Il Tubaldi di Recanati è troppo caro:
la Maceratese giocherà a San Severino

CALCIO - Dalla giunta leopardiana è arrivata la proposta di affitto dell'impianto, poco meno di 10mila euro ogni tre partite. Il club biancorosso l'ha ritenuta eccessivamente esosa, per le prime gare fra Coppa e campionato con ogni probabilità si giocherà al Soverchia

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Lavori all’Helvia Recina

Aggiornamento delle 18,30 – Manca soltanto l’ufficialità che arriverà nelle prossime ore: la Maceratese ha scelto il campo alternativo all’Helvia Recina dove giocare le prime gare di coppa e di campionato.

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Il Soverchia di San Severino

Sarà il Soverchia di San Severino Marche lo scenario del debutto stagionale della squadra allenata da Possanzini, 0 campo già utilizzato poche settimane fa dalla Rata per un’amichevole contro i locali. Scelta anche favorita e facilitata dal gemellaggio da sempre esistente tra le due tifoserie entrambe bianco rosse.

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di Mauro Giustozzi

Colpo di scena, salta il campo neutro di Recanati per la Maceratese che ora dovrà di corsa individuare un nuovo stadio dove poter giocare le prime partite casalinghe della stagione, già il 1° settembre in Coppa Italia contro il Montefano e poi successivamente contro Fano e Montegranaro di campionato in programma rispettivamente il 15 e 29 settembre.

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Il Tubaldi di Recanati

Auspicando che poi, ad ottobre, l’Helvia Recina torni ad essere disponibile per poter limitare a tre sole gare quelle da giocare lontano dal capoluogo.

Sembrava il ‘Tubaldi’ la destinazione individuata dalla società per trasferirsi momentaneamente ma, stamattina, dalla giunta leopardiana è arrivata la proposta di affitto dello stadio, una cifra che la società biancorossa ha ritenuto eccessivamente esosa, per cui il discorso si è chiuso subito.

La somma richiesta per affittare l’impianto recanatese sembrerebbe essere stata di poco inferiore agli stessi prezzi che la Recanatese pagò al Comune di Macerata (le tariffe allora furono di 3500 euro per le gare in notturna e 2500 per quelle di giorno) in occasione dello spostamento di qualche anno fa per i lavori in corso al Tubaldi.

Fermo restando che ogni amministrazione comunale può chiedere quello che ritiene lecito per affittare un bene di sua proprietà, va detto che tra le due situazione c’è la differenza che nel primo caso la Recanatese disputava un campionato professionistico di serie C con costi generali molto più elevati, ed introiti maggiori da sponsor e tv, mentre in questo caso la Maceratese disputa il torneo regionale di Eccellenza che è dilettantistico ed anche lo status del club è rappresentato da un’associazione sportiva dilettanti e non una srl come all’epoca era la società leopardiana.

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La Recanatese in campo all’Helvia Recina durante il primo campionato in Lega Pro

Fermo restando che ogni amministrazione comunale può chiedere quello che ritiene lecito per affittare un bene di sua proprietà, va detto che tra le due situazione c’è la differenza che nel primo caso la Recanatese disputava un campionato professionistico di serie C con costi generali molto più elevati, ed introiti maggiori da sponsor e tv, mentre in questo caso la Maceratese disputa il torneo regionale di Eccellenza che è dilettantistico ed anche lo status del club è rappresentato da un’associazione sportiva dilettanti e non una srl come all’epoca era la società leopardiana.

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Il comunale di Villa San Filippo a Monte San Giusto

Comunque capitolo chiuso per il Tubaldi la dirigenza della Rata si è gettata a capofitto alla ricerca di un nuovo impianto.

Una delle prime ipotesi valutate è il campo sportivo di Villa San Filippo, centro federale, dove lo scorso anno il Chiesanuova giocò gran parte delle gare casalinghe per indisponibilità del suo impianto e dove anche la Maceratese fu costretta a giocare in occasione della sfida di campionato in casa del Montefano, per motivi di ordine pubblico. Un’altra ipotesi riguarda il campo di San Severino. 

Peraltro il calendario si incastra bene con quello della Sangiustese che vi gioca le sue partite interne sino alla sesta giornata quando è in programma Maceratese-Sangiustese.

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La tribuna del San Giobbe di Filottrano

Ma non sarebbe l’unica ipotesi allo studio della società. Escludendo altri stadi della provincia, come Tolentino e Matelica, per i rapporti tesi che ci sono tra le rispettive tifoserie il che porterebbe ad un certo diniego da parte delle autorità di pubblica sicurezza, potrebbe spuntare anche la pista del campo sportivo di Filottrano, il San Giobbe, che ha le carte in regola per ospitare partite sino al torneo di Eccellenza.

Nelle prossime ore ci sarà la decisione definitiva con la società che poi indicherà alla Federazione il campo alternativo all’Helvia Recina dove disputare le prime partite ufficiali della stagione 2024-25.

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