Il sindaco Sandro Parcaroli in Consiglio
di Luca Patrassi
«Se non passa la delibera della biblioteca, io mi dimetto»: parole del sindaco Sandro Parcaroli, apparso furente ieri in una delle pause del Consiglio comunale, andato poi deserto per la mancanza del numero legale e per le tensioni interne alla maggioranza di centrodestra. Domani si torna (forse) in aula, la seduta del Consiglio comunale dovrebbe definire l’esame dei punti all’ordine del giorno saltati l’altro ieri.
L’assessora Katiuscia Cassetta
In discussione, tra i vari argomenti, il rinvio della delibera di approvazione definitiva della variante al prg di via Panfilo e la modifica del regolamento di gestione della biblioteca comunale Mozzi Borgetti. Ad agitare i pensieri del primo cittadino non è però la questione urbanistica ma la delibera sostenuta dall’assessora alla Cultura Katiuscia Cassetta legata alla modifica del regolamento di gestione della biblioteca comunale Mozzi Borgetti. Parcaroli ha detto durante una pausa del Consiglio, e lo ha ripetuto in un’altra riunione di maggioranza, che se non passa la delibera Cassetta si dimette.
Altro passaggio non gradito dal primo cittadino è stato l’emendamento presentato dal capogruppo della Lega Aldo Alessandrini tendente a cancellare dal testo del nuovo regolamento la possibilità di affidare la gestione della biblioteca a terzi. Oggi giornata di riflessione in attesa del Consiglio comunale di domani: 24 ore per capire se la tensione resta alta o se la maggioranza avrà ritrovato l’equilibrio necessario per andare avanti con l’esame dei punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale. Essendo in seconda convocazione, alla seduta di domani basterà la presenza di 14 consiglieri per essere valida.
Tra le tante questioni per cui dovrebbero andare tutti a casa, tipo i milioni di euro sprecati qua e la per progetti ridicoli, sarebbe patetico succedesse per una questione di così poco conto!
Che aspetti? In un comune dove si programma di abbattere tanti alberi il Sindaco e' il primo che deve dimettersi
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Della serie tutti a casa. Signori fatti non parole e fine del discorso.
Per i maceratesi sarebbe un 6 e mezzo al superenalotto per uno, ma manco se lo vedo.
Ci vogliono gli attributi per farlo veramente!!
Anche il buon assessore Iommi lo aveva minacciato se non si faceva come diceva lui il parcheggio di Rampa Zara, l’avete più sentito lui ed il suo parcheggio faraonico ??
Il nostro buon bastone/pavone ha, rispetto al suo assessore, circa 4 mila euro in più al mese di motivi per restare attaccato alla poltrona, anche se non sa manco lui che ci sta a fare.
Pregherò fortemente che la delibera Cassetta non venga votata….
Ci sarà sicuramente un signore che lo convincerà a restare incollato alla sua poltrona in cambio dell’accensione di una lampadina e un giretto sulla ruota!!!
E’ ormai un fenomeno satanico ordito da Lucifero e da Arimane (che sarebbe il Satana che tentò Gesù nel deserto) quello di mettere in confusione mentale gli amministratori e i politici di tutto il territorio nazionale. La Chiesa dovrebbe aspergere acqua benedetta nelle aule dei consigli comunali e in Parlamento e mettere sale esorcizzato negli angoli delle stanze, alle finestre e sotto le porte di tutte le istituzioni. Ad esempio, è stato Lucifero a fare fissare Salvini sul ponte nello Stretto di Messina. E la decisione suggerita da Arimane di aumentare le indennità per evitare ruberie e sollecitare maggiore efficienza istituzionale ha dimostrato la sua inefficacia. Non è l’aumento supersonico di indennità che fa fermare le ruberie e a dimostrare efficienza grazie alla tessera di partito. Se uno è ladro, continua a rubare; e se uno con la tessera di partito è cretino, rimane cretino.
Ovvio, che questa mia è una opinione che ha la gente e quindi non si riferisce a Macerata. Posso solo dire che si aveva una grande speranza nella nuova amministrazione di centrodestra, mentre si sta dimostrando dello spessore della precedente. Solo che quella si gestiva di più le cose in casa, mentre gli attuali mettono le loro cose in piazza. Però, non perdiamo la fiducia nel futuro, quando ci ridaranno la Democrazia Cristiana.
Sempre se non fa finta di niente come fece Renzi dopo aver fallito il referendum sulla costituzione.
speriamo non passi la delibera cassetta così la cassetta se ne va a casa e la amministrazione di destra fa la fine della precedente di tanti anni fa.
E’ penoso doverlo ammettere, ma i continui litigi alla fine stancano e chi li ha votati, aimè anche io, sono assolutamente stufi di tante chiacchiere.
Bartolini com’è il rancio.? Ottimo e abbondante Sig.Generale…