La scuola a Valfornace
Parte il cantiere del polo scolastico Ugo Betti a Valfornace. Il Comune, che è il soggetto attuatore dell’intervento, ha infatti firmato l’Ordine di acquisto (Oda) dei servizi di direzione lavori, per un intervento di demolizione e ricostruzione che in totale vale 5,1 milioni di euro.
«Si tratta di un esempio concreto di come gli “accordi quadro” messi a terra dall’attuale gestione della struttura commissariale siano in grado di velocizzare le pratiche di ricostruzione – si legge in una nota – : grazie a questo strumento, infatti, sono stati attivati anche il servizio dei lavori e del collaudo, per cui a giorni si procederà con la consegna degli stessi lavori. Per l’intervento, inoltre, è previsto anche l’accesso all’incentivo “conto termico” per la cifra di 658mila euro, utile a svolgere lavori di efficientamento energetico sull’edificio».
«Il progetto della Ugo Betti di Valfornace è di fondamentale importanza per tutto il territorio circostante e incarna perfettamente la visione di ricostruzione e riparazione che rappresenta la cifra di questo mandato – commenta Il dommissario Sisma 2016 Guido Castelli -. Il nuovo polo è stato infatti concepito per rispondere alle esigenze della popolazione scolastica del presente ma anche in un’ottica futura di ripopolamento. Voglio inoltre ricordare che se oggi siamo qui a testimoniare continui avanzamenti nella ricostruzione pubblica, è anche grazie allo sblocco degli Accordi quadro dell’Ordinanza 31, che ci consentono di veder partire le scuole, compresa quella di Valfornace, e a un grande lavoro di squadra con il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’Ufficio speciale ricostruzione e, in questo caso, il sindaco Massimo Citracca».
«Si tratta di un passaggio fondamentale per la nostra comunità e per i nostri ragazzi – commenta il sindaco Massimo Citracca – Da molto tempo stiamo aspettando questa nuova ripartenza e dopo aver superato alcuni problemi durante la progettazione abbiamo firmato il contratto con la ditta proprio prima di Ferragosto. Sono stati pubblicati anche i bandi per la case popolari di via Don Luigi Orione e per la sede municipale in piazza Vittorio Veneto, e presto vedremo partire i lavori. Tre novità che restituiscono fiducia alla nostra popolazione. Ringrazio per questo la struttura commissariale e il commissario Castelli per una collaborazione quotidiana che è fondamentale per sbloccare le problematiche che possono presentarsi in fase progettuale e non solo».
Il progetto prevede la realizzazione di una scuola materna, una scuola primaria, una scuola secondaria, una mensa con cucina annessa, e una palestra che potrà essere utilizzata anche dalla comunità locale. Il polo scolastico sarà articolato in più corpi distinti, tutti disposti su un unico livello fuori terra, con una superficie complessiva di circa 1.381 metri quadrati.
La scuola materna è progettata per ospitare fino a 15 bambini, mentre la scuola primaria e la scuola secondaria possono accogliere rispettivamente fino a 55 e 33 studenti. La mensa è dimensionata per servire gli studenti in turni distinti e la palestra è stata progettata con dimensioni e dotazioni conformi alle normative sportive, garantendo la possibilità di utilizzo anche al di fuori dell’orario scolastico.
....anche una Scuola superiore di II° grado non sarebbe male....in base al numero degli alunni, sempre più numerosi nell' entroterra maceratese!! Boh!
Ora Speriamo solo che non ci vogliano altri 8 anni per ultimare i lavori
Mi auguro che non siano altri "capolavori" come le due scuole alle ex casermette, che la propaganda "fide" di Carancini e compagni definirono innovazione architettonica di grande valore. Incaricate pure architetti di partito, (è sempre stato così) ma appurate che sappiano fare architettura.
Ora Speriamo solo che non ci vogliano altri 8 anni per ultimare i lavori !
Lodevole costruzione a.scopo scolastico
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Menomale che a Val fornace s’incomincia ad interessarsi anche di cultura e non sempre di campi da gioco, che sono l’arma più antica e più efficace per distrazione di massa, “Poco pane e tanto circense.”