L’ex cantiere Santini
«Sul caso Santini dall’amministrazione una pessima sceneggiata. Come se sia verosimile che una società dall’Emilia Romagna si svegliasse un giorno per venire ad investire milioni di euro a Civitanova su un’area destinata a verde, senza aver preventivamente avuto qualche interlocuzione o un approccio almeno con l’amministrazione comunale o qualcuno che parla a nome suo. Temiamo l’ennesimo sacco della città».
I banchi dell’opposizione
La minoranza di Civitanova torna ad intervenire dopo il commento da parte del sindaco Fabrizio Ciarapica e dell’assessore Roberta Belletti sull’inchiesta condotta da Giuseppe Bommarito su Cronache Maceratesi.
«Le risposte del sindaco e dell’assessore peggiorano, se possibile, la posizione dell’amministrazione – dicono i consiglieri comunali Francesco Micucci, Mirella Paglialunga, Elisabetta Giorgini, Letizia Murri, Piero Gismondi, Lidia Iezzi e Yuri Rosati – parliamo di un’area centrale rispetto allo sviluppo della città, a due passi dal mare di proprietà tra gli altri dell’avvocato di fiducia del duo Ciarapica-Troiani, sindaco e presidente del Consiglio comunale, le massime espressioni istituzionali di Civitanova. Avvocato di fiducia inteso come quello che conosce tutte le vicende personali dei due, che è stato chiamato più volte anche a difendere per conto del Comune le vicende più spinose. Quindi non il primo che passa per strada. E parliamo di una possibile variante su quest’area che è già stata discussa e bocciata dal consiglio e non si capisce per quale motivo dovrebbe tornare in aula. Come direbbero i latini: “Cui prodest?”».
L’opposizione si chiede dunque chi all’interno della maggioranza sapesse e avesse rapporti con la ditta: «è chiaro che qualche approccio c’è stato, forse qualche lingua troppo lunga ha messo in giro un po’ troppo presto la notizia di appartamenti in vendita nel lotto, forse la reazione delle migliaia di firme di cittadini in carne ed ossa contrari all’eccesso di consumo del territorio ha creato qualche allarme, forse la vicenda sfugge di mano ed ecco allora il maldestro tentativo di far finta di non sapere nulla. Ma la risposta di sindaco e assessore è grave anche sotto un altro punto di vista: ma è possibile che degli amministratori in sella da 7 anni dichiarino che “ad oggi non c’è nulla su quell’area”? Cioè, su un’area strategica per la città sindaco e assessore non hanno alcuna idea di sviluppo o di destinazione? E cosa hanno fatto in tutti questi anni? Ancora una volta la destinazione di un’area dipenderà esclusivamente dall’interesse di un privato che farà la proposta dell’ennesima variante urbanistica? L’amministrazione rimane ancora una volta inerme nelle scelte urbanistiche delegando il tutto ai “desiderata” dei privati?».
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Se Ciarapica non fosse il sindaco potrebbe fare benissimo l’avvocato d’ufficio di sé stesso, quello che distrattamente quando è il suo turno alza gli occhi dal giornale, non fa neanche lo sforzo di ricordarsi che cosa dovrebbe difendere e si appella alla clemenza della corte. Questo perché dovrebbe aver capito, si spera per lui, che dopo sei anni e passa gli converrebbe lasciare parlare gli altri visto che lui non è tanto eclettico lasciando sempre il dubbio di capire a chi parla. E forse anzi sicuramente dovrebbe chiedere la comprensione dei cittadini che lo hanno sgamato e potrebbero dire con anticipo, salvo sconsiderate sorprese, tutto quello che farà nei prossimi anni e che sarà la copia di tutto quello che ha fatto finora. Non entriamo nel merito del fare che stamattina col tempaccio che fa, meglio cercare di mantenere o trovare del buon umore. Dopo questo pistolone vorrei chiedere una cortesia alla minoranza: non chiedete che cosa ha fatto finora questa amministrazione , sennò partirebbe la solita litania sugli zingari, venditori abusivi ecc. A proposito di zingari, lo sa il sindaco che scherzosamente a Civitanova il termine si usa anche ber definire un buontempone che cerca di fare il furbo e di approfittarsi della credulità altrui?