Il regolamento degli asili nido passa
ma il Comune viene bocciato in ortografia

MACERATA - L'atto proposto dall'assessora Katiuscia Cassetta è stato approvato con i voti della maggioranza ma dai banchi dell'opposizione sono stati evidenziati gli errori e refusi che conteneva. Cherubini (M5s): «Col correttore ne ho contati più di trenta». Ricotta (Pd): «Quanta sciatteria, ma qualcuno li legge questi documenti?». Fondamentali i sette emendamenti del dem Maurizio Del Gobbo

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Gli assessori Silvano Iommi e Katiuscia Cassetta

di Alessandra Pierini (foto Fabio Falcioni)

Il regolamento degli asili nido è stato approvato dal Consiglio comunale di Macerata con i voti positivi della maggioranza e l’astensione della minoranza. Minoranza che però ha evidenziato con tanti, troppi segni rossi gli errori di ortografia contenuti dall’atto proposto dall’assessora Katiuscia Cassetta. 

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L’intervento di Narciso Ricotta

Così la discussione si è protratta per più di due ore, pur concentrandosi più sulla forma che sulla sostanza, salvo alcune eccezioni. Due gli appunti tra i più diffusi da parte dei consiglieri di opposizione: la prima appunto sugli errori ortografici e i refusi fatti in sede di stesura. La seconda sul fatto che il regolamento è stato diffuso in momenti diversi, così alcuni consiglieri hanno avuto meno tempo di altri per documentarsi.
Consiglio-Comunale_FF-5-325x217Il primo a puntare il dito sulla sciatteria dell’atto è stato Roberto Cherubini (M5s): «Ho messo il correttore e ho contato più di 30 errori. Oltre al fatto che non approvo il metodo» ha detto. Narciso Ricotta del Pd ha parlato di «sciatteria offensiva» e se l’è presa anche col segretario: «Qualcuno li legge questi atti prima che arrivino in Consiglio o neanche sapete cosa c’è scritto?». Così anche Stefania Monteverde di Macerata Bene Comune che ha sottolineato: «E’ un argomento delicato per cui le cose vanno scritte per bene perché si comprendano nel merito, non solo nell’ortografia».

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L’assessore Andrea Marchiori e il sindaco Sandro Parcaroli

Ninfa Contigiani (Pd) è fuori dal coro e propone spunti di riflessione collettiva: «Ad esempio un problema per il quale non ho risposta ma sul quale vi chiedo di confrontarci è come far entrare in graduatoria anche i bambini nati nel secondo semestre, quando le graduatorie sono ormai chiuse». A metterci una pezza ha provveduto con ben sette emendamenti (più due a firma Contigiani), approvati dal Consiglio, il dem Maurizio Del Gobbo.

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L’assessora Cassetta

Ai numerosi rimproveri l’assessora Katiuscia Cassetta si è assunta la responsabilità: «La colpa è mia e del mio assessorato, correggeremo l’atto ma vi chiedo di non fermarvi a questo e invece di guardare la sostanza del regolamento». Il suo appello è stato ascoltato dalla maggioranza. Approvata anche una variante al piano regolatore relativa a un’area di via Pirandello proposta dall’assessore Silvano Iommi, una mera formalità.

Poi sempre perché la forma conta il presidente del Consiglio Francesco Luciani ha salutato tutti e in vista della partita Italia Croazia è esploso in un «Forza Italia» subito rettificato in «Forza Azzurri».

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Il consigliere Ripa ha annunciato ufficialmente l’inizio del suo percorso politico da indipendente

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Maurizio Del Gobbo

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