Il foro tronco conico rovesciato sulla sommità della cisterna, dove si innestava il primitivo collo del pozzo
di Luca Patrassi
Il percorso delle acque, e la riscoperta delle fonti, sta caratterizzando l’azione dell’assessore comunale all’Urbanistica e ricercatore appassionato Silvano Iommi. Idee, progetti ed azioni nei limiti del possibile visto che spesso la riscoperta dei siti pone problemi anche di sicurezza statica, i secoli passano, l’acqua anche e magari incide nella solidità delle opere murarie originarie. Intanto proseguono i lavori di valorizzazione storico-identitaria e naturalistica dell’antico sito cultuale di Santa Maria in Telarasiano, oggi Torregiana.
La copertura a cupola con foro centrale sulla volta vista dall’interno della cisterna nel corso di una ispezione.
L’assessore Silvano Iommi
«I lavori proseguono – osserva l’assessore Silvano Iommi – con finalità anche didattiche sulle particolari caratteristiche idrografiche dell’area che vede nel profondo di una antichissima ed enorme cisterna voltata a cupola (forse di origine picena), la sorgente del grande “Rivus Valteja” il quale, attraversata quella che oggi chiamiamo volgarmente Contrada Fonte Scodella, costituisce, insieme al Trodica, uno dei maggiori affluenti di destra del medio Chienti maceratese».
Il fondo della cisterna prima del suo svuotamento in fase di pulizia
Con la pulizia dell’area sono tornati ben visibili il foro tronco conico rovesciato sulla sommità della cisterna dove si innestava il primitivo collo del pozzo, la copertura a cupola con foro sulla volta, il rivestimento in cotto nella cisterna di accumulo, lo strato più antico della cisterna pavimentata a mosaico lapideo con tracce dei fori di penetrazione dell’acqua di falda. Durante i lavori di scavo sono stati ritrovati gli originari lapidei che formavano la vera sommitale del pozzo. Non solo scavi ma anche recupero e risistemazione dell’area adiacente, consistiti nel dissotteramento dei manufatti, nella sistemazione del fontanile e nella predisposizione dei percorsi pedonali.
Ritrovamento durante lo scavo dei settori circolari lapidei formanti per incastro la “vera” sommitale del pozzo primitivo
Visto che si tratta di acqua, di una risorsa vitale, oltre all’azione di recupero dei manufatti di diversi secoli fa, il Comune, e in particolare l’assessore Iommi con il sostegno dei tecnici, ha pensato di sfruttare il lavoro svolto non solo a Torregiana ma in tutte le altre fonti della città.«Un serbatoio da 15mc – cocnlude l’assessore Iommi – andrà interrato nei fontanili attivi che andremo a recuperare con gli appalti già effettuati sino ad ora (Maddalena, Agliana e Pozzo del mercato). La stima è di recuperare circa 15 mila litri d’acqua al giorno per usi pubblici non potabili per ciascun serbatoio installato».
Fase preliminare di ripulitura e dissotterramento dei manufatti
Operazione non da poco se si considera che quell’acqua finora andava dispersa nel terreno e che per irrigare parchi e i campi sportivi il Comune preleva dall’acquedotto. Dunque un progetto di recupero della storia e di ulteriore abbattimento della già bassa quota di dispersione idrica a Macerata.
Tracciatura e predisposizione dei percorsi pedonali attrezzati per l’attraversamento del parco-giardino e la sosta presso il fontanile, dotato di ausili audio e video oltre che di idonea illuminazione
La fossa scavata per realizzare il fontanile in modo da avere la giusta pendenza atta a garantire l’arrivo dell’acqua per gravità dalla cisterna posta più a monte
Serbatoio da 15mc che andrà interrato in tutti i fontanili attivi
Lo strato più profondo e antico della cisterna pavimentata a mosaico lapideo, con tracce dei fori di penetrazione dell’acqua di falda
Abbiamo l'assessore Indiana Jones
ma secondo voi, costa di meno usare un serbatoio moderno, fatto con materiali adeguati e magari, udite udite, anche igienico a tal punto da poterlo usare anche per l'acqua potabile, oppure fare un'operazione di recupero di un qualcosa di inutilizzato per decenni e che sicuramente necessita di laboriosi e costosi lavori per rimetterlo in funzione?? Attendo con ansia che qualcuno dica agli elettori maceratesi che rimettere a posto questi serbatoi costi decisamente meno che usarne di nuovi. Tra l'altro, Macerata è ai primissimi posti a livello nazionale per il basso tasso di dispersione dell'acqua, quindi tutta questa esigenza di spendere soldi per qualcosa che già funziona bene io non la vedo. Ma tant'è: se si spendono 3 milioni di soldi pubblici per delle inutilissime ciclovie, come non spendere soldi per dei serbatoi da recuperare??
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Una grande passione e una grande competenza. Sono curiosissimo di gustare l’esito finale di tutta l’operazione.
In sostanza il serbatoio, capacità 15 mc, si riempe in 24 ore.