Giuliano Ciabocco, sindaco di San Ginesio
Accorpamenti fra scuole, da San Ginesio si leva una voce a sostegno dell’operato dell’assessore regionale Chiara Biondi, aspramente criticata da vari sindaci del maceratese, dirigenti e sindacati per il provvedimento di fusione di alcuni istituti scolastici.
Nel maceratese riguarda diversi indirizzi: il Convitto accorpato con l’istituto tecnico Gentili di Macerata, l’istituto comprensivo di Colmurano con quello di San Ginesio, il De Magistris di Caldarola con il Frau Leopardi di Sarnano e infine Pioraco e Fiuminata con Castelraimondo.
Se la presa d’atto, ha generato malumori e scontento, a difendere l’operato e il provvedimento è il sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco: «L’assessore regionale Chiara Biondi non se ne lava le mani, sopperisce a criticità provinciali, si assume le proprie responsabilità, applica le linee guida regionali di programmazione della rete scolastica con equità, con un’analisi efficace, efficiente e professionale del contesto territoriale, sociodemografico e della rete scolastica, tutelando i piccoli comuni, i comuni delle aree interne e montani, rimediando dopo circa 25 anni alle allora scelte provinciali e regionali tanto efficaci come consenso elettorale a breve e immediato termine, quanto poco lungimiranti nei requisiti minimi di programmazione».
Una programmazione che secondo il primo cittadino non può non tenere in conto la denatalità a livello nazionale e lo spopolamento dei piccoli centri, oltre alle minori risorse destinate alle scuole a livello nazionale: «l’Assessore regionale tutela le progettualità delle aree interne, ed in particolare del territorio dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, contro ogni ipotesi di invasione e smembramento da parte di altri versanti, garantendo alle nostre comunità di diminuire il rischio della desertificazione sociale, e credendo nella tradizione storica, di servizi, di offerta formativa comune del nostro territorio».
L’assessore regionale Chiara Biondi
Secondo Ciabocco gli istituti omnicomprensivi proposti dalla giunta regionale potranno essere un riferimento per tutti gli ordini di scuola, grazie a una «fusione di istituti simili per morfologia territoriale e consistenza demografica, tali da garantire nei prossimi anni una continuità nella programmazione scolastica e nella promozione culturale dell’intera area, luogo importante per la formazione integrale della persona, in grado di ridurre il pendolarismo ed il disagio degli studenti e, soprattutto, di porsi come una scuola di eccellenza nel quadro dell’offerta scolastica del centro-sud delle Marche.
A San Ginesio abbiamo garantito il trasporto scolastico gratuito ad alunni e famiglie della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria dell’obbligo, in ben 156 km lineari di territorio, abbiamo garantito in questi anni 300 euro di contributo agli iscritti alle classi prime superiori, spendibili nel nostro territorio, nonché borse di studio, contributi ai progetti di sperimentazione didattica e musicale. E faremo in modo che l’investimento di 30 milioni di euro nelle nuove scuole diventi al più presto una realtà, liberando l’ostello comunale per nuove opportunità culturali, turistiche e per l’istruzione medesima».
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Chissà se userebbe le stesse parole, qualora mettessero la dirigenza scolastica in altro Comune?