di Luca Patrassi
Un’ora e pochi altri minuti di Consiglio comunale, cinque appelli per verificare la presenza o meno del numero legale, nessun argomento discusso ma comunque la corresponsione del gettone di presenza per la performance odierna che non dovrebbe avere molti precedenti, dal dopoguerra ad oggi. Si apre la seduta con l’appello a cura del segretario comunale Francesco Massi: 22 presenti, il numero legale c’è e tutto quindi sembra far pensare a un normale svolgimento della seduta nonostante i rumors della vigilia che davano per possibile un rinvio per l’assenza forzata di moti consiglieri.
L’assessore Silvano Iommi
La seduta riparte la presentazione della delibera di approvazione della variante di via Panfilo: se ne occupa l’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi che chiede l’ennesimo rinvio a fronte delle lacerazioni interne alla giunta e alla maggioranza: «chiedo il terzo rinvio della delibera alla luce delle nuove riflessioni e dell’acquisizioni di informazioni legate alla nascita di questa variante di via Panfilo, atti che fanno risalire al 2004 l’avvio di un dialogo tra l’amministrazione e il soggetto allora proprietario dell’area. Ci fu allora una richiesta di approfondimento della proposta di donare l’area a fronte dell’interesse del Comune a realizzare la strada di collegamento tra via Panfilo e Due Fonti. Ora siamo giunti all’accordo sul prolungamento di trenta metri della strada per renderla funzionale alla lottizzazione: non vogliamo tralasciare nulla per rendere l’operazione del tutto trasparente. Spero di non dovermi rivolgere per l’interpello anche al Consiglio comunale dei bambini e a quello delle donne».
Pierfrancesco Castiglioni (FdI)
Le parole dell’assessore Iommi danno il via a una serie di questioni procedurali con botte e risposte tra il dem Andrea Perticarari e il meloniano Piefrancesco Castiglioni mentre la dem Ninfa Contigiani chiede il controllo del numero legale che però persiste perché garantito dall’opposizione. Nuove discussioni procedurali sul voto o meno (posizione del dem Narciso Ricotta) della proposta di rinvio della delibera: passa la linea del segretario comunale che dice che il rinvio si deve votare e a quel punto si vota ma l’opposizione non partecipa facendo mancare il numero legale. Poi il rituale dei tre appelli a distanza di un quarto d’ora l’uno dall’altro ed infine alle 17,30 l’ultimo appello che sancisce la mancanza del numero legale e il rinvio ad altra data (giovedì prossimo) del Consiglio comunale. Il gettone di presenza per i consiglieri comunali verrà comunque liquidato pur in assenza di argomenti trattati nella seduta fantasma.
"Applausi, di gente intorno a me... Applausi, tu sola non ci sei... Ma dove sei? Chissa` dove sei tu... Perche` cantare se l'amore non c'è?" Perché c'è il gettone.
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Erano andati a farsi un giro sulla “RUOTA” …
A MACERATA ABBIAMO UN’AMMINISTRAZIONE COMUNAE CHE NON E’ CAPACE .
ABBIAMO STADE COLABRODO , PERO’ FANNO UNA PISTA CICLABILE .
COSE ASSURDE .!
Il gettone non si tocca!