Luca Buldorini e Anna Menghi
di Luca Patrassi
Doveva essere un semplice incontro del direttivo provinciale ma stamattina la riunione nella sede della Lega ha registrato a sorpresa le dimissioni di sette dei dieci componenti (Bertarelli, Apolloni, Sestili, Cognigni, Menghi, Pippa e Moriconi).
Un’operazione che – secondo alcuni – dovrebbe portare alle dimissioni del coordinatore provinciale Luca Buldorini. Dimissioni volte, in apparenza e in sostanza, a sfiduciare Luca Buldorini che è anche vicepresidente della Provincia guidata da Sandro Parcaroli.
Il commento del coordinatore provinciale: «Prendo atto del fatto che c’è stata a sorpresa questa iniziativa della parte menghiama del partito, la lettera di dimissioni è stata peraltro presentata da Bertarelli – osserva Buldorini -. Non hanno presentato una mozione di sfiducia nei miei confronti, si sono dimessi. Posso dire che ora valuterò la situazione con gli organismi di partito ed insieme valuteremo il da farsi. Non è casuale che questa iniziativa arrivi dopo la pubblicazione dei sondaggi che danno Parcaroli in crescita e dopo i tanti finanziamenti che sono arrivati al capoluogo. A qualcuno evidentemente questo non piace».
Il post di Luca Paolini
Tutto era rimasto sotto traccia, riservato fino a quando è apparso un post sulla pagina social di uno storico esponente della Lega, Luca Paolini: «Mi dicono fonti attendibili che il direttivo provinciale della Salvini Premier Macerata avrebbe sfiduciato – dimettendosi in blocco in misura maggiore del 50% dei componenti, (7 su 10) – il segretario provinciale, che decade automaticamente. Non si conoscono ancora i motivi in dettaglio ma è notorio che, da tempo, e basta leggere i giornali, c’era un crescente malessere per certi metodi gestionali, certa autoreferenzialità, certi protagonismi. Come solo due giorni fa hanno confermato le ultime due uscite eccellenti, in provincia, dei consiglieri Carbonari e Giacobbi e, a livello regionale, la perdita di ben 4 consiglieri regionali su 8 , di cui uno, Mirco Bilò ieri è entrato in Forza Italia dopo essere transitato al gruppo misto. Naturalmente non cambierà nulla. Sentiremo che va tutto bene, che per 1 che va 10 ne arrivano e che chi ha fatto questo passo è brutto, sporco e cattivo. Arriverà un altro commissario – non mi stupirei fosse la stessa persona – e avanti con i soliti slogan, i soliti “selfie”, i soliti annunci di cose dette come fatte mentre invece sono ancora in itinere, per arrivare alle Regionali , che però, se va avanti cosi, non saranno certo ricche di seggi. Ricordo che noi, la “vecchia Lega” senza soldi, senza “innesti esterni di quelli bravi” ma parecchi militanti “veri” , nel 2015 prendemmo il 13%, 69mila voti e 3 consiglieri. Con l’attuale 7/8% direi che più di 2 mi pare difficile».
Paolini aggiunge poi alcune considerazioni di carattere nazionale, tra i commenti al post c’è quello di Luca Buldorini che ammonisce: «Della Lega non ci si serve, si serve».
Quanto alla riunione di oggi è emerso anche che tra i sostenitori della linea di Luca Buldorini c’è l’assessore regionale alla Sanità e vicepresidente Filippo Saltamartini.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Che spettacolo triste poi ci si chiede perché la gente non va più a votare.
Ma le province non dovevano essere abolite? Se così è i dimissionari hanno compiuto semplicemente il loro dovere. Riduciamo i costi della politica!
Inaffidabili
Ed il teatrino dei pagliacci è sempre aperto…
Perché non si dimettono anche i leghisti di Civitanova M. . Assessori sempre assenti, c hi si dedica alle foto, decisioni sbagliate con spreco di soldi pubblici, ( area camper con €123.000 di costi ridotto ad erbacce senza mai aver visto un Camper), votazioni come sulla variante nefasta del Cristallo con voto dei consiglieri contrario poi….stranamente e senza nessun valido motivo ….a favore !!!!!
La lega con questi rappreesentanti non puo’ essere credibile !!!!!
Certo fa piacere sentire di un certo movimento all’interno del partito della Lega di Macerata.
E questa osservazione viene da chi non condivide in nulla le idee politiche di questo partito ma è convinto che dalla critica e nella dialettica possano venire idee nuove.
Ora mi aspetto, ma forse è chiedere troppo, che la Lega di Macerata ristrutturata (sperando che non arrivi il ‘deus ex machina’ da Roma come spesso accade) convochi il signor Sindaco che è della loro parte politica e gli chieda di cominciare a interessarsi della città che sta amministrando da quasi 4 anni; questo perché fra un anno i maceratesi chiederanno conto al signor Sindaco e ai leghisti del voto loro affidato nel 2020.