Michele Santoro con Roberta Sforza e Roberto Mancini, candidati di Ptd come lui alle Europee – centro Italia, ieri sera al Cinema Italia di Ancona
‘Cinema Italia’ di Ancona gremito di pubblico, ieri sera, per ascoltare Michele Santoro capolista di Pace Terra e Dignità alle Europee dell’8 e 9 giugno. Nella sala cinematografica di Corso Carlo Alberto il giornalista ha presentato le ragioni e le proposte della lista promossa insieme a Raniero La Valle per portare nel Parlamento Ue la voce di chi dice no alla guerra e si impegna per il disarmo. Al suo fianco c’erano i candidati marchigiani Roberta Sforza e Roberto Mancini. Il comizio è stato preceduto da un panino solidale per sostenere le spese della campagna elettorale.
Santoro ha sintetizzato in tre passaggi la ‘mission’ per la quale si batte Pace Terra e Dignità. «Tre cose importanti per noi: la prima uscire dalla guerra per poter recuperare la strada della diplomazia – ha detto – La seconda è la contrarietà alla costruzione di un esercito europeo, perché un esercito europeo si costruirebbe a partire dalle armi atomiche, questo sarebbe un grandissimo spreco di denaro e ritarderebbe invece la strada che deve essere percorso quella del disarmo. Il terzo elemento è riposto nella cancellazione di 2500 miliardi di debiti che sono attualmente in pancia alla Bce per cui gli europei sono i debitori e creditori di se stessi. In questa maniera si avrebbe a disposizione un’enorme mole di denaro da poter impiegare della sfida più importante che c’è di fronte a noi, quella dei cambiamenti climatici».
In questa maniera, secondo il candidato di Ptd si potrebbero «avere risorse sufficienti per proteggere le categorie coinvolte, a partire dagli agricoltori che devono diventare veri elementi di servizio pubblico, presidio della terra. Potremmo inoltre destinare una grande mole risorse ai cambiamenti strutturali che richiede questa sfida altrimenti tra non molto non avremo soltanto migliaia di migranti che arrivano sulle nostre coste ma avremo milioni di migranti climatici. Insomma la situazione è molto complicata – ha evidenziato Santoro che non ha tralasciato di toccare temi di politica estera e finanziaria e per questo molto applaudito in sala – basta vedere le immagini di oggi che provengono dall’India. Vedere che ci sono persone che stanno a 52-54 gradi all’ombra in alcune parti del pianeta e noi spediamo ogni giorno miliardi e miliardi di armi per fare le guerre, oltre alle vite che si perdono, è veramente un’offesa per l’umanità».
Al margine dell’incontro il giornalista si è intrattenuto a parlare con i colleghi per parlare anche della dignità che deve essere riconosciuta a tutti i lavoratori. «La proposta di diminuire le ore di lavoro a 32 è un tema che va affrontato in ambito nazionale ed europeo – ha sottolineato – Noi in Italia siamo agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda i salari. Non abbiamo soldi per l’istruzione, non abbiamo soldi per la sanità ed è il motivo per cui c’è questa tensione anche all’interno del governo e per cui si parla delle dimissioni del ministro Giorgetti. Perché siamo di fatto prigionieri del debito e siamo prigionieri del debito dal quale dobbiamo almeno minimamente rientrare per le pressioni fatte dal Nord Europa, perché c’è questa guerra. Solo che questa verità non la si vuole dire agli italiani e agli europei. Non si vuole raccontare che la guerra ha inciso moltissimo sulla condizione economica delle famiglie. Paghiamo le bollette più care dal punto di vista dell’energia. Adesso il governo vorrebbe fare qualcosina per ridurre i tempi di attesa per Tac e quant’altro nella sanità ma sono solo annunci elettorali, perché i soldi non ci sono».
Sul voto di sabato e domenica Michele Santoro ha auspicato che ci sia una buona affluenza. «Noi non siamo impegnati per le elezioni comunali e non so dire se da sole basterebbero a portare la gente a votare per l’Europa, probabilmente no. – ha dedotto – Però noi siamo sicuramente un grande incentivo diretto perché stiamo portando a votare persone che non votavano più e che avevano perso la fiducia nel voto. E stiamo costringendo anche gli altri a cambiare un pochino. Per questo diciamo che con la nostra azione all’interno del sistema politico può essere importante, può rappresentare una grande novità in questa campagna elettorale. Naturalmente noi ci battiamo contro tutto e tutti. Prima di tutto contro l’informazione completamente dipendente dai partiti che ci sono. Gli spazi per i partiti nuovi, per i movimenti nuovi, sono inesistenti. Siamo al tentativo di confermare quelli ci sono, e a loro non hanno alcun bisogno che la gente vada a votare: meno persone vanno a votare e più le loro percentuali continuano a salire. La nostra variante però li sta costringendo anche un po’ a fare campagna elettorale», ha concluso Michele Santoro.
