Cda della casa di riposo
«La destra avvelena i pozzi,
nessun confronto possibile con loro»

TOLENTINO - Secca risposta del sindaco Mauro Sclavi sulla vicenda delle dimissioni nel consiglio di amministrazione dell'Asp Porcelli: «Non abbiamo rimosso nessuno, semplicemente abbiamo comunicato l'intenzione di nominare nuovi consiglieri quando i vecchi sarebbero arrivati a scadenza»

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MAURO-SCLAVI-SINDACO

Mauro Sclavi, sindaco di Tolentino

«Ancora una volta un sermone e il solito metodo di avvelenamento dei pozzi da parte della destra tolentinate, il tutto condito da falsità e ipocrisia». Il sindaco Mauro Sclavi respinge le accuse arrivate dalle opposizioni alle richieste di fare chiarezza sulla situazione dell’Asp Porcelli, il cui cda è decaduto ormai da settimane a causa delle dimissioni dei due terzi dei componenti.

«Un attacco politico gratuito, l’ennesimo, basato su notizie e ricostruzioni palesemente false – dice Sclavi – come sempre quando si parla di poltrone dobbiamo aspettarci la doppia morale e il giudizio di chi nel passato ha utilizzato le varie nomine per eleggere persone vicine politicamente; questa volta, tuttavia, addirittura si rasenta il ridicolo tacciando il sindaco di essere un despota che impone le dimissioni ai nominati da parte delle altre amministrazioni. Il sindaco avrebbe legittimamente potuto sostituire i componenti del consiglio di amministrazione non appena eletto e magari sarebbe stata cosa gradita che gli stessi si fossero presentati dimissionari, come correttamente fatto, con stile, da altri soggetti nominati dal precedente sindaco nei vari cda. Il sindaco Sclavi, semplicemente, già dall’ottobre 2022 a pochi mesi dalla sua elezione ha sottolineato ai componenti del cda della casa di riposo, la cui scadenza era fissata a gennaio 2025, l’intenzione di procedere in un prossimo futuro alla nomina di un cda che fosse più in linea con le indicazioni di una nuova amministrazione come avviene in ogni Comune; da sottolineare, che tolto il cda dell’Assm, che per statuto decade con il nuovo mandato amministrativo, il sindaco non ha comunque sostituito nessuno dei componenti nominati in precedenza».

Nessun tavolo di confronto verrà aperto con il centrodestra tolentinate. «Tralasciando le solite accuse e insinuazioni sui legami con la lista Civico 22, che ormai a risultati acquisiti lasciano il tempo che trovano se non per coloro che ancora non si capacitano di come hanno perso il potere, ci teniamo a ribadire un aspetto, dicendolo con forza: non intendiamo aprire alcun tavolo di confronto con questa destra su nessuno dei principali dossier e questioni in campo – chiude a doppia mandata Sclavi – i  rappresentanti locali di questi partiti, a differenza di coloro che invece li rappresentano a livello provinciale e regionali, si sono infatti dimostrati inaffidabili, ancora chiusi nella sconfitta elettorale subita e incapaci di superarla. Non accade in nessun Comune che l’opposizione esulti per un mancato finanziamento a progetti presentati dall’amministrazione comunale o che vengano cavalcate le più disparate divisioni con i commercianti, con le associazioni o peggio ancora contestati gli amministratori perché semplicemente svolgono il proprio lavoro: fare rispettare le regole senza fare favoritismi».

Quanto infine alle nomine del cda dell’Asp, Sclavi tiene le carte coperte. «Di certo non le confermeremo tramite la stampa prima dell’assemblea – conclude il sindaco – se poi fossero confermate, rappresenterebbero il collegamento con le tre liste di maggioranza e quindi il diritto politico di valorizzare quelle figure che si sono impegnate in campagna elettorale, mettendo idee ed energie per la realizzazione e l’attuazione del programma di governo. Riteniamo infatti che la classe dirigente vada valorizzata, segnando la differenza con il passato dove nessuno aveva il diritto di crescere politicamente, se non l’ex sindaco o la ex vicesindaca. Stiano tranquilli, quindi, i nostri avversari che abbiamo ben chiare quali sono le questioni da portare avanti, in particolare per salvaguardare e valorizzare un patrimonio come la casa di riposo, il personale e tutti quei servizi essenziali che essa svolge quotidianamente».

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