L’ospedale di Camerino
di Luca Patrassi
Ospedale di Camerino di nuovo in sofferenza per via delle dimissioni presentate da alcuni medici e la Ast ricorre ad ordini di servizio per inviare nella città ducale due radiologi, uno da Macerata e uno da Civitanova, per un mese. Operazione non gradita dalla Cimo che con una lettera annuncia l’intenzione di valutare il ricorso alle vie legali.
«La situazione di emergenza – scrive il segretario regionale Cimo Luciano Moretti – sembrerebbe dovuta al fatto che tre medici dell’ospedale di Camerino hanno rassegnato le loro dimissioni, con preavviso di tre mesi e che le cooperative che supportavano la Radiologia di Camerino non avranno più il rinnovo del loro contratto dal mese di dicembre 2024. Tale situazione di emergenza non è stata comunicata alle organizzazioni sindacali, cioè non è stata data alcuna informativa in base al vigente Regolamento delle relazioni sindacali da parte dell’azienda Ast Macerata. Ciò comporterà che l’ufficio legale nazionale Cimo valuterà se adire alle autorità competenti per comportamento antisindacale».
Luciano Moretti
La ricostruzione della vicenda secondo il sindacato dei medici: «La mobilità interna di urgenza, avviene, nell’ambito della disciplina di appartenenza, “nei casi in cui sia necessario soddisfare le esigenze funzionali delle strutture interessate in presenza di eventi contingenti e non prevedibili”, ora non siamo in presenza di una situazione di emergenza e non prevedibile ma di una mancata colpevole attivazione delle normali norme che prevedono l’indizione di tre concorsi per dimissioni programmate di tre dirigenti da almeno tre mesi. L’Ufficio risorse umane, in verità, aveva indetto un bando di concorso a tempo indeterminato in forma unica aggregata per la Ast Macerata nel novembre 2023, senza specificare la sede di assegnazione e i candidati risultati vincitori del concorso, ad aprile 2024, hanno scelto la Radiologia con sede a Macerata mentre quelli rimasti in graduatoria, quando sono stati interpellati per andare in Radiologia a Camerino hanno tutti rifiutato».
La riflessione finale di Moretti: «Non ravvisandosi i criteri di urgenza ma solo una superficiale mancata programmazione di bandi di concorso ritengo che l’ordine di servizio emanato sia illegale. La mobilità predisposta per la durata di un mese si configura con il trasferimento dalla sede originaria per il collega di Civitanova ad una sede distante più di 50 chilometri, in evidente violazione del decreto 165/2001 che lo vieta e che la mobilità di urgenza, è effettuata a rotazione tra tutti i dirigenti».
Mal comune mezzo gaudio.... a San Severino chi fa' la mammografia é un dottore in forza a Civitanova Marche...
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Mi sto domandando, come mai negli anni addietro non si sentiva mai parlare di dimissioni dei medici? Mentre ora invece è una cosa frequente!
Se nella sanità regionale da parte della dirigenza non si instaurano dei rapporti sindacali corretti qualunque riforma fallirà miseramente. I medici e tutti gli operatori della sanità pubblica meritano rispetto ed adeguata considerazione non solo per la loro professionalità ma per l’impegno e la dedizione che mettono in quella che più di un lavoro può essere definita una missione.
L’incompetenza all’ennesima potenza.
“E allora vaicollisssioo…” (cit. Orchestra Spettacolo Raoul Casadei)
Peggio verra’!!!!