La casa di riposo di Tolentino
di Francesco Marsili
Il cda dell’Asp Porcelli è decaduto per le dimissioni dei due terzi dei suoi componenti oramai da diverse settimane; ora si è in attesa della nomina del nuovo da parte del sindaco Mauro Sclavi. E’ qui che si inserisce il punto di vista delle forze politiche di centrodestra che denunciano con una nota congiunta quanto a loro avviso è avvenuto subito prima.
La consigliera d’opposizione Silvia Luconi
«Il 2 maggio 2023, quindi esattamente un anno fa, Sclavi prende parte al cda in qualità di presidente dell’Assemblea dei soci e lo fa accompagnato da Paolo Bini e dalla responsabile dell’ufficio Ragioneria Myriam Mustica – scrivono Fratelli d’Italia, E’ Viva Tolentino, Forza Italia, Lega, Tolentino nel cuore e Udc – Prima di dare inizio alla seduta, il sindaco chiede al cda di formalizzare le proprie dimissioni motivando la richiesta con la poca simpatia che l’attuale Amministrazione comunale nutre nei confronti dei componenti del cda che non sono espressione di tale maggioranza. Come non bastasse, li invita a motivare le dimissioni per motivi personali». L’ormai ex cda era composto da Giorgio Sbaraglia, Edoardo Mattioli e Anna Andreani.
«Non sappiamo se Sclavi intenderà ripulirsi la coscienza con un tavolo di confronto con tutte le forze politiche, dopo averle umiliate solo un anno prima quasi come a dire: “qui comando io, questa è casa mia – aggiunge il gruppo -. Un commento ci venga consentito anche relativamente all’imbarazzante questione del Consiglio comunale dove Sclavi dice a D’Este che discuterà della sua interrogazione in merito in privato – aggiungono – con il silenzio imbarazzante del presidente del Consiglio comunale Alessandro Massi. Ci preme dire che “Consiglio comunale” e “privato” non sono parole che possono stare insieme nella stessa frase: il primo serve appunto per fare chiarezza su determinati temi affinché la città sappia e capisca cosa accade nei palazzi del potere. In seconda battuta, al netto dei comunicati riparatori postumi di Civico 22 che cerca di salvare la faccia al proprio consigliere comunale Massimo D’Este, che continuano gli effetti di quella famosa stretta di mano pre ballottaggio del 2022. Oggi non sarà di certo un tavolo a nascondere i continui errori di un sindaco che tra scivoloni e cadute di stile, ci ridicolizza in tutta la provincia e non solo», continua il gruppo.
La nota prosegue poi su quelli che sarebbero i tre componenti del nuovo cda. «Lo avremmo potuto chiedere in un’interrogazione in Consiglio comunale, ma visto che il sindaco preferisce glissare su alcune tematiche, chiediamo pubblicamente se i nomi che circolano da tempo saranno confermati, e nello specifico: non è forse vero che la maggioranza intende nominare Stefano Fede, Marco Attili e Alessandra Aramini? – domanda la coalizione – In buona sostanza un rappresentante per ogni lista che ha appoggiato il sindaco». Stefano Fede era candidato con la lista Tolentino Civica e Solidale, Marco Attili con i Riformisti Tolentino e la Aramini con Tolentino Popolare. «E’ oggettivamente difficile capire il motivo per il quale chiedere un tavolo – conclude la nota – e forse è bene investire del tempo più che per mettere bandierine, semmai per ascoltare le problematiche della città». Anche lo stesso consigliere di minoranza di Civico 22 a nome della sua coalizione di centrosinistra nei giorni scorsi ha inviato una nota sulla nomina del nuovo cda.
Massimo d’Este
Nel consiglio comunale del 23 aprile, D’Este, aveva presentato un’interrogazione sulle voci che circolavano: «Sul fatto che in barba a quanto previsto dallo statuto comunale il sindaco volesse nominare il nuovo cda dell’asp (la Casa di riposo, per intenderci) senza alcun coinvolgimento del Consiglio stesso – precisa lo stesso -. Sennonché prima che la seduta avesse inizio, il sindaco mi ha pregato di ritirare l’interrogazione adducendo a motivazione problemi di salute che gli avevano impedito di studiare la materia per fornire una risposta. Ritenendolo doveroso sul piano umano e del galateo istituzionale ho aderito a tale richiesta, ma solo sul presupposto che, come dal sindaco garantito, le questioni poste con l’interrogazione avrebbero comunque avuto debita risposta. Il sindaco mi aveva infatti assicurato l’immediata convocazione di un tavolo al quale coinvolgere tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio. Ora però, non solo tale tavolo non è stato ancora convocato, ma risulta che per il 2 maggio sia fissata l’assemblea dell’Asp per il rinnovo del cda e Sclavi non abbia chiesto alcun rinvio della stessa. A questo punto è giocoforza pensare – precisa D’Este nel suo comunicato – che il sindaco voglia a tale assemblea provvedere alla nomina dei nuovi amministratori dell’Asp senza aver prima risposto all’interrogazione. Ma questo sarebbe un fatto di inaudita gravità: significherebbe che in realtà il sindaco ha chiesto il rinvio dell’interrogazione al solo scopo di non dover rispondere alla stessa prima di aver provveduto alla nomina del nuovo cda dell’Asp. Per questo – conclude – ho ripresentato l’identica interrogazione, stavolta a risposta scritta, affinché il sindaco, per rispetto delle istituzioni, fornisca immediatamente i dovuti chiarimenti».
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