Il sottopasso in cemento contestato da Iommi
di Luca Patrassi
Riqualificazione di Fontescodella, torna a farsi sentire l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi e lo fa ribadendo quella sua linea di pensiero che sembra aver ceduto il passo a chi ha preferito armarsi di cemento piuttosto che di legno. Iommi ha affidato alla sua pagina social, su Facebook, il suo pensiero: non fa attacchi frontali o citazioni ma l’indicazione è chiara. I lavori avanzano ma la loro tipologia non risponde alla visione iniziale.
L’assessore Silvano Iommi
Osserva l’assessore ed architetto di lungo corso Silvano Iommi inquadrando preliminarmente l’ambito di riferimento: «Il programma innovativo qualità dell’abitare (Pinqua) è una misura del Pnrr il cui obiettivo è la realizzazione di nuove strutture di edilizia residenziale pubblica, per ridurre le difficoltà abitative, con particolare riferimento al patrimonio pubblico esistente, e alla riqualificazione delle aree degradate, puntando principalmente sull’innovazione verde e sulla sostenibilità». L’approccio del Comune di Macerata nelle parole di Iommi: «Ottobre 2020. La giunta Parcaroli di centro-destra si è appena insediata e, attraverso il mio assessorato all’Urbanistica, partecipa al bando Pinqua emesso dal Mit inviando tre proposte progettuali per altrettante zone della città. Risulta vincitrice (ottenendo 15 milioni di euro) la proposta relativa alla riqualificazione dell’area naturalistico-sportiva di Fontescodella prevedente sette interventi differenziati ma coerenti con gli obbiettivi del bando, collocando “l’intervento trainante” (20 alloggi di edilizia popolare) nell’area ex Cus di via Valerio».
La struttura in cemento armato per area fitnes, servizi e ristorazione
Si arriva alle note dolenti: « Tuttavia, come si dice, non tutte le ciambelle riescono col buco anche se un grosso buco è stato fatto con il sottopasso ciclo-pedonale cementizio, al posto del sovrappasso prefabbricato in legno come previsto inizialmente. Allo stesso modo, in sostituzione di un semplice e reversibile tappeto-scivolo (metri 10×80) per l’avvio dei bambini allo sci, è in fase di costruzione una struttura cementizia di circa 1000 metri quadri, non reversibile, tipo capannone industriale ma con destinazione fitness e commerciale».
Serra prefabbricata per le colture autoctone
La riflessione finale dell’assessore all’Urbanistica: «Naturalmente, oltre all’edilizia economica e popolare – l’area ex Cus- restano gli altri interventi previsti e, oggi, ultimati o in corso d’opera (serra comunale per le colture autoctone, museo ipogeo della città con antistante recupero della trecentesca edicola votiva, fonte e pozzo di Santa Maria Maddalena, valorizzazione dell’imbocco alla grotta di captazione, percorsi ciclopedonali». Resta una punta, anche due, di amarezza in Iommi: «Eppure Bocelli e la sua Fondazione ci hanno fatto vedere come in sei mesi si realizzano strutture in legno e in acciaio come la scuola di Sforzacosta, non l’eterno e irreversibile cemento armato». Chissà che per Natale l’assessore all’Urbanistica non regali una piccola betoniera a qualche suo collega.
Il sovrappasso in legno così come era stato pensato originariamente
Work in progress a Fontescodella, il polo sportivo sta prendendo forma
Ma non decidono insieme?
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Vorrei ricordare che per realizzare quel sottopasso la galleria è stata chiusa qualche mese…..
Vuoi mettere, con il cemento si “guadagna” di più inoltre il legno ha bisogno di manutenzione, e chi la fa ?
il sottopasso di Fontescodella lo fanno a conca (o a scodella che dir si voglia…) o in discesa?