Sanità, niente consiglio comunale aperto?
Ci pensa il Pd: incontro il 25 ottobre

MACERATA - I dem hanno deciso di organizzare un'assemblea pubblica. Ninfa Contigiani, segretaria comunale del partito: «Uno spazio per tutti coloro che hanno qualcosa da dire, dare suggerimenti, proposte, idee su come migliorare la qualità di un servizio sanitario pubblico in grande sofferenza». Il capogruppo Narciso Ricotta: «E' stato un atto gravissimo di lesa autonomia del Consiglio comunale mentre la nostra salute è in lista d'attesa. Ed è la prima volta nella storia che la presidenza della conferenza dei sindaci passa da Macerata a Civitanova»

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Ninfa Contigiani e Narciso Ricotta

di Mauro Giustozzi (foto Fabio Falcioni)

Un dibattito a 360 gradi sulla sanità maceratese, aperto a tutti e senza alcuna limitazione negli interventi di politici, primari, dottori e medici di base, operatori sanitari, associazioni di volontariato e cittadini. E’ la risposta che arriva dal Partito democratico al flop del consiglio comunale aperto sulla sanità, poi diventato semplice audizione ed infine annullato, alla maggioranza di centrodestra. Appuntamento al 25 ottobre all’Asilo Ricci (sede da confermare) per un incontro destinato sicuramente a riaccendere un dibattito sulla sanità nel capoluogo che tanto fa discutere e che sarà certamente al centro delle prossime campagne elettorali regionali e comunali.

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In particolare durissime le critiche indirizzate dal Partito democratico di Macerata al presidente della Regione Francesco Acquaroli ed all’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, per quanto non sta accadendo in città dopo la vicenda del consiglio comunale prima aperto e poi trasformato in audizione, per un ospedale nuovo di cui non c’è traccia mentre quello vecchio non viene adeguatamente mantenuto, per le liste di attesa bloccate, per le case della salute annunciate ma inattuate, per una carenza costante di operatori sanitari, sia ospedalieri che di medici di base, per una sanità territoriale che non decolla e per lo scivolamento sempre maggiore di risorse ed incarichi di rilievo dal capoluogo alla costa.

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Ninfa Contigiani

A fare le pulci ad una situazione che pare vedere la sanità maceratese “commissariata” dalla Regione sono stati la segretaria cittadina del Pd, Ninfa Contigiani, ed il capogruppo in consiglio comunale dem, Narciso Ricotta.

«Vogliamo aprire a tutti gli attori della sanità, dai primari ai medici ospedalieri e quelli di base, dagli operatori sanitari alle associazioni di volontariato, ai sindacati, a tutti i consiglieri comunali – attacca Contigiani- uno spazio che non è del Partito democratico ma è della città, di tutti coloro che hanno qualcosa da dire, dare suggerimenti, proposte, idee su come migliorare la qualità di un servizio sanitario pubblico in grande sofferenza. Una serata di ascolto e di dibattito, l’esatto contrario di quanto non è stato fatto col consiglio comunale aperto prima convocato poi trasformato in una semplice audizione, aperta unicamente ai consiglieri, a seguito dei diktat giunti dalla Regione al sindaco Sandro Parcaroli che si è fatto imporre questa soluzione dai vertici regionali dimostrando in questo modo di non saper tutelare i suoi cittadini. Noi faremo questa serata nella quale raccoglieremo le proposte che poi, semmai si farà nuovamente il consiglio comunale sulla sanità, le porteremo in quella sede».

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Narciso Ricotta

Anche il capogruppo del Pd, Narciso Ricotta, critica aspramente il comportamento del sindaco in merito al consiglio comunale aperto poi annullato in tutta fretta. «Si è verificato un atto gravissimo di lesa autonomia del consiglio comunale, visto che non si possono ricevere ordini dalla Regione e subirli supinamente come è stato fatto. Alla luce di un quadro della sanità marchigiana allarmante che, dal dopoguerra ad oggi, mai era caduto così in basso, checchè ne dicano Acquaroli e Saltamartini. Ironicamente direi che la nostra salute è in attesa, visto che le liste sono bloccate ed i cittadini, chi può permetterselo, si rivolge sempre più alla sanità privata o addirittura non si cura. Mancano dottori, infermieri, guardie mediche, anziani sempre più in difficoltà con le rsu che lamentano rimborsi dalla Regione che non più bastano a coprire le spese. Dopo un anno e mezzo dall’istituzione delle Ast non si vede alcun beneficio e non si capisce che progetto è. È gravissimo, poi, che il sindaco Parcaroli non si accorga, o forse fa finta di non accorgersi, di come ci sia un costante e veloce scivolamento di risorse verso la costa voluto dal centrodestra al governo. Verso l’ospedale di Civitanova a danno di quello del capoluogo. Ed è la prima volta nella storia che la presidenza della conferenza dei sindaci passa da Macerata a Civitanova. Per non parlare poi del nuovo ospedale di Macerata: c’è soltanto un bando per il progetto della struttura, ma non ci sono i soldi per farlo, neppure per la sola struttura senza considerare arredi e macchinari da metterci poi dentro. Un passaggio da sbandierare per la prossima campagna elettorale ma che nasconde le tante promesse fatte e non mantenute in questi anni. L’obiettivo di questa nostra iniziativa è dibattere senza limiti sulla sanità cercando di individuare soluzioni per affrontare un quadro sempre più drammatico. Questo evidentemente fa paura a chi ha fatto marcia indietro sul consiglio comunale aperto».

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Dunque l’appuntamento di fine mese è destinato a rinfocolare lo scontro aperto sulla sanità che travalica i confini cittadini e pone nel mirino la gestione della sanità in Regione. «La sanità maceratese sta subendo i diktat che arrivano da Ancona – ha concluso Ninfa Contigiani – che vengono supinamente accettati dal sindaco Parcaroli che aveva promesso di incatenarsi davanti a palazzo Raffaello se non si fosse fatto il nuovo ospedale. Io credo che da quelle parole, che non hanno avuto un seguito, la situazione è purtroppo peggiorata per i maceratesi che non sono affatto tutelati da parte di questa amministrazione comunale nel bene più importante, quello della salute».

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