Domenico Ticà di Spi Cgil Macerata
Cinque presidi in cinque comuni per contrastare l’aumento delle rette nelle residenze per anziani. Il sindacato Spi Cgil Macerata si mobilita e il prossimo sabato mattina scenderà in strada a Civitanova, Esanatoglia, Montecosaro, Recanati e Treia per far sentire la sua voce su una vicenda che agita le acque da tempo.
«Nei giorni scorsi, alla sede provinciale di Cgil, si è svolta una riunione con i segretari e referenti territoriali di tutto il Maceratese e hanno partecipato diverse persone coinvolte nelle problematica, confermandoci carte alla mano gli aumenti ingenti operati da più enti, che vanno a colpire persone già fragili sotto il profilo psichico/sociosanitario e anche economico – spiega Domenico Ticà, segretario provinciale di Spi Cgil – il problema esiste, il modo di risolverlo non è certamente quello di scaricare sugli ospiti costi oramai difficilmente sostenibili, per molti proibitivi. La responsabilità primaria di questa situazione ha un nome ben preciso: la Regione. Questo è solo l’inizio di una campagna che sistematicamente continuerà coinvolgendo anche altri paesi del Maceratese: colpire l’anziano è uno degli atti più disumani e discriminatori».
Nei volantini che saranno distribuiti sabato, il sindacato parla di aumenti fino a 300 euro e avanza alcune richieste: il no al pagamento di quota aggiuntive per giardino, climatizzazione e minuti in più dell’infermiere e delle operatrici sanitarie, il sì al ricorso al fondo di solidarietà anche per gli anziani che tenga conto dell’Isee sociosanitario dell’ospite e la spinta verso stanza con massimo 1-2 letti e una nuova residenzialità che lasci l’ospite a casa o nel contesto di vita attraverso la forma di appartamenti protetti e case-albergo.
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A Corridonia in meno di due anni c’è stato un aumento di ben 200 € per le residenze degli anziani. Io non ho visto, o sentito, nessun sindacato locale protestare o, almeno, chiedere chiarimenti in merito.
Poi ci vengono a dire che gli anziani rappresentano la preziosa storia del passato, senza la quale non c’è futuro…
A parole !!!
urge ricorrere a logiche diverse perché a breve il problema diventerà esplosivo,considerato che il numero degli anziani aumenterà,in particolare aumenterà quello degli anziani soli,e saranno drasticamente ridotte le entrate pensionistiche.
Non si può far ritornare in vita Nerone.