Redazione CA
(foto Giusy Marinelli)
Sfida del clima? La prima cosa da fare è proibire la produzione della plastica
Maria Gabriella Giorgi scrivete cose a caso: con il termine plastica si comprende tutto un mondo di materiali diversi, più o meno riciclabili, più o meno inquinanti, più o meno indispensabili E pensare di proibire in toto la produzione della plastica è una sciocchezza E lo è ancora di più pensare che i cambiamenti climatici si possano risolvere facendo questo
Santoro usa ormai lo stesso metodo oratorio della destra: catchy words e idee feticcio. Qualcuno abbocca.
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Giorgia Rossi non ho detto per risolvere il cambiamento climatico, ma per evitare le microplastiche pericolosissime per la salute dell'ambiente e degli esseri viventi. Il riciclo della plastica non risolve nulla, anzi
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Santoro , convinci le gemelline coll’elmetto, la von der Layen con il suo raccapricciante spot elettorale e la Meloni con le sue noiosissime repliche da “amabile e simpatica” donna del popolo, “proprio una di voi” non tenendo conto che magari c’è chi non la capisce mentre cerca di imitare chissà che rimanendo un tantinello sconcertata. E più qualche altra centinaia di ecc. inutili e dannosi a mollare la politica e poi rifletti sull’Unione Europea dopo aver trattenuto ” gli umori” di qualsiasi genere provocati da Renzi e simili di cui c’è ancora chi si presenta a voler fare il sindaco come ultima spiaggia. Se superi tutto ciò, potresti fare il Presidente di tutto quello che ti pare. Della Repubblica no che c’è già anche se tra Lega e FdI gli attacchi gli arrivano cercandolo di sfiancarlo. Curioso di sapere come va a finire.
Fa piacere vedere il teatro pieno. Non so quanti altri possono riempirlo così… Forse il Generale Vannacci? Personalmente sono contro il farci coinvolgere in una guerra provocata e andare a morire per quel piccolo comico che va sempre in giro in grigioverde, ma che manda a morire forzatamente, per i più, i suoi concittadini. Noi Italiani lo prenderemmo, oggi, a pernacchie. Cosa che non facemmo quando fu quel grande Comico a mandarci a morire ammazzati nella Quarta Sponda e nel ghiaccio della Russia. I nostri politici vorranno ripetere quell’esperienza, finita come è finita per quei despoti?
Invece, sento in giro persone favorevoli per un esercito di volontari con sei mesi di addestramento valido e continuo, retribuito, pure per chi al posto del militare volesse fare servizio di volontariato sociale. C’è da inquadrare di nuovo una gioventù sbandata… Perché, qualora venisse eliminata la nostra difesa impersonata da Israele, avremmo contro tutto il mondo islamico, determinato a riprendersi le terre che avevano conquistato nei secoli passati, oltre alle nuove.
Non abbiamo più una religione cattolica militante. Non abbiamo un esercito efficiente. I Turchi ci spazzerebbero via in una baleno. Così pure tutti gli altri del Medio Oriente. In più abbiamo sostenitori di questi in Italia. Quindi, il pacifismo cieco è un pericolo. Come è un pericolo essere utili idioti in mano a psicotici, a capo della Nato e a capo di certi Stati europei, capaci di scatenare guerre pazze, come quella ucraina.
…’Basta guerra, no all’esercito unico e investimenti per la sfida del clima’…Quante belle parole e che ci vuole…chissà, però, se Santoro & co. vorranno andare a dirlo alla Cina e all’India, che inquinano più di tutti e si stanno armando per scannarsi tra di loro e non solo…potrebbero provare, andare là, fare una trasmissione e poi alla fine della trasmissione…vedere come va a finire!!! p.s.: per le ‘nostre’ (mie non di certo…) ‘automobilone’ elettriche, che ‘non inquinano’ (ah ah ah…), pare (pare, eh…) proprio che nel Congo il lavoro minorile per l’estrazione di terre rare, che poi vanno in Cina per le ‘nostre’ (uh uh uh…) batterie, vada alla grande, ma è solo per permetterci di non…inquinare, probabilmente l’ultima balla in ordine di tempo, e anche di interesse!!! gv