Via Santa Maria della Porta
di Mauro Giustozzi
Tanti cantieri e tanti eventi. Una tempesta perfetta nel creare in centro caos viabilità e parcheggi. Si può riassumere così lo sfogo di numerosi residenti del centro storico di Macerata che, soprattutto d’estate, sono costretti ai continui cambiamenti di sosta e viabilità per eventi e concerti. Manifestazioni che, se da un lato rappresentano un traino per la città, dall’altro tengono sotto scacco chi vive nel cuore del capoluogo e ogni volta è costretto a riorganizzarsi. Strade chiuse, divieti di sosta, nonostante il pagamento degli abbonamenti per residenti.
Via Basilio Basili
L’ultimo aggiornamento su cantieri attivi che occupano suolo pubblico segna il numero complessivo di 121 di cui ben 35 in centro storico. Le lamentele maggiori arrivano dalla zona del Duomo e della cosiddetta Cocolla, dove viene segnalato che sono letteralmente scomparsi stalli di sosta auto a causa di un cantiere che ha occupato tre posti auto. Piazza Strambi e via Gioberti risultano essere le uniche aree che danno sfogo per la sosta delle auto consentita ai residenti, quando questi posti non vengono occupati abusivamente da chi non ne ha diritto. Sempre restando nell’area sud del centro anche su via Basili sono comparsi cartelli di divieto di sosta, un tratto di via Santa Maria della Porta che collega via Basili con via Lauro Rossi, via Gioberti e la stessa via Lauro Rossi dove la parte che non aveva divieti di transito e di parcheggio dei residenti è stata però occupata da un cantiere. Anche se la parte iniziale di via Rossi, dove non si potrebbe sostare per la presenza del cantiere, è invece preda di parcheggio abusivo.
Via Lauro Rossi
La questione è anche legata poi alla modifica della viabilità legata alle manifestazioni estive, in particolare il Mof ed i concerti di Sferisterio Live, che comporta la totale chiusura alla viabilità di piazza Mazzini ed uno sconvolgimento del traffico dentro le mura, con inversione di marcia in via Padre Matteo Ricci, auto che risalgono via Rossi e si immettono poi su via Santa Maria della Porta. Questo comporta la necessità di eliminare stalli di sosta che creerebbero difficoltà alla circolazione così modificata. Le vie devono restare libere per l’eventuale passaggio sia delle auto di residenti e non, ma pure dei mezzi di soccorso e gli abitanti subiscono il disagio.
Una situazione ciclica che si ripete ogni estate, così come le proteste di chi risiede in centro ma talvolta ha difficoltà ad arrivare nei pressi della propria abitazione anche semplicemente per scaricare la spesa. «Il problema lo abbiamo presente – afferma l’assessore alla polizia locale Paolo Renna – tanto da aver aumentato i parcheggi residenti a Rampa Zara e piazza Strambi, stiamo valutando ulteriori accorgimenti sui cantieri in particolari quelli fermi o dormienti.
E’ allo studio la riapertura negli orari 10-14 e 16-19 di via Mozzi e via Crispi, concordata con i residenti, col ripristino in uscita della telecamera perché ci siamo accorti che, fuori orario della ztl, le persone transitavano in queste vie, risalendo da piazza Mazzini, andando ad occupare poi i pochi stalli di sosta dei residenti. Un’altra ipotesi è quella di poter offrire qualche spazio ai residenti lungo viale Trieste, subito dopo Porta Convitto, lasciando la regolamentazione a disco orario com’è adesso, eccetto però i residenti che hanno il permesso. Va anche detto che, ad esempio alla Cocolla, sono stati tolti dei posti di sosta abusiva dove venivano parcheggiate auto dai residenti che in quel luogo non potevano stare. I controlli li abbiamo aumentati ma non nego che si faccia fatica con le forze che abbiamo. L’auspicio è che presto possa partire il progetto del parcheggio a Rampa Zara che risolverebbe la questione, con la sosta attorno alle mura poi dedicata esclusivamente ai residenti».
Il tema della sosta in città, sollecitato da chi abita dentro le mura urbane, è spesso al centro degli incontri del consiglio di quartiere 2. «Il tema è difficile da affrontare e risolvere perché agli eventi che portano lustro e prestigio a Macerata non si può rinunciare – dice il coordinatore Alberto Binanti – mentre i cantieri hanno scadenze ravvicinate e non possono quindi essere rinviati. Quello che si richiede ai residenti è di fare un sacrificio in questo momento per poter avere in futuro una città più decorosa, più bella. Faccio l’esempio dello slargo di piazza Nazario Sauro, dove pure sono stati tolti posti auto anche se l’amministrazione non ha ancora adottato una decisione definitiva. E’ comprensibile il disagio di chi vive in centro storico: soluzioni immediate purtroppo non ne vedo, quella definitiva sarebbe il nuovo parcheggio a Rampa Zara di cui si parla sempre ma dall’oggi al domani l’unica possibilità è cercare di razionalizzare quello che c’è apportando piccoli miglioramenti alla sosta segnalandoli all’amministrazione comunale».
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Dilettanti
Il "Modello Parcaroli" fa acqua da tutte le parti.
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Chiamate Carancini, lui ama il centro storico, ci ha fatto pure un intervista oggi. Così il circo è completo.
In compenso mi è stato riferito che ieri la polizia locale ,,di buona lena ha sistemato una pattuglia con il telelaser in via due fonti ( quella che collega via dei velini a via Ghino Valenti…per capirci uscita prima della filarmonia.) Attualmente la via piu breve e più trafficata per raggiungere Villa Potenza da via dei Velini..
Ho sempre più la sensazione che questa amministrazione faccia di tutto, e non solo per la situazione al centro storico, per ricordarci il motivo per cui la nostra città si chiama Macerata.
Sono uno di quei residenti in centro storico, che ostinatamente persiste nel rimanervi (da sempre). La situazione attuale è paradossale: le auto – sia pure per un giretto – non arrestano il loro flusso in piazza, i residenti non sanno più dove cacchio parcheggiare, poi ci sono alcune vie chiuse al traffico per un mistero della fede (tipo Corso Matteotti: qualcuno mi spiega perché i residenti, ad esempio, non possano andare a parcheggiare lì, sia pure pro tempore, sinché non si chiudono i 135 cantieri aperti contemporaneamente?).
Via Gramsci congestionata fino allo spasimo… e Corso Matteotti immacolato! Bah…
Poi 35 cantieri dentro le mura e altri 100 subito fuori… ma come si fa ad aprirli tutti contemporaneamente? Ci vuole davvero un colpo di genio! Le vie di fuga tutte azzoppate (Sforzacosta coi lavori del sottopassaggio, Piediripa con la costruzione della terza corsia ad opera di Corridonia, la Pace con l’abbattimento e la ricostruzione dei palazzi, la strada di scorrimento con la chiusura della Galleria, Villa Potenza con la costruzione delle pensiline e marciapiedi lungo la Corta): della serie “chi è fuori è fuori e chi è dentro è dentro”, “rien va plus”, “les jeux sont fait”?
Nel frattempo aspettiamo ancora la piscina… chissà se per il Giubileo del 2025 ce la faremo!