L’area interessata è stata transennata
AGGIORNAMENTO – Sono le 13 le famiglie che hanno dovuto passare la notte fuori casa a causa dei crolli che si sono verificati negli appartamenti del palazzo di via Severini ieri pomeriggio. Tre nuclei, per un totale di otto persone, sono stati accolti alla Domus San Giuliano, gli altri hanno trovato autonomamente una soluzione. I controlli hanno interessato 18 appartamenti, alcuni dei quali disabitati.
I residenti del palazzo di via Severino con la polizia locale
AGGIORNAMENTO DELLE 20,30 – Sono ancora in corso le verifiche sugli appartamenti del palazzo di via Severini interessati da crolli oggi pomeriggio. Il Comune intanto ha aperto il Coc anche per dare assistenza alle famiglie interessate. Sono 18 gli appartamenti da controllare, alcuni disabitati, 13 i nuclei familiari interessati, per un totale di 29 persone. Non è chiaro ancora al momento quante saranno quelle che dovranno passare la notte fuori casa: alcune persone saranno sistemate alla Domus San Giliano che ha dato la disponibilità, altre provvederanno da sole.
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Il crollo di pezzi di intonaco e muratura in uno degli appartamenti del palazzo
Crolli durante i lavori, evacuato un palazzo in via Severini. E’ successo a Macerata, intorno alle 17, nella via tra corso Cairoli e parcheggio Sferisterio. Nell’edificio è in corso la ristrutturazione della facciata e per cause ancora in corso di accertamento all’improvviso dall’interno delle case hanno iniziato a sentire dei rumori assordanti, parti di intonaco e di muratura sono crollati sul pavimento, buttando già quadri, mensole e suppellettili.
I residenti sono scappati dalle abitazioni e hanno lanciato l’allarme. Sul posto sono arrivati vigili del fuoco, 118, polizia locale e tecnici del Comune. Nessuno è rimasto ferito, tanta la paura. Piano piano adesso i vigili del fuoco stanno evacuando tutto il palazzo, per effettuare verifiche sugli appartamenti. Salvati anche diversi animali domestici. Sono 13 i nuclei familiari interessati, per un totale di 29 persone che dovranno attendere per capire se potranno rientrare nelle loro abitazioni.
(foto Falcioni)
(in aggiornamento)
Gli intonaci sono stati fatti bene, sto pensando alla ricostruzione del terremoto mi viene da piangere!!!!
Giorgio Carlini chissà se erano i nostri amici muratori della ristrutturazione di Corso Cavù
Elisa Bolognesi i nostri erano fior fiore di professionisti altroché...
Giorgio Carlini ancora me devo riprende.
Tutti i clandestini "non pago afito" scesi in strada .. ahahahah...che botta de cu....
I muratori di una volta erano bravissimi ora molti interventi vengono fatti in maniera molto sbrigativa ..........molte aziende improvvisate x il 110 % ora chiuse , chi vuol capire capisca.
Mari Anna Quando passi davanti ad un qualsiasi cantiere, fermati a leggere il cartello obbligatorio esposto, avrai modo di leggere: progettista; direttore dei lavori; direzione cantiere; assistente tecnico; responsabile della sicurezza; coordinatore della progettazione; coordinatore dei lavori; calcolatore statico; collaudatore in corso d'opera; poi dopo tutto questo elenco: impresa di costruzione. Tutti i nomi prima dell'impresa di costruzione sono RESPONSABILI, ammesso che quelli dell'impresa di costruzione non sappiano fare la O con il bicchiere, nel qual caso dovrebbero essere esonerati da tutti quelli che nell'elenco hanno conseguito una laurea o almeno un diploma. É difficile per te?
Mario Bianchi (tanti galli a cantà non si fa mai giorno), persone che non si vedono mai nei cantieri ........
Mari Anna Potrei essere d'accordo con te che alcuni dei tecnici elencati non si vedono mai o raramente sui cantieri, ma se succede in fattaccio, poi i nomi sono conosciuti e la Magistratura li chiama e sono dolori.
Lavori fatti perfetti e ben controllati
Porca qua il problema è serio mi dispiace x le famiglie evacuate dalle foto i danni sono seri si sa la causa?
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Una volta quando si aveva un tetto sopra la propria testa voleva dire: “Essere al sicuro” .Ora non più. Sono cambiati i criteri con cui si costruiscono i palazzi o sono più fragili i terreni su cui essi insistono?
Per un palazzo indebolito dai terremoti interventi anche modesti rappresentano la classica ‘goccia che fa traboccare il vaso’.