (e vedremo poi se ciò veramente accadrà) e soprattutto spieghi, per motivi di doverosa trasparenza, in virtù di quali accordi riservati dieci anni fa ebbe ad anticipare il pagamento di 350.000 di oneri ed effettuò la cessione anticipata della chiesa di San Rocco (ampiamente sopravvalutata nella stima, ma questo è un altro scandaletto nello scandalo della decisione allora assunta), rimanendo poi ferma e silente per tutto il tempo da allora trascorso.
Quanto alle altre forze politiche del centrodestra, semplicemente incomprensibile e inaccettabile la posizione di Forza Italia, che sconfessa se stessa e una saggia decisione di dieci anni fa; buona, anche se sofferta, la posizione di rigetto della variante assunta dalla Lega, nel cui ambito, come è noto, il responsabile provinciale Buldorini e lo stesso Sindaco Parcaroli avevano più volte, irresponsabilmente, preso posizione per sostenere l’assurda tesi di votare a favore della variante proposta dalla Simonetti.
Perché era da fare questa e ennesima c…ta?!!! Imbarazzante amministrazione comunale
Ma perché c’è qualcuno che pensa che questa opera speculativa edilizia sia pensata anche per il bene della comunità?