di Luca Patrassi
Nel 2027, stando alle dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, torneranno in equilibrio la domanda e l’offerta di medici, in particolare il riferimento dell’amministratore pubblico era per i camici bianchi di base. Intanto però l’albo pretorio della Ast Macerata conferma l’andamento molto negativo che si evidenzia da diversi anni a questa parte.
E’ problematico riuscire ad assumere i medici nel numero sufficiente di posti che è messo a concorso. Particolarmente significativa a tal riguardo è la determina appena pubblicata per l’assunzione di un radiologo.
L’Ast aveva bandito un anno fa un concorso per l’assunzione di un medico specialista in Radiodiagnostica ed ora ha appunto pubblicato una determina in cui si legge che si procede con un’assunzione e che l’interessato ha accettato.
Il 27 settembre scorso era stata pubblicata una determina per l’assunzione di tre radiologi: lo scorso anno ne serviva uno, ma nel frattempo hanno lasciato il servizio altri due camici bianchi e così la necessità era quella di coprire tre posti.
La commissione esaminatrice nel settembre scorso aveva trasmesso la graduatoria e la Ast aveva disposto l’assunzione dei primi tre.
I tre specialisti hanno tutti rifiutato, così anche il quarto e ultimo specialista in graduatoria. La direzione aziendale è passata a contattare i nove specializzandi in graduatoria ed alla fine un solo idoneo – il medico Diego Valentini – ha accettato l’assunzione. Tredici medici in graduatoria, un solo sì.
Si conferma – in genere, nessun riferimento al caso singolo – che la ricerca dei medici è un’operazione complessa che risponde a criticità nazionali come l’errata programmazione del fabbisogno e ad altre locali legate all’attrattività di una struttura ospedaliera rispetto ad un’altra (magari Camerino ha un richiamo minore rispetto a Macerata o a Torrette).
Che sta succedendo vanno tutti verso il Privato
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Magari certi personaggi al vertice hanno un richiamo minore di altri in altri luoghi…..
“Chi di gallina nasce convien che razzoli” avrebbe detto il compianto conte Cherubini, buonanima.
Grande Massimo…….
Signora Luana, per capire la situazione deve interpretare le parole sagge del signor Mordini. Poi, chi è ai vertici dovrebbe domandarsi come mai i sanitari se ne vanno, forse qualcosa nel vertice della gestione sanitaria non va?
Se si fosse trattato di privati, probabilmente avremmo assistito a un coro unanime di voci pronte a gridare: ‘Pagateli di più’. Tuttavia, in questa circostanza, noto un silenzio sorprendente rispetto a simili richieste, come se il problema fosse meno evidente o meno urgente. Eppure, al di là delle apparenze e delle diverse interpretazioni, la questione si riconduce sempre a un nodo fondamentale: quello economico. La soluzione, in fondo, resta la stessa, ovvero garantire un’adeguata retribuzione a chi svolge un lavoro essenziale.