di Gabriele Censi
Un condominio di 10 appartamenti in pieno centro a Muccia, colpito, come la gran parte degli immobili della zona, dal sisma del 2016 diventa un caso di studio, grazie al desiderio dei proprietari di riavere l’edificio come prima ma con una innovativa tecnica costruttiva.
Il propulsore di questo processo è stato Massimo Corsi, uno dei condomini, allora era assistente stradale della Provincia e ha vissuto quei giorni del 2106 rischiando in prima persona. Scelto come amministratore condominiale si è attivato per la ricostruzione e dopo alcune ricerche ha scelto di affidarsi alla Rubner. La Rubner Holzbau è un’azienda leader a livello internazionale nell’ambito delle costruzioni in legno e ha all’attivo diversi edifici multipiano, tra cui il Roots di Amburgo, attualmente identificato come l’edificio in legno più alto della Germania. Tutto nasce da una promessa fatta ad una bambina di 4 anni, sua figlia Marta: «In quel momento era difficile rispondere a una bambina di quattro anni impaurita che aveva la speranza di tornare a casa durante la notte. Purtroppo questo non era possibile, l’immobile era stato veramente danneggiato, i danni erano gravissimi e cosciente di quelli che sarebbero stati i tempi, mi ricordo che l’abbracciai e le dissi “papà non può portarti ora casa, ma farà del tutto per far sì che almeno in dieci anni tu possa rientrare”». Oggi il cantiere è alla fase finale, la costruzione multipiano è ben visibile nei suoi 1600 mq di superficie e 13 metri di altezza e la promessa può essere mantenuta. E’ una costruzione in legno e acciaio che poggia su una fondazione in cemento armato, il massimo della sicurezza e della efficienza. «Guarda al futuro, – ci dice Corsi – una soluzione costruttiva eco-sostenibile che garantisce un comfort termico e soprattutto anche di vivibilità, credo che questa sia una ottima soluzione che va bene per tutto il territorio e soprattutto su cui investire da adesso in poi».
Otto settimane di posa in opera della struttura in legno con 19 trasporti da Bressanone, protagonista principale la Rubner che ha una storia ormai quasi centenaria, una grande impresa che conserva però una guida familiare. «Non sono tante le aziende o le società che riescono a passare il secondo il terzo gradino del passaggio generazionale, – ci spiega il CEO della Rubner Holzbau, Peter Rosatti – noi attualmente siamo alla quarta generazione Rubner. I segreti dietro questa longevità sono la stabilità e la concretezza
data dall’esperienza e una visione proiettata al futuro, avere la squadra giusta, motivare la gente, metterli assieme in un barca che va nella stessa direzione». Tutto intorno al legno? «Siamo profondi conoscitori del legno come materia prima e delle sue molteplici prerogative. In qualità di specialisti nel settore siamo chiamati a lasciare un segno per il futuro sviluppo del settore. Ed è così che nascono opere che influenzano positivamente la nostra vita di oggi e quella delle generazioni future».
In sinergia con la Rubner per le parti legate alle opere edili, impiantistiche e di finitura c’è la Ascani Costruzioni, azienda di Grottammare della rete Renovo, che sottolinea anche il valore aggiunto di poter lavorare in tempi stretti con maggiore sicurezza del cantiere e in un ambiente pulito. La Rubner è sempre più presente con i suoi progetti sul nostro territorio, il direttore commerciale Raffaele Di Domenico parla di una richiesta crescente dei cittadini di abitare in edifici più sicuri: «L’esperienza più simbolica in questa provincia è stato la ricostruzione del residence Ambassador, per la complessità e per le dimensioni, perché parliamo di un multipiano di circa 9.000 m², con 108 appartamenti, dove fondamentalmente in questo edificio per la complessità di carattere ingegneristico (siamo in zona sismica 1), sono state usate diverse tecnologie del legno. pannelli in Xlam, pilastri e travi in legno lamellare, facciate in telaio. Il know how, la conoscenza ingegneristica di Rubner, la capacità di carattere produttivo aggiunta alla gestione del cantiere, hanno la massima espressione all’interno di questo specifico cantiere. Ovviamente qui ci troviamo in un intervento di dimensioni più modeste, ma stiamo parlando di un caso molto più vicino a quello che può essere il potenziale del mercato, più facile trovare interventi come quello in cui ci troviamo in questo momento. I vantaggi sono andare a realizzare una costruzione eco-sostenibile, dal punto di vista energetico e con una fortissima capacità anti-sismica».
(Articolo promoredazionale)
Il prossimo 24 agosto sono 8 anni dalla prima scossa di terremoto ..... e siamo ancora allo scheletro ..... c'è da esserne orgogliosi di questa pseudo ricostruzione ....
Così si costruisce negli USA. Una vera porcheria. Altro che sostenibilità.
Bravi e così che vorrei abitare
Insistono ancora con mattoni e c/a intanto la pecora cammina
La vere case ecologiche
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