Un rendering della nuova casa di comunità
L’appalto dei lavori di realizzazione della casa di comunità e residenza protetta per anziani non autosufficienti a Civitanova è stato aggiudicato per un finanziamento di importo totale di 3,8 milioni, di cui 1 milione circa con fondi Pnrr e i restanti 2 milioni e 750mila euro con fondi regionali.
L’aggiudicazione riguarda la costruzione di un nuovo fabbricato in via Abruzzo a Civitanova, nelle immediate vicinanze del poliambulatorio esistente. La nuova struttura prevede all’interno ambulatori specialistici, dei medici di medicina generale e della guardia medica, oltre alla residenza protetta per anziani non autosufficienti con 20 posti letto in totale.
«Nella nostra Ast di Macerata saranno realizzate sette case di comunità, questo appalto è il sesto dopo quelli già aggiudicati e che riguardano Camerino, San Severino, Recanati, Macerata, Corridonia – dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci – partiranno a breve i lavori del primo lotto, parliamo di una struttura che va a potenziare i servizi sanitari erogati nei confronti della comunità costiera e che si trova in una zona facilmente raggiungibile dai cittadini».
«Con questa nuova organizzazione potenziamo la sanità territoriale, alleviando la pressione sulle strutture ospedaliere causata dalla carenza di medici. Stiamo lavorando per dare vita ad un nuovo modello di sanità, più vicina alla popolazione e ai bisogni sanitari e sociosanitari, e più tempestiva nelle risposte», dichiara il vicepresidente e assessore alla sanità della Regione, Filippo Saltamartini.
La realizzazione della casa di comunità è suddivisa in due lotti e ora è stato aggiudicato l’appalto per il lotto 1. L’edificio ospiterà al primo piano gli ambulatori specialistici, dei medici di medicina generale e della guardia medica con relativi servizi di supporto per un totale di circa 395 metri quadrati, mentre al piano terra si troveranno parte degli ambienti di servizio per la fruizione del primo piano.
La porzione di fabbricato a due piani si svilupperà parallelamente al poliambulatorio esistente, in prossimità del parcheggio esistente e gli ambulatori che si realizzeranno saranno a completamento di quelli già presenti nel poliambulatorio. Nello specifico, dal punto di vista distributivo, l’intervento è caratterizzato, al piano terra, da una bussola di ingresso, un locale accoglienza e informazioni, due servizi igienici con antibagno, un disimpegno che dà accesso sia alla residenza protetta che alla scala e all’ascensore che portano al primo piano degli ambulatori. Al primo piano sono previsti: una sala di attesa con affaccio sulla terrazza esterna, una zona accettazione, amministrazione, archivio, due servizi igienici per il pubblico con antibagno, due sale per l’esecuzione delle prestazioni sanitarie con doppio accesso (sia dal corridoio di distribuzione degli ambulatori che dalla zona di accettazione e attesa), sette sale per l’esecuzione delle prestazioni sanitarie, locali di servizio e due spogliatoi per il personale con servizi igienici e docce, separati in maschile e femminile.
Il lotto 2, invece, comprenderà, al piano terra, la realizzazione della residenza protetta per anziani non autosufficienti, il completamento delle aree lasciate al grezzo in fase di lotto 1 e la finitura delle aree esterne destinate a parcheggio e a verde.
Ancora cemento,ma come funzionerà chi ci sarà all interno ?il centro COVID abbandonato li ,ma certo che butta via i soldi degli altri e facile
e dove sono i medici? in ferie?
Centro covid vicino al cuore adriatico ? Abbandonato
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Soldi buttati?