«Centro commerciale Simonetti:
la posizione scomoda della maggioranza
tra presunti obblighi e reali esigenze»

L'INTERVENTO di Gianluca Puliti - L'azienda ha da anni l'autorizzazione per realizzare un parco commerciale per cui ha versato 350mila euro e donato la chiesa di San Rocco. Da chiarire gli obblighi dell'amministrazione, il reale impatto sulla viabilità e le intenzioni dell'impresa. I partiti intanto cercano uno scudo giuridico per giustificare l'approvazione come atto dovuto

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Gianluca Puliti

di Gianluca Puliti*

Com’è noto, F.lli Simonetti S.p.A. ha, da svariati anni, le necessarie autorizzazioni per edificare a Piediripa un cosiddetto parco commerciale (in stile Corridomnia, per intendersi).

In conseguenza di ciò ha versato 350mila euro a titolo di anticipo di oneri e ha “donato” al Comune l’ex chiesa di San Rocco in vicolo Costa. Oggi F.lli Simonetti vorrebbe rinunciare a costruire quella tipologia di centro commerciale per realizzare, invece, una grande struttura di vendita.

La questione presenta aspetti controversi che l’amministrazione dovrebbe chiarire, innanzitutto a se stessa.

Il primo: taluni sostengono che, di fatto, tale libera scelta dell’imprenditore sarebbe vincolante per il Comune, ma questa posizione, in punta di diritto, sembra ben poco convincente.

Persuade di più la tesi contraria, secondo cui l’amministrazione non avrebbe nessun obbligo nei confronti del nuovo progetto di F.lli Simonetti.

E poiché l’eventuale diniego del Comune alla riconversione proposta dall’imprenditore non farebbe venire meno le autorizzazioni sin qui concesse, non c’è alcuna ragione per restituire le somme e i beni patrimoniali ad esse collegate e conferiti a suo tempo.

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Un rendering del progetto Simonetti a Piediripa

Secondo tema: la viabilità. L’ampliamento della strada a quattro corsie prevista dal nuovo progetto riguarda, bene che vada, il solo tratto di strada compreso tra il Bar Torquati e la rotatoria posta nei pressi dell’autolavaggio.

Non si dice, però, che la restante viabilità resterebbe a due corsie, che finirebbero per congestionarsi ancora di più di quanto non lo siano adesso, qualora il centro commerciale richiamasse anche solo la metà dei visitatori auspicati da F.lli Simonetti.

E’ lecito presumere, quindi, che l’intera frazione di Piediripa pagherebbe duramente le conseguenze di un incontrollato aumento del traffico.

Sin qui l’amministrazione comunale. Ma anche F.lli Simonetti S.p.A. dovrebbe chiarire alcuni aspetti che per ora rimangono nebulosi.

Intanto sarebbe utile capire perché ha tergiversato per tutti questi anni, poiché già nel 2010 aveva le carte in regola per costruire. Nel frattempo il mondo del commercio è cambiato radicalmente e sono nati e cresciuti il Cuore Adriatico a Civitanova, Corridomnia, il Centro Commerciale Retail Park a Tolentino, il supermercato Oasi a Macerata, il parco commerciale a Piane di Potenza di Montecassiano.

E siccome tutti questi insediamenti di vendita restituiscono la sensazione che il mercato sia ormai saturo, qualcuno potrebbe legittimamente chiedere a F.lli Simonetti su quali basi, in virtù di quali dati e proiezioni, ritiene che l’investimento che prospetta sia ancora sostenibile e remunerativo. Investimento che nel 2021 F.lli Simonetti stimava essere nell’ordine di 60 milioni di euro, ma che, alla luce dell’impennata dei prezzi dell’edilizia di questi ultimi tre anni, è persino passibile di essere rivisto al rialzo.

Queste basiche riflessioni originano un’altra domanda. Qual è il piano commerciale che sta alla base dell’intrapresa di F.lli Simonetti? Ovvero, come e con chi intende riempire gli spazi di vendita della nuova struttura.

Non è una domanda impertinente né astrusa. Difficile credere che qualcuno si accinga a spendere la bellezza di 60 milioni di euro senza avere assicurazioni in tal senso, anche se le dichiarazioni dell’imprenditore in sede di presentazione del nuovo progetto sembravano, sul punto, piuttosto lacunose.

In ogni caso se la nascita del centro commerciale dovesse portare, come conseguenza, alla chiusura di strutture commerciali vicine si determinerebbe un problema sociale e urbanistico di non poco conto perché ci ritroveremmo con grandi costruzioni vuote, magari buone per gli squatters, ma destinate a cadere nel degrado esse stesse e tutto quello che si trova nelle vicinanze.

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Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata

E’ nota l’idiosincrasia di molti maceratesi, in particolare della frazione di Piediripa, verso questa operazione.

Basta andarsi a rileggere le numerose prese di posizione e i tanti commenti puntualmente registrati da Cronache Maceratesi in questi anni. In molti pensano che siano più i problemi dei benefici e in pochi ritengono che ci sia una vera necessità di un altro grande centro commerciale.

Lo sa bene il centrodestra che è chiamato, anche dalla diffida di F.lli Simonetti S.p.A., a decidere definitivamente, ma che invece continua a prendere tempo e a traccheggiare, non senza qualche ambiguità.

Lo ha capito da tempo il Pd che, già nel 2018, insieme alla maggioranza e all’opposizione di allora (con in testa il Movimento 5 Stelle e Anna Menghi, da sempre strenui oppositori dell’operazione Simonetti) votò in Consiglio comunale un ordine del giorno contrario al centro commerciale.

La maggioranza si trova in una posizione scomoda. Si capisce che non si straccerebbe le vesti in caso di approvazione del centro commerciale.

Anzi. Ha bisogno, però, di uno scudo giuridico che dica che sta compiendo un atto dovuto, per non essere accusata di venir meno alle promesse elettorali e di non essere ritenuta responsabile dei problemi di viabilità che il nuovo insediamento commerciale potrebbe causare a Piediripa. Poco importa se tutto era cominciato quando il Pd era al governo.

L’amministrazione Parcaroli, scelta dagli elettori anche per rimediare agli errori veri o presunti di chi l’aveva preceduta, verrà comunque biasimata per essere stata indulgente verso un’iniziativa imprenditoriale che viene vista come il fumo negli occhi anche dal suo elettorato di riferimento.

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Il consiglio comunale di Macerata

E se il Consiglio comunale dicesse no? F.lli Simonetti S.p.A. potrebbe aprire un contenzioso e chiedere al Giudice amministrativo di annullare il pronunciamento negativo reclamando persino un qualche ristoro delle spese sostenute.

In ogni caso le conseguenze della decisione del Giudice verrebbero affrontate dalle amministrazioni che verranno, non prima delle prossime competizioni elettorali. In definitiva, l’alternativa non sembra così indigesta soprattutto se si vuole rivendicare coerenza e attenzione per Piediripa e per il commercio cittadino.

In effetti, gli anni sin qui trascorsi inutilmente, anche per merito di F.lli Simonetti, fornirebbero al Consiglio comunale più di un argomento per motivare un diverso orientamento alla luce dell’attuale situazione del commercio locale e di un’accresciuta sensibilità rispetto alle conseguenze negative dell’edificazione di grandi e impattanti costruzioni a destinazione commerciale.

*Gianluca Puliti, ex dirigente del Comune di Macerata

 

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