L’ex Capam
di Gianluca Ginella
Esposto in procura sull’ex Capam di Sforzacosta di Macerata: «Lì è una giungla, ci sono cisterne in cui nessuno sa cosa ci sia, è una sorta di bomba ecologica». A dirlo e a presentare l’esposto, è il consigliere Alberto Cicare (Strada Comune – Potere al popolo). L’esposto, presentato il 30 agosto, «è nei confronti del sindaco di Macerata e di qualsiasi altro soggetto che il procuratore dovesse individuare quale responsabile dell’inazione rispetto alla situazione che c’è – dice il consigliere -. Ho segnalato anche che Ast e Arpam, chiamate a intervenire, non lo hanno fatto».
Dal 2008 l’area è in concordato preventivo. L’ex Capam si occupava di commercio di lubrificanti, carburanti e di stoccaggio di rifiuti pericolosi. «Sollecitato dai residenti il 28 aprile del 2023 ho presentato una mozione in consiglio comunale.
Alberto Cicarè
La mozione è stata approvata all’unanimità ma niente si è mosso. Dopo due mesi, dietro mia sollecitazione, il Comune ha scritto all’Arpam. Ma ancora niente si è mosso. Quindi siamo tornati all’attacco, abbiamo raccolto le firme con i residenti e mandato una segnalazione di rischio igienico sanitario a polizia locale, vigili del fuoco, Ast». Questa volta un risultato si è visto e il 19 settembre del 2023 è stato chiamato il custode giudiziario ed è stata fatta una ispezione (condotta da polizia locale e vigili del fuoco).
«Sono entrati e hanno verificato che non si poteva verificare, data la folta vegetazione. E quindi hanno richiuso e fatto un verbale di sopralluogo e un verbale di contestazione verso la proprietà dicendo che il Comune avrebbe fatto una ordinanza di pulizia a carico della proprietà (entro 30 giorni) e in mancanza il Comune sarebbe intervenuto ponendo a carico della proprietà le spese. Niente è stato fatto».
Da qui la decisione di fare l’esposto «visto che il pericolo è accertato dalla stessa polizia locale, la situazione è sotto gli occhi di tutti e nessuno si muove. Ci sono state una serie di omissioni che vanno verificate ed eventualmente sanzionate. Questa situazione deve essere risolta, la prima cosa da fare è pulire quell’area, poi vanno controllati i serbatoi e infine va fatta una bonifica».
Secondo Cicarè «Nessuno sa cosa ci sia dentro i serbatoi, di cui sei esterni e 15 interrati. È dal 2008 che nessuno entra ed è nata una giungla. Inoltre vicino ci passa il treno, basta una sigaretta, una scintilla e si potrebbe scatenare un incendio. Le cisterne e il loro contenuto sono uno dei problemi. Poi c’è quello della vegetazione che sta invadendo le abitazioni vicine, perché oltrepassa i muri di cinta. Infine il terzo problema è quello della fauna: ratti, rettili, tantissimi insetti. Tutto questo determina una situazione potenzialmente esplosiva».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Comprendo che a breve si ritorna al voto, comprendo che l’attuale sindaco a qualcuno non piace, ma dal 2008, oggi, solo oggi si trasmette tutto alla Procura della Repubblica. Gli altri sindaci e amministratori dove erano? Cosa facevano?
Condivido dalla prima all’ultima parola del Signor Monachesi quello che non hanno fatto in 40 anni adesso si pretende che venga fatto prima di subito che muserole !!!
…Mi sembra che il consigliere che ha fatto l’esposto sia lì da soli tre anni, e non abbia mai fatto parte di alcuna lista o partito delle recenti amministrazioni. @Sergio Bartoloni consiglio un bel paio d’occhiali più che una “muserola” (anche se ogni tanto un bel tacere…)
Ottima iniziativa! E per i critici che recitano il solito “ma allora quelli che c’erano prima”, basta leggere tutto e non fermarsi alle prime righe: dopo varie sollecitazioni, “il 19 settembre 2023 è stata fatta un’ispezione condotta da polizia locale e vigili del fuoco” con tanto di “verbale di contestazione verso la proprietà dicendo che il Comune avrebbe fatto una ordinanza di pulizia a carico della proprietà (entro 30 giorni) e in mancanza il Comune sarebbe intervenuto ponendo a carico della proprietà le spese”. È passato un anno eppure “Niente è stato fatto”!