Urologia, a Macerata intervento innovativo
con l’uso di un palloncino
«Procedura eseguita in 12 minuti»

SANITA' - Al reparto guidato da Lucilla Servi è stata eseguita un'operazione mini-invasiva per trattare la stenosi uretrale: «Consente di non impegnare tempo prezioso di sala operatoria, il cui risparmio agevola nella gestione dello smaltimento delle liste di attesa»

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Lucilla Servi

È stato effettuato nel reparto di Urologia di Macerata, diretto da Lucilla Servi, un intervento innovativo e mininvasivo di chirurgia endoscopica per trattare una stenosi uretrale.

Si tratta di una patologia molto diffusa, prevalentemente nella popolazione giovane, caratterizzata da una costrizione progressiva dell’uretra che può sviluppare un’ostruzione della stessa, sviluppando dei sintomi immediati o conseguenze secondarie quali cistiti e prostatiti. È più frequente nell’uomo e rara nella donna, ma può interessare l’uretra in qualsiasi tratto. La stenosi uretrale storicamente era associata alle infezioni dovute a malattie trasmesse sessualmente, ma può dipendere anche da traumi, ad esempio caduta su ringhiere, da bici o per patologie congenite (valvole uretrali) o acquisite (procedure mediche o chirurgiche).

Molti pazienti si presentano con varie tipologie di disturbi che vanno dall’esitazione minzionale ad un flusso ridotto, al gocciolamento post-minzionale oppure ad una sensazione di incompleto svuotamento. «L’intervento è stato eseguito utilizzando un dispositivo di recente concezione, innovativo e mininvasivo – spiega Servi — che, grazie alla farmaco-cinesi e alla dilatazione atraumatica operata da un palloncino gonfiabile in grado di dilatare il tratto di uretra ristretto, può risolvere il problema della stenosi uretrale. La rapidità della procedura, eseguita in circa 12 minuti, con una sedo-analgesia predisposta dall’equipe di Anestesia e rianimazione consente di non impegnare tempo prezioso di sala operatoria, il cui risparmio agevola nella gestione dello smaltimento delle liste di attesa».

«La mininvasività dell’intervento effettuato è stata resa possibile anche grazie alla strumentazione endoscopica in dotazione al reparto. Sono circa 50 i pazienti l’anno che noi trattiamo con questa patologia di età variabile, tra i 20 e i 65 anni. Un’ulteriore dimostrazione di come nell’ Ast Macerata il personale sanitario sia capace di coniugare innovazione tecnologica con elevate competenze professionali per garantire risposte di salute rapide ed efficaci ai pazienti», dichiara il direttore generale Marco Ricci.

«La giunta regionale dal suo insediamento sta investendo molto in dotazioni tecnologiche – dichiara il vicepresidente della Regione Filippo Saltamartini – e questo consente alle Aziende sanitarie territoriali di poter esprimere al meglio le potenzialità del personale per offrire ai cittadini marchigiani trattamenti sempre più all’avanguardia. Continuiamo a lavorare per rendere la sanità sempre più efficiente e tempestiva, e per garantire il potenziamento degli organici».

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