Colpo dal figlio dell’avvocato Castignani,
sparisce Maserati da 300mila euro:
in due a giudizio per il furto

MONTECOSARO - Udienza dal gup del tribunale di Macerata. Sarebbe stata rubata sia la costosissima supercar (la cui vendita ha portato sotto accusa altre 3 persone, due vanno a processo e una è stata prosciolta), sia una Porsche da 90mila euro e poi quadri e un mobile del 500. La posizione di un sesto imputato (che doveva rispondere di ricettazione) è stata stralciata

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Una Maserati Khamsin

di Gianluca Ginella

Un furto di un paio di fuoriserie, tra cui una Maserati del valore di 300mila euro, di quadri, di un mobile del ‘500 e di una recinzione in ferro (50mila euro) è finito al centro, anche per i successivi movimenti della Maserati, di un’udienza preliminare che si è svolta oggi al tribunale di Macerata. Gli imputati erano sei, uno di loro (accusato di ricettazione) è irreperibile e la sua posizione è stata stralciata, altri quattro sono stati rinviati a giudizio e per l’ultimo il gup Giovanni Manzoni ha deciso il non luogo a procedere.

Per prima cosa c’è il furto. A subirlo Brenno Castignani, figlio dell’avvocato Achille Castignani (il legale è scomparso lo scorso 19 luglio e pure lui risultava parte offesa in questa vicenda). Il colpo, secondo l’accusa, sarebbe stato messo a segno da due degli imputati: Massimiliano Moroni, 46enne di Macerata, domiciliato a Morrovalle, e Massimo Iommi, 62, di Morrovalle.

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L’avvocato Paolo Cecchetti

Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Rosanna Buccini, i due uomini il 24 maggio del 2022 sarebbero entrati nell’abitazione di Brenno Castignani, a Montecosaro, sfondando una finestra e tagliando una grata. Avrebbero portato via diversi quadri, un mobile del 1570 di ingente valore, attrezzi da lavoro, una recinzione in ferro del valore di circa 50mila euro. Poi, continua l’accusa, avrebbero portato via anche tre auto. Una Maserati Khamsin del valore di 300mila euro, una Porsche 993 del valore di circa 90mila euro e una Lawil S3 spider del valore di circa diecimila euro.

Per coprire il furto, prosegue il pm, avrebbero appiccato il fuoco nella camera da letto dell’abitazione di Brenno Castignani (da qui la contestazione di danneggiamento a seguito di incendio).

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L’avvocato Paolo Cammertoni

I due uomini, insieme al 40enne Franco Properzi, sangiustese, pure lui imputato, sono accusati di sostituzione di persona. Per riuscire ad ottenere la radiazione per l’estero e la successiva vendita della Maserati, si sarebbero attribuiti il nome di Brenno Castignani inducendo in errore il titolare di una agenzia di pratiche auto. Questo il 25 maggio del 2022, giorno successivo al furto.

Massimiliano Moroni e Massimo Iommi sono poi accusati di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Avrebbero cercato di nascondere che la Maserati proveniva da un furto e lo avrebbero fatto mettendola in vendita (il 25 maggio 2022) a un 61enne del Foggiano (finito sotto accusa per ricettazione), al prezzo di 25mila euro.

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L’avvocato Paolo Carnevali, che assiste la parte civile

I soldi sarebbero stati versati su un conto corrente lituano riconducibile a Massimiliano Moroni, poi trasferiti ad un altro conto corrente lituano, intestato al 51enne Lorenzo Mercuri, di Fermo, che poi con altri bonifici li avrebbe trasferiti in parte su di un conto corrente intestato a Franco Properzi (19.800 euro) e in parte (3.400 euro) all’imputato (difeso dall’avvocato Roberta Bizzarri) la cui posizione è stata stralciata (per questo giro di denaro a Mercuri viene contestato il riciclaggio, mentre Properzi è stato prosciolto oggi dall’accusa di ricettazione).

Mercuri e Properzi sono poi accusati di riciclaggio perché avrebbero contribuito, secondo l’accusa in modo determinante, al buon esito della compravendita della Maserati operando in modo da nascondere che provenisse da un furto.

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L’avvocato Roberta Bizzarri

Per quanto riguarda l’acquirente, il 61enne del Foggiano, oggi il gup Giovanni Manzoni ha disposto il non luogo a procedere. L’uomo è assistito dall’avvocato Carlo Mari, che spiega: «Non era a conoscenza della provenienza illecita dell’auto». Sono invece stati rinviati a giudizio Moroni, Massimo Iommi, Lorenzo Mercuri, e Properzi (ad eccezione della contestazione relativa al ricevimento dei 19.800 euro sul suo conto corrente: su questo il gup ha disposto il non luogo a procedere). Al processo si è costituito parte civile Brenno Castignani, assistito dall’avvocato Paolo Carnevali. Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Paolo Cecchetti e Paolo Cammertoni, Alessio Silvi, Stefania Giannini.

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