Da sinistra: Luca Marconi, coordinatore provinciale Udc; Pierpaolo Borroni, consigliere regionale Fdi; Massimo Belvederesi, coordinatore provinciale Fdi; Elena Pompei, candidata sindaca del Centro Destra Sangiustese; Giorgio Pollastrelli, vicepresidente provinciale della Lega; Andrea Manciola, vicesegretario provinciale Forza Italia
di Marco Pagliariccio
Mite al punto giusto per i moderati, decisa e concreta quanto basta per i più radicali. Così Elena Pompei ha messo tutti d’accordo nel centrodestra sangiustese: presentata questa sera la candidatura a sindaca della consigliera comunale di opposizione uscente, esponente dell’Udc.
A lanciarla, nella conferenza stampa di oggi pomeriggio, i vertici provinciali dei partiti della coalizione, a riprova della ritrovata sintonia che era mancata cinque anni fa. «Questa avventura è la prosecuzione di un lavoro iniziato quattro anni fa all’interno del gruppo del Centro Destra Sangiustese – ha sottolineato la neo candidata sindaca – molti pensavano a un nostro fallimento e invece eccoci qua. La mia è stata una scelta ponderata e meditata, sono convinta di poter dare un contributo alla città. Vorrei un paese più ordinato, sicuro e vitale. Oggi purtroppo vediamo il risultato fallimentare di una amministrazione che si basa solo su slogan e apparenza e le cui uniche opere pubbliche di rilievo sono di fatto mutuate dal sisma 2016, con un ampliamento del cimitero arriva in ritardissimo, un declino di attività commerciali e artigianali che ha trasformato la città, e soprattutto il centro storico, in dormitorio e una Villa San Filippo abbandonata nonostante sia la porta d’ingresso della città. Il mio progetto vede al centro famiglia e giovani, la volontà di dare nuova linfa al commercio e alla promozione del territorio. La nostra campagna elettorale sarà seria e concreta, senza eccessi e concentrata sui fatti: nei prossimi giorni presenteremo la lista, con ragazze e ragazzi pronti a mettersi al servizio della comunità».
Lista di cui non faranno parte né Andrea Salvatori («lo ringraziamo per il contributo che ha dato, le porte sono aperte per lui se e quando avrà risolto i suoi problemi personali»), né Romina Tortolini («ci ha fatto sapere che non ci sarà per motivi di lavoro») e che quindi sarà per forza di cose piena di volti nuovi. «Al momento Elena è l’unica candidata donna del centrodestra nel Maceratese, anche se forse ne arriverà qualcun’altra a breve – ha evidenziato con orgoglio Luca Marconi, coordinatore provinciale dell’Udc – quando una donna ha capacità non c’è necessità di quote rosa. Elena matura in un preciso contesto culturale ed ha una musa ispiratrice nella figura di Giuliana Giampaoli a Corridonia: come lei ha fatto un percorso di maturazione di cinque anni e alla fine è diventata leader naturale di una coalizione. A Gentili voglio dire: io non ho mai avuto un’esperienza più lunga di 10 anni in amministrazione, ho sempre avuto momenti di pausa e riposo. Gli auguro di avere anche lui un riposo dopo un decennio da sindaco. Ricordo ancora quando papà Mario portava alle riunioni di partito òa piccola Elena, conosco loro lunga militanza e determinazione. Lei vive la politica come piace a noi: come arte, passione e sostegno a tempo. È una persona mite, per qualcuno anche troppo ma per me no: significa avere la capacità di mediare, di ascoltare, di non usare prepotenza. Per cui sono contento di questa qualità, che è quella di chi dura nel tempo».
Qualità che hanno convinto anche Forza Italia, rappresentata dal vicesegretario provinciale (e corridoniano, quindi l’esempio Giampaoli lo conosce benissimo) Andrea Manciola. «Tutti mi hanno descritto Pompei come una persona che ha combattuto con pacatezza e mitezza, centrando sempre gli obiettivi che si era prefissata. Noi siamo moderati, ben venga questo spirito».
«Noi moderati lo siamo molto meno, ma crediamo nelle qualità di Pompei – ha marcato il distinguo il vicepresidente provinciale della Lega Giorgio Pollastrelli – Elena ha accettato una sfida che a gennaio, quando ci sentimmo la prima volta, sembrava impossibile: quella di costruire qualcosa tutti insieme. In queste settimane ci siamo confrontati in maniera franca e si è gettato il seme per un centrodestra unito e sincero. Io vedo in Elena una persona decisa e franca. Qui a Monte San Giusto, con l’idea che il sindaco uscente non si sarebbe ripresentato, è mancato il rapporto con i cittadini. Noi la recupereremo. L’amministrazione uscente ha avuto un blackout con la cittadinanza, noi invece ci sentiamo in sintonia coi problemi reali delle persone».
Ci crede il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Massimo Belvederesi: stavolta si può fare, si può sottrarre al centrosinistra una roccaforte come quella di Monte San Giusto. Perché sono cambiate molte cose in un quinquennio. «Gentili era pronto a lanciare la sua delfina Bordoni non potendosi ricandidare, ma appena c’è stata la possibilità l’ha accantonata e si è rilanciato lui – ha detto Belvederesi – stavolta però rispetto al 2019 troverà sulla sua strada un centrodestra unito. Non dico che sarà tutta in discesa per noi, ma sicuramente sarà una partita molto diversa. Io lavoro da anni a Monte San Giusto e l’ho vista cambiare, le aziende chiudono e certamente non è colpa del sindaco, ma è lui a dover darsi da fare per renderla appetibile. E Gentili non l’ha fatto. Non so se potrà mettersi addosso qualche medaglia, novità non ne vedo, poteva giocare solo su una divisione del centrodestra che non c’è più. Elena sembra mite, ma non lo è. Per cui è la candidata ottimale per noi. Da parte di Fratelli d’Italia c’è piena fiducia, metteremo i candidati migliori possibili, dobbiamo solo fare una cosa: metterci a lavorare da domani mattina, sperando che in tanti si siano stufati di questa gestione della città. Abbiamo una visione diversa, dobbiamo dimostrarla».
Visione che per ora non si vede, visto che di temi ancora non si è parlato. «Sul programma ci metteremo al lavoro nei prossimi giorni – ha chiuso Pompei – partiamo dalle idee: riportare al centro le attività economiche, la famiglia e i giovani».
Sarà Elena Pompei l’anti-Gentili, ma Salvatori si chiama fuori
Elezioni, l’opposizione si ricompatta: Salvatori entra nel Centro Destra Sangiustese
Verissimo che il coordinatore di FI conosce benissimo la situazione di Corridonia. Provate a chiedergli qualcosa circa: L' ippodromo L' intitolazione di una via, piazza,... a Berlusconi ... Potrebbe stupirvi
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
L’unico consiglio valido che Luca Marconi dovrebbe dare alla nuova sindaca è di non chiudersi in Comune, ma di andare costantemente con i suoi assessori in mezzo alla gente, che controlla, consiglia, ti riconosce e ti sostiene. Eviteresti errori dovuti all’arroganza…
Un terzo candidato decente da votare no? Questi li conosco e preferisco non votarli